Buongiorno! Oggi vi racconto di un libro che mi ha colpita subito per la copertina e per la trama. Si tratta di Un cuore di pietra, young adult autoconclusivo di Kat Spears, edito Newton Compton. Jesse saprà conquistare anche voi con la sua ironia e il suo modo di vedere la vita?
Trama
Jesse Alderman, detto Sgaggio, è all’ultimo anno delle superiori e riuscirebbe a vendere sabbia nel deserto. È anche bravissimo a trovare ciò di cui la gente ha bisogno: compiti di fine semestre, un appuntamento con la reginetta della scuola, documenti contraffatti. Ha pochi amici e non si lascia mai ostacolare dalle emozioni. Per Jesse, la vita è soltanto una serie di transazioni d’affari.
Ma quando Ken Foster, capitano della squadra di football e stronzo a tutto tondo ingaggia Jesse per aiutarlo a conquistare il cuore dell’angelica Bridget Smalley, Jesse si ritrova a provare tutta una serie di emozioni. Seguendo Bridget e imparando i dettagli più privati della sua vita, si innamora per la primissima volta. Stringe anche amicizia con il fratello minore di Bridget, un ragazzo aggressivo, diffidente e colpito da disturbi motori. Jesse inizia così a far visita agli anziani nelle case di riposo per incontrare Bridget, a offrire aiuto ai meno fortunati e ad affezionarsi al ragazzino che lo idolatra. E se l’uomo di latta avesse un cuore, in fondo?
Inizio subito la recensione dicendo che non è la classica storia d'amore o, comunque, non è strutturata come siamo abituati. Di solito si conosce i due protagonisti e si vive con loro la loro relazione, scusate la ripetizione. Questa, invece, è la storia di Jesse, in cui Bridget è solo un personaggio secondario, tanto che praticamente la incontriamo solo dopo diversi capitoli. La trama, come dicevo, mi ha incuriosita all'istante: lui che aiuta l'altro a conquistare lei, ma poi se ne innamora. Però, poi, sono rimasta sorpresa da diversi aspetti, alcuni li ho amati, altri meno.
Il libro è scritto interamente dal POV maschile, cosa che io apprezzo sempre tantissimo, anche se questo ovviamente significa non avere una visione a 360 gradi. Tra le altre cose, mi è piaciuta l'idea di iniziare nel bel mezzo della vicenda per poi tornare indietro e raccontare tutto dall'inizio.
Jesse è un personaggio particolare, non viene rappresentato come il classico bad boy da romanzo rosa. Sì, è un ragazzo dal cuore di pietra, diventato così per via di un passato difficile, che si innamora per la prima volta della ragazza più buona e gentile di tutta la scuola. Ma c'è di più. Tutti si rivolgono a lui quando hanno bisogno di qualcosa: dalle tesine, alla popolarità, ad un appuntamento con una ragazza. Nonostante l'apparenza, però, dimostra più volte di avere, magari molto in profondità, un cuore d'oro, soprattutto nei rapporti di amicizia. Questo tema è infatti molto più sviluppato di quello dell'amore. Anche l'amore per e di Bridget lo aiuta a "rinascere", ma non è la sola. Anche perché questo rapporto viene relegato a sfondo.
"Te l'ho già detto, Jesse", rispose, impassibile, "ho deciso che mi piaci, che tu lo voglia o meno". "Ah, eri seria?"Questo per dirvi che, se vi aspettate la storia d'amore al centro di tutto, potreste rimanere deluse. Ripeto, non è la storia di un lui e una lei, ma piuttosto la storia di un ragazzo che passa dal vedere tutto nero, dall'avere una visione negativa del mondo che lo circonda, a trovare la serenità e qualche motivo in più per sorridere. Se quindi lo prendete per quello che è, penso che vi piacerà.
Le presi una ciocca di capelli e la accarezzai tra le dita. "Se non hai troppe pretese, potrei passare il resto della mia vita a cercare di meritarti", bisbigliai.Il finale però è una nota dolente. Non lo si può definire aperto, ma è di quelli che lascia con l'amaro in bocca, di quelli che ti fanno dire "e quindi, tutto qui?". Ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa, volevo di più. Ma la conclusione c'è ed è soprattutto la conclusione al percorso che Jesse ha compiuto.
Al prossimo libro!
Veronica
Su questo libro ho letto diverse recensioni poco entusiaste e infatti non l'ho ancora letto perchè ho preferito leggere libri che più mi attiravano
RispondiEliminaIo sono partita entusiasta perché la trama mi attirava molto, poi, effettivamente, alcune cose non mi sono piaciute tantissimo. C'è sicuramente di meglio, ma non lo considererei brutto, assolutamente.
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