Buonasera! Oggi vi ho scritto la recensione di un libro che avevo avuto già modo di leggere nella sua versione self (dal titolo Un cameriere solo mio: nella mia vita (im)perfetta), ma che ho riletto volentieri ora che è stato ripubblicato, con qualche capitolo in più, dalla collana YouFeel di Rizzoli (concedetemi una piccola parentesi sulle copertine sempre azzeccate e accattivanti proposte da questa collana). Ecco a voi Un maggiordomo solo mio di Rujada Atzori.
Trama
Elisa ha diciotto anni e una gran voglia d'indipendenza. Figlia unica di una famiglia benestante, è cresciuta sotto l'ala protettiva dei suoi genitori, che l’hanno sempre confinata in istituti privati femminili o relegata in casa. Quando Elisa decide di lasciare l'agio della ricchezza per immergersi nella realtà delle persone comuni è risoluta, ma si trova catapultata in un mondo inaspettato. La vita quotidiana è piena di difficoltà a lei sconosciute: cucinare, lavare e sistemare gli abiti sono operazioni misteriose. E come si accende una lavatrice? Elisa ha un disperato bisogno di un maggiordomo. Sarà forse quel bel ragazzo che le ha aperto la porta di casa e che si ostina a sostenere di essere solo il suo “coinquilino”? Una storia romantica e scanzonata che ci farà riscoprire il gusto delle piccole difficoltà quotidiane, che diventano piacere quando si mescolano con l'amore. E la gioia di poter scegliere liberamente cosa fare della propria vita.
Questo è principalmente un libro in cui si ride, tanto, dall'inizio alla fine. Io sono riuscita a scoppiare a ridere pur avendolo già letto, e non è poco. Non per questo però si può dire che manchi il lato romantico.
Elisa è una ragazza fuori dal mondo, un personaggio "assurdo", volutamente esagerato nella sua goffaggine e inesperienza. Le scene con i vibratori e con la madre di Alex sono qualcosa di esilarante.
Io credo che far ridere le persone sia difficile tanto quanto emozionarle, se non di più, per questo mi sento di fare i complimenti all'autrice e ringraziarla per avermi regalato qualche ora spensierata in mezzo ai drammi e agli amori impossibili di cui ci piace tanto leggere.
Mi dà un buffetto sul naso e sorride: "Sei buffa...". "In che senso?" "Nel senso buono. Sei genuina e più ti conosco, più mi viene naturale prendermi cura di te, proteggerti." "Proteggermi... da chi?" sussurro con un filo di voce. Non riesco neanche a deglutire, cosa mi sta succedendo? "Dal mondo..."
Se Elisa mi ha fatta divertire con il suo essere goffa e imbranata, Alex mi ha conquistata con la sua malcelata tenerezza. La storia d'amore avrà ovviamente i suoi ostacoli da superare, ma, in linea con il mood del libro, rimane sempre fresca e leggera, in senso assolutamente positivo.
Vi consiglio assolutamente questa breve lettura e, se Alex ed Elisa dovessero piacervi, vi invito a leggere anche Un weekend per quattro, divertente storia scritta a quattro mani con Antonella Maggio in cui la coppia avrà modo di relazionarsi con Vito e Camilla (di cui vi ho parlato in questa recensione).
Al prossimo libro!
Veronica
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