Buon pomeriggio! Dopo avervi parlato dei primi due libri e aver partecipato ad altrettanti eventi, non potevo certo mancare al Review Party dedicato a NUMB Richard, il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Diego Ferra, edita da Sperling & Kupfer. Nei primi due romanzi abbiamo letto la storia di Anna e Nicolas, ma abbiamo conosciuto anche Richard e Caroline. Ma cosa è avvenuto prima dell'arrivo di Anna a Cambridge? Cosa lega questi personaggi? Cosa non ci è stato ancora raccontato? Ecco che, finalmente, abbiamo tutte le risposte che cercavamo in questo prequel che chiude il cerchio.
NUMB
1. NUMB Anna [Link d'acquisto; recensione]
2. NUMB Nicolas [Link acquisto; recensione]
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Nicolas e Richard sono uno l'opposto dell'altro. Come il giorno e la notte, il bianco e il nero. Il primo, sfuggente e riservato; il secondo, esuberante e brillante. Eppure, nelle loro vene scorre lo stesso sangue. Così come Caroline, nel loro cuore. Sola, fragile e alla ricerca di certezze, Caroline si è imbattuta nella discrezione di Nicolas e nella spavalderia di Richard. E se n'è innamorata, in un groviglio di sentimenti, sorrisi e lacrime, che la porterà in posti sconosciuti dove, spesso, in pochi osano arrivare.
Nicolas e Richard sono uno l'opposto dell'altro. Come il giorno e la notte, il bianco e il nero. Il primo, sfuggente e riservato; il secondo, esuberante e brillante. Eppure, nelle loro vene scorre lo stesso sangue. Così come Caroline, nel loro cuore. Sola, fragile e alla ricerca di certezze, Caroline si è imbattuta nella discrezione di Nicolas e nella spavalderia di Richard. E se n'è innamorata, in un groviglio di sentimenti, sorrisi e lacrime, che la porterà in posti sconosciuti dove, spesso, in pochi osano arrivare.
Recensione
Il primo libro di questa trilogia inizia con il viaggio di Anna verso Cambridge, dove incontrerà Nicolas. Non sappiamo nulla del passato del ragazzo e lo scopriremo nel corso dei due libri, ma solo in parte. Non riusciamo, per esempio, a comprendere fino in fondo la sua particolare relazione con Caroline e possiamo solo immaginare cosa ha rovinato il suo rapporto con il fratello, Richard. Alla fine del secondo volume abbiamo ancora diverse domande senza una risposta, ma arriviamo alla conclusione della sua storia, almeno con Anna. Il futuro di Richard, e quindi anche di Caroline, invece, rimane in realtà abbastanza incerto. Il suo percorso di crescita e la sua "guarigione" vengono in un certo senso portati a termine, ma a noi lettori viene lasciata la possibilità di immaginare quello che sarà. Quello che però manca alla storia è uno sguardo al passato, a tutto quello che è successo prima dell'arrivo di Anna e che ha determinato tutte le parole e tutte le azioni che, nel corso della lettura, non abbiamo capito completamente. Ed è esattamente a questo che serve NUMB Richard, a chiudere il cerchio, a spiegarci meglio tutti quei personaggi che fino a questo momento abbiamo giudicato misteriosi, ma anche a dare una seconda possibilità a chi abbiamo considerato antagonisti della storia d'amore tra Anna e Nicolas. Richard, secondo me, ha avuto questa possibilità già nel precedente libro, ma Caroline aveva ancora bisogno del suo spazio. Spazio che ora trova da protagonista.
Arriverà la persona giusta. Quella in grado di girare la chiave, quella che aprirà la porta ed entrerà senza che io possa accorgermene. Si muoverà curiosa nei miei pensieri, cercherà risposte alle sue domande e io non avrò bisogno di formulare risposte.
Nonostante il titolo, infatti, la storia è quasi interamente raccontata dal punto di vista di Caroline, dando voce ai due fratelli solo in alcuni capitoli. Grazie a questa storia abbiamo quindi modo di conoscere veramente la ragazza e di comprenderla sicuramente di più. Anche se, come già sappiamo, non ne esce propriamente da vincitrice. Così come Richard, che ritroveremo poi ancora distrutto. Ad ogni modo, Caroline vive sola con un padre assente e alcolista e Nicolas è il suo unico porto sicuro. Tra loro c'è sicuramente amore, più di un semplice affetto tra amici, ma senza la fisicità e l'intimità tra fidanzati. Quando conosce Richard, però, trova in lui tutto quello che manca al suo rapporto con il fratello. C'è un'attrazione fisica che non riesce a far tacere, c'è una sfida, c'è un richiamo. C'è tutto tranne la sicurezza, il sostegno, la lealtà. Ma Caroline ha bisogno di tutte queste cose, ha bisogno di entrambi e non riesce a rinunciare a nessuno dei due. Le serve Nicolas per essere protetta, per avere almeno una certezza nella vita. Le serve Richard per avere quel tipo di amore che l'altro non sa darle.
