lunedì 26 giugno 2017

RECENSIONE: Disconnect #2 di Ilaria Soragni


Buon pomeriggio a tutti voi!
Nuova settimana e, quindi, nuove recensioni per voi! Iniziamo con un'uscita dello scorso mese targata Leggereditore. Dopo il successo di Mess, la giovane Ilaria Soragni, seguita ancora oggi da moltissimi lettori su Wattpad, ha visto per la seconda volta una sua storia passare dal web alle librerie. In questo caso si tratta però di una serie e oggi sono qui a parlarvi del secondo (ma non ultimo) volume, Disconnect 2. La storia di Hayley e Luke continua (è quindi necessario aver letto il primo libro che trovate recensito qui), ma abbandoniamo Baltimora e le tinte young adult. All'inizio del libro ci troviamo infatti a Londra con i due protagonisti che si rivedono undici anni dopo il tragico epilogo, adulti, cambiati, maturati, ma ancora legati al e dal passato. Vi avviso che nella recensione (ma anche nella trama) ci saranno, inevitabilmente, spoiler sul primo Disconnect. Se non lo avete letto, quindi, vi sconsiglio di continuare la lettura per non rovinarvi la sorpresa.

Trama
Sono passati undici anni da quando Hayley ha lasciato Baltimora. Adesso vive a Londra e lavora in un bar del centro insieme a Jackson, il ragazzo che l’ha aiutata fin dal primo giorno e che è diventato il suo migliore amico. Hayley cerca di affogare i ricordi nella nebbia, nel grigio del cielo, ma le sembra sempre difficile. I pensieri continuano ad affollarle la testa e le notti le lasciano spesso in dono due occhiaie scure. Luke non l’abbandona. E un giorno compare in carne e ossa: si è trasferito a Londra per cercarla e finalmente l’ha trovata. Così Hayley viene travolta nuovamente dalle emozioni e dalle sofferenze che sperava di aver lasciato in America, fino a decidere di tornare a Baltimora insieme a Luke, convinta che affrontare il passato sia l’unico modo per vivere davvero il presente. Ritroverà tutti quelli che aveva lasciato, cresciuti e più maturi ma con ancora impressa nella memoria la morte di Ryan, l’evento che ha segnato nel profondo le loro anime cambiandoli per sempre. Cosa succederà ora che il gruppo è di nuovo unito? Riusciranno a superare il passato che li lega, le colpe e i rancori, per costruire il futuro?

Il primo volume ci ha abituati a diversi salti temporali, si passava dal 2014, anno in cui si è svolta la vicenda principale, a 10 anni dopo, periodo in cui la Hayley adulta racconta la sua storia e quella dei suoi amici, storia che finirà in un libro. Grazie a questo escamotage abbiamo la possibilità di vivere quello che è accaduto alla Hayley quindicenne e al Luke diciottenne, ma allo stesso tempo scopriamo che qualcosa li ha fatti allontanare per anni e che ora la ragazza si trova, da sola, a Londra. Solo alla fine scopriamo che la notte dello Yell, la famosa e pericolosa corsa clandestina, ha portato la povera Ryan alla morte e il gruppo a dividersi definitivamente. Ma, oltre al tragico epilogo, non poteva certo mancare il colpo di scena finale che ci facesse attendere il seguito con impazienza: siamo nel 2025 quando, per puro caso, Hayley e Luke rientrano una nella vita dell'altro.

