venerdì 30 marzo 2018

RECENSIONE: Il dizionario delle emozioni di Elle Caruso


Buonasera lettori!
Avete mai pensato a quanto sia difficile parlare di emozioni, a quanto siano complicate da riconoscere e da classificare? La protagonista del romanzo self di cui vi parlo oggi sì, lei sa benissimo che non basta studiare la definizione sul dizionario per conoscere o riconoscere un'emozione. E da questa idea è nato Il dizionario delle emozioni di Elle Caruso

La vita di Rose Wayne, brillante specializzanda in chirurgia, sembra perfetta, almeno in apparenza.
In pochi sanno che dietro quell'impeccabile facciata si nasconde il caos, in pochi conoscono il significato della parola alessitimia: incapacità di riconoscere le proprie emozioni e di comunicarle verbalmente. Letteralmente, non avere parole per le emozioni.
La vita di Eric Dixon, professore universitario di arte con un passato da pugile alle spalle, viene improvvisamente sconvolta quando la fidanzata lo lascia per un altro uomo, e in un attimo Eric si ritrova a dubitare delle proprie certezze e delle proprie scelte.
Quando Eric e Rose si incontrano, tra loro scatta subito un'innegabile intesa, ma a causa delle loro paure e delle loro insicurezze i due non fanno che attrarsi e respingersi a vicenda.
Solo dopo aver toccato il fondo, entrambi si rendono conto che è arrivato il momento di mettere ordine nelle rispettive vite e di fare pace con il passato prima di poter pensare al futuro.
Ma il passato ritorna, ed è ancora capace di mettere tutto in discussione...
Due vite da ricostruire.
Due instabilità che si intrecciano.
Un sentimento per il quale non servono parole.


Rose soffre di alessitimia, cioè non sa riconoscere le proprie emozioni e non riesce a comunicarle verbalmente. Certo, il significato di rabbia, gioia, delusione o felicità lo conosce, ma non può dire, per certo, di averle mai provate. E se per lei anche queste semplici emozioni sono sconosciute, quanto può essere difficile parlare di amore, la più bella e maledettamente complessa emozione? Per questo si lascia andare a semplici rapporti fisici e a relazioni superficiali, perché così, se non ci sono emozioni in ballo, non può sbagliare.
Eric, invece, è sicuro di aver già provato l'amore, ma anche la rabbia, la delusione e la sofferenza che sono seguiti alla rottura con la fidanzata. Ma, nonostante tutto, il suo cuore è pronto a buttarsi in un nuovo sentimento, con Rose, la donna che incontra in circostanze particolari e che non riesce a dimenticare. 

Anche se avere a che fare con lei non è per niente semplice, gli dà la forza per mettere in discussione la propria vita e le proprie scelte. Anche se significa rischiare e stare lontano da lei, perché, prima di poter stare insieme, devono sistemare tutto quello che hanno ancora in sospeso. Devono prima imparare a vivere da soli per riuscire a stare poi insieme o solo come coppia possono aiutarsi e sistemare tutto ciò che ancora non va? E se separarsi ora, all'inizio di tutto, significa rischiare di non ritrovarsi più? Cosa è meglio? Quanto sono disposti a mettersi in gioco e a scommettere su di loro? Queste sono le domande che questa coppia, nata per caso e ancora non consolidata, si deve porre. Trovare le risposte non è facile, soprattutto quando sembra impossibile farle combaciare.


Rose è una donna, quindi, che non ha molta dimestichezza con il mondo delle emozioni. Ora, per la prima volta, si ritrova con Eric a viverle così intensamente che non può che rimanerne spaventata. Inoltre è convinta che nessuno possa accettarla veramente così com'è, "guasta", ed è per questo che, nella vita, è sempre scappata prima lei. Rinuncia prima che siano gli altri a rinunciare a lei. Ma, se c'è una cosa che la mette ulteriormente in crisi, è che rinunciare a lei è l'ultima cosa che Eric vorrebbe fare. Ma anche lui, dalla sua, ha i propri problemi da risolvere. La relazione precedente lo ha costretto a mettere da parte sogni e aspirazioni, diventare adulto e, in poche parole, ad accontentarsi a favore di un futuro più sicuro. Per amore ha rinunciato alla propria identità, al vero Eric che è sia artista che pugile, amante del bello e della forza, purezza e violenza. Ha nascosto quei contrasti che lo rendevano unico, ma non può più fare lo stesso con Rose. Perché amare qualcuno presuppone amore per se stessi, ed Eric non può amare una pallida imitazione di sé. Così come non può farlo Rose.


Questo romanzo mi ha incuriosita subito per il tema trattato, senza dubbio, perché si tratta di un tema molto originale e interessante che, inevitabilmente, porta a farsi delle domande. Mi è piaciuto molto come l'autrice ce l'ha presentato con il personaggio di Rose e sono diverse le riflessioni che sono arrivata a fare. Non conoscere qualcosa significa non poterla vivere? Possiamo dimostrare con i fatti quello che non sappiamo spiegare con le parole? Ma poi, le emozioni, si possono davvero spiegare? Sicuramente Rose vive una condizione particolare, qualcosa che l'ha sempre fatta sentire in difetto rispetto agli altri e che l'ha portata a reagire in un determinato modo. Però io credo anche che tutti ci troviamo un po' spaesati davanti alle emozioni, soprattutto quando sono così forti da non farci capire più nulla, no? Quante volte non riusciamo a spiegare nemmeno a noi stessi cosa stiamo provando nei confronti di qualcuno o di qualcosa?


Al di là del tema principale, però, anche la storia d'amore ha il suo perché. Eric e Rose sono due personaggi che si incontrano per caso, un po' si inseguono e un po' si nascondono. Tra loro scoppia subito un incendio, ma tutti e due devono imparare a collaborare per alimentare le fiamme. A mettere i bastoni tra le ruote alla coppia non c'è qualcuno, ma qualcosa: un pessimo tempismo. Il tempo è il terzo protagonista della storia o, meglio, l'antagonista. Quando il tempo è giusto per uno non lo è per l'altra, ma è anche ciò che serve a entrambi. Credo che Elle sia riuscita a portare avanti i due percorsi, a volte lenti e indipendenti, ma necessari, mantenendo la curiosità del lettore ad un livello sempre abbastanza alto. Non ci sono quindi tempi morti e non ci si annoia, anche perché la lettura scivola via veloce, grazie alla fluidità del testo. Non conoscevo questa autrice prima de Il dizionario delle emozioni, ma direi che questo primo incontro sia andato più che bene!

Al prossimo libro!
Veronica


2 commenti:

  1. Anche io ho amato questo libro <3 La Caruso è una delle mie fav top <3

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