Perché io forse la amo Caroline. Non sarà importante averla. Non sarà importante toccarla. Basterà vederla ridere. Basterà renderla felice. Perché questo è quello che importa realmente quando si tiene a qualcuno.
Grazie a questo prequel, però, oltre ad inquadrare meglio Caroline, abbiamo modo di conoscere più a fondo anche i due fratelli e di leggere il punto di partenza dei loro percorsi di crescita che abbiamo visto solo da un certo punto in poi. Come già sappiamo, i genitori sono separati e il padre vive in Italia con la sua nuova famiglia. Entrambi hanno vissuto l'allontanamento del genitore come un abbandono, ma hanno reagito in modo totalmente diverso. Ed è proprio la loro differente reazione ad averli resi due opposti, ad aver dato vita alla loro lontananza. Richard ha scelto di non fare nessun passo verso chi lo ha lasciato, di cancellare tutti i ricordi felici, di rinunciare alla vita precedente. Ha abbandonato anche la musica e ha smesso di esprimersi attraverso di essa, cosa che invece tanto ha aiutato e aiuta ancora Nicolas.
Ora sono come due estranei. Sono entrambi molto riservati e chiusi in loro stessi, ma Nicolas ha una forza che il fratello non ha. Richard cede alle tentazioni e Caroline è una di queste. La provoca, la sfida e la porta nel suo mondo dove l'alcol è il mezzo per non sentire niente, per dimenticare e non provare più nulla. E come può Nicolas salvarli entrambi? Essere una roccia per tutti e due? Come può perdonare un fratello che, non solo ha deciso di buttare via la sua vita, ma trascina con sé anche la ragazza che sente di dover proteggere? Chi deve lasciare andare? Quante cadute deve vedere prima di tendere una mano per aiutarli a rialzarsi? E, soprattutto, chi prenderà la sua mano tesa?
Il mio viso pulito si scontra con la sua trasgressione. Eppure qualcosa mi avvicina a lui. Qualcosa di profondo che abbiamo dentro entrambi. Qualche disastro emotivo da riordinare. Qualche bisogno di scappare.
Sui prequel c'è sempre un po' di discussione intorno. Vanno letti prima? Vanno letti dopo? In questo caso credo che l'ordine di pubblicazione sia perfetto per una resa migliore del romanzo. Leggere Richard prima degli altri due, anche se effettivamente racconta fatti avvenuti prima, non renderebbe allo stesso modo. Da un lato toglierebbe il velo di mistero che ci ha accompagnato nei due libri precedenti, dall'altro capiremmo sicuramente meglio Caroline e il suo rapporto con Nicolas, ma il personaggio di Richard ne uscirebbe male. In questo terzo volume, infatti, il fratello maggiore non è certo l'eroe della situazione, anzi. Ma leggere i suoi gesti e le sue parole consapevole di come reagirà in futuro, mi ha permesso di non giudicarlo solamente, ma di provare invece più empatia nei suoi confronti. Quindi, questo prequel, oltre ad essere obbligato per fornire una rappresentazione a 360 gradi della storia, è anche perfetto da leggere una volta che tutti i personaggi hanno ormai trovato la propria stabilità. Io, poi, l'ho trovato anche più introspettivo, più psicologico che d'azione, e quindi non adatto a dare il via ad una serie.
Non credo sia il caso di soffermarmi ancora una volta sul particolare stile di Diego Ferra, dopo averne abbondantemente parlato nelle precedenti recensioni, ma voglio solo aggiungere che questa volta mi ha convinto di più. Forse perché, al terzo libro, mi sono abituata ad una storia scritta quasi in versi e con continue pause, forse perché la sua musicalità serrata è meno marcata in questo volume (un po' come nel primo), forse perché la narrazione più introspettiva è più adatta a questo stile. Forse per tutti questi motivi, ma comunque il risultato è che ho trovato la lettura più piacevole e ho potuto apprezzare fino in fondo l'originalità e la particolarità di questa scrittura.
Al prossimo libro!
Veronica
Bella recensione, tra i tre per me questo è il migliore, da subito ho amato Richard, la sua persona, la sua testardaggine, la sua corazza, tutto di lui, e concordo con te quando dici che leggere il prequel prima non sarebbe stata la stessa cosa, i due restanti avrebbero perso di magia, sarebbe stato come leggere qualcosa che già si conosce! <3
RispondiEliminaCiao! Grazie :)
EliminaSono d'accordo, è anche il mio preferito! Richard mi è piaciuto molto nello scorso libro e sono contenta che ci sia stato raccontato meglio anche il suo passato!