Tutti sono rimasti colpiti dalla morte di Ryan, ma Luke ha perso tutto, anche il suo migliore amico Caleb e la ragazza che non ha mai smesso di amare e, come se non bastasse, continua a convivere con un grandissimo senso di colpa. Ma con Hayley non si è mai veramente arreso, tanto che ha deciso di riprendere in mano la propria vita e di trasferirsi in Inghilterra per cercare la donna che ha perso. Hayley, pur non cancellando né ricordi né dolore, è riuscita ad andare avanti e a trovare una sorta di tranquillità. Tranquillità che viene duramente messa alla prova non appena si ritrova davanti quegli occhi che non ha mai dimenticato. Ma il ragazzo, ora che ha trovato quello che cercava, non ha nessuna intenzione di lasciarla scappare di nuovo. Se però ritrovare quel legame a Londra, lontano da tutti e tutto, non è poi così difficile, la vera prova da superare sarà tornare a Baltimora, rivivere il passato e lasciarlo finalmente andare. E Caleb, il ragazzo distrutto, stanco della vita, solo, sarà l'ostacolo più importante e più complesso da affrontare. 
A volte però le persone "forti" sono le prime a cadere. E quando cadono lo fanno di peso. Le persone deboli, invece, sono costantemente sul filo del baratro, talmente abituate all'idea di cadere che, quando avviene, lo fanno con facilità. Senza farsi poi tanto male. 
Se avete letto la mia precedente recensione, sapete che Luke non mi ha fatto proprio una bella impressione, anzi. Non sono mai contro i bad boy nei libri, assolutamente, ma lui l'ho sempre trovato troppo, troppo autoritario, troppo violento, troppo per una ragazzina influenzabile e remissiva come Hayley. Così come, proprio per questo motivo, non sono mai riuscita ad entrare veramente in sintonia con la protagonista femminile. Posso però dire che Luke ha avuto il suo riscatto in questo libro, cosa che si intravedeva anche sul finale del precedente. Lo troviamo ora più maturo, più uomo (e non affatto nel senso di più virile), più fragile e meno costruito. E questo ha portato anche ad un netto miglioramento nella relazione tra i due. Ora sono due persone alla pari, due persone che hanno commesso degli errori in passato, ma che vogliono rimediare, due persone che, imparando dai propri sbagli, possono costruire una relazione fondata sull'amore, sul rispetto e non più sulla paura e sulla prevaricazione. È sempre vero che, in generale, i personaggi di questa storia sono complicati, pieni di sfaccettature e difficili da amare. Sbagliano, fanno scelte poco condivisibili, ma la maturazione c'è e si vede.
"Io ti amo, Hay." "Quando avevo quindici anni mi amavi." "Scommetto che non ho smesso di farlo."
La storia raccontata può, ovviamente, piacere o meno, ma alla Soragni bisogna sicuramente riconoscere una grande capacità di scrittura. A maggior ragione considerando la sua giovane età. Anche in questo caso ho apprezzato moltissimo le sue scelte in fatto di narrazione. Passa dalla prima alla terza persona con un intento ben preciso, ci mostra i personaggi secondari come protagonisti di storie a sé, anticipa scene che riprende poi successivamente. Senza dubbio posso dire che il suo stile è originale e particolare ed è ciò che mi incuriosisce di più per il futuro e il motivo per il quale leggerò ancora qualcosa di suo. Da non sottovalutare, però, è anche la capacità di rendere interessanti anche i personaggi che dovrebbero fare da sfondo. Caleb ha già, per ovvie ragioni, un ruolo più importante, ma non è l'unico a spiccare. Tra le sorelle di quest'ultimo e di Luke e amici di vecchia data, c'è ancora molto da dire su una storia che, senza di loro, sarebbe ormai giunta alla sua conclusione. È per questo che il terzo volume della serie (che l'autrice sta pubblicando su Wattpad), secondo me, ha motivo di esistere. Sia per dare spazio a questi "nuovi" personaggi che, in poche righe, hanno catturato la nostra attenzione, sia per dare delle risposte alle domande che ancora sono rimaste in sospeso. 
"Luke" mi richiamò. "Hai mai amato qualcuno così tanto da riuscire a malapena a respirare quando sei con lei? E in un mare di gente guardi solo lei, perché per te esiste solo lei?" Sì.
Anche in questo caso non ci troviamo di fronte ad una storia leggera e spensierata, ma piuttosto dai toni cupi, tristi e, molto spesso, seri. È una storia di rinascita, di ripresa dopo un grande dolore, ma anche di rabbia, di paura e di fragilità. E questo lo troviamo sicuramente nei due protagonisti e nel loro amore, ma soprattutto nel personaggio di Caleb. Come ho già ampiamente spiegato, questo libro è molto diverso dal precedente e io, personalmente, l'ho anche apprezzato di più.

Al prossimo libro!
Veronica

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