Buongiorno!
Che ne pensate di un adrenalinico giro in moto per iniziare come si deve questo lunedì? Ma se preferite le quattro ruote, nessun problema! Blake Scott sa il fatto suo anche con le macchine da corsa... ne sa qualcosa la povera (ma mica poi così tanto) Dakota. Se non sapete di chi sto parlando, è ora di recuperare. Adelia Marino è infatti tornata, sempre con la Newton Compton, con una nuova serie, la The Heartbeats Series, e io non potevo certo perdermi l'occasione di partecipare al Review Tour! Con la The Lovers & Ink Series (QUI trovate la recensione dell'ultima uscita e i link delle precedenti) l'autrice ha dimostrato di saper creare personaggi che sanno conquistare ed entrare nel cuore delle lettrici (qualcuno ha detto Tom?) e con Mai come te è chiaro che non ha perso questa sua bella capacità! Questo new adult autoconclusivo ci porta in un mondo tutto nuovo ed introduce i personaggi che, speriamo presto, ritroveremo nei prossimi volumi.
Dakota Turner ha un piano preciso: finire il college, non deludere suo padre, evitare ogni tipo di guai. La sua migliore amica, però non la vede così e la trascina a una gara clandestina nel bel mezzo della notte, durante la quale Dakota nota un’auto scura, lucida, perfetta. Il contrario del suo proprietario. Blake Scott è un’anima nera. È stato costretto a crescere in fretta e si è sempre preso cura del suo gemello. Autoritario, dalla battuta facile e con un vocabolario colorito, ama tutto ciò che è pericoloso. Si accorge subito della ragazza abbronzata e completamente fuori posto che si aggira vicino alla sua macchina. Con quei bellissimi occhi, le onde bionde e l’atteggiamento da educanda, sembra una principessa. E una principessa non starebbe mai con un soldato, non sfiderebbe il destino per uno che distrugge tutto ciò che bello. E lei lo è.
Dakota e Blake sono il giorno e la notte. Infastidirla diventa lo scopo principale delle giornate di Blake. Vederla arrabbiata per lui è… eccitante. Non importa quanto si detestino, il desiderio che provano l’una per l’altro è irresistibile.
Dakota è la figlia di un generale, un uomo che ha un bellissimo rapporto con lei, ma che l'ha educata al rigore e alla disciplina. Infatti, ora che è al college, l'unico obiettivo della ragazza è finire gli studi senza mai deludere il padre. Insomma, non deve fare cavolate, non deve mettersi nei guai, ma il ragazzo che incontra ad una gara clandestina di auto, dove la sua migliore amica la trascina, sembra proprio avere scritto "guai" in fronte. Blake è la personificazione del pericolo, corre con le auto, con le moto, è ricoperto di piercing e tatuaggi, è circondato da donne e non riesce ad esprimersi senza inserire almeno un intercalare colorito (come lo definirebbe Dakota) in ogni frase. Sono il giorno e la notte, completamente diversi, ma gli opposti si attraggono, no? Non sanno spiegarselo, eppure sono attratti come due calamite, non riescono a stare lontano l'uno dall'altra, anche se sarebbe la cosa migliore per entrambi. Perché Blake non è solo un bad boy, è un'anima nera, è oscurità e distrugge tutto ciò che è bello. Dakota sa che anche lei potrebbe uscirne distrutta, ma, dopo il primo incontro, non può più fare a meno di lui.
Dakota è una brava ragazza, tutti la vedono come una santarellina, ma in lei, sotto sotto, c'è anche un piccolo desiderio di ribellione. Blake la spinge ad osare, a lasciarsi sfidare e a sfidarlo a sua volta, a lasciarsi andare e a dimostrare agli altri che non è quella che pensano lei sia. Dal canto suo, Blake si diverte un mondo a provocarla, a stuzzicarla, a infastidirla, a cercare in lei una reazione vera e sincera, non più filtrata. E, per lei che è abituata a non dire mai neanche una parolaccia, ci vuole davvero tanto per arrivare a sbottare. Ma Blake ci riesce, eccome se ci riesce, e senza fare neanche tanta fatica! Vederla arrabbiata è, se possibile, ancora più eccitante, sapere di avere questo potere su di lei è inebriante... e, prima o poi, la fiamma divampa.
Al di là dei personaggi singoli, Blake e Dakota mi sono piaciuti insieme. I loro battibecchi sono molto divertenti, è uno spasso sentire lui mettere una parolaccia praticamente anche in un semplice saluto e lei perdere le staffe dicendo solo "porca miseria". Ho adorato vederli punzecchiarsi a vicenda per poi diventare vittime del loro stesso gioco. Adelia, poi, sa esattamente come creare un personaggio maschile "figo", lo sappiamo, e Blake ne è l'ennesima dimostrazione. È arrogante, presuntuoso e sicuro di sé il giusto, abbastanza da renderlo divertente, ma non troppo da risultare antipatico. È quel personaggio che un po' ti fa arrabbiare perché prima fa un passo avanti e poi ne fa tre indietro, ma che alla fine si fa sempre perdonare regalandoti uno di quei sorrisi che non riesci proprio a controllare. Geloso, possessivo, un po' uomo di Neanderthal, ma anche molto dolce... quando vuole. Duro fuori, ma morbido dentro. E tutta la sua morbidezza, la sua tenerezza, viene fuori soprattutto con il fratello, suo gemello, ma che ha sempre considerato come il fratellino da proteggere.
L'unica pecca di questo libro, però, è che è troppo breve. Se da un lato è una storia che si può leggere molto velocemente, complice anche il fatto che cattura abbastanza l'attenzione da non volerla lasciare prima di essere arrivati alla fine, dall'altro anche l'evoluzione dei personaggi e lo sviluppo della storia risentono un po' di questa velocità. Nel complesso, io personalmente, non ho veramente sentito la mancanza di qualche passaggio, perché comunque nelle vicende c'è tutto quello che vogliamo leggere. Ma sicuramente avrei apprezzato una maggiore introspezione dei personaggi, uno sviluppo più graduale e, perché no, anche qualcosa in più sul loro passato, quello di Dakota in particolare. Resta però una storia bella da leggere, coinvolgente, con il giusto mix di romanticismo e passione e di ironia e profondità. Adelia ci ha abituati a storie del genere, storie in cui si ride, si sorride, ma ci si emoziona anche. Storie leggere, che regalano qualche ora di svago, ma che sanno anche affrontare argomenti più delicati. Mai come te è esattamente una di queste, scritta sempre nel suo stile fresco e semplice, con un linguaggio accattivante e diretto che sa arrivare al lettore senza nessuna difficoltà. Forse non ha osato molto con questo romanzo e i suoi precedenti dimostrano che può fare ancora di più, ma ha sicuramente posto le basi per quello che verrà dopo, iniziando a delineare personaggi che, sono certa, avranno moltissimo da dire.
In conclusione, ci sono alcune cose che mi sono veramente piaciute tantissimo e che mi fa piacere sottolineare. Una di queste è la scelta di un doppio POV, ma usato per definire un prima e un dopo. Gran parte del libro è infatti scritta dal punto di vista di Dakota, ma la svolta, il momento in cui tutto cambia, è segnata dal passaggio di parola a Blake. Una struttura quindi sicuramente originale, ma anche perfettamente in linea con la storia. Per non parlare poi del finale, non tanto per ciò che riguarda i due protagonisti, ma per quelli che lo diventeranno presto. Adelia ha già sganciato una bomba per alcuni di loro e per altri ci ha incuriositi a tal punto da desiderare di avere le loro storie al più presto. Amo Damien già dalla sua prima battuta e ripongo in lui tutte le mie speranze di trovare il degno erede di Tom Owens. La sua storia con Mariam ci fa già penare in questo primo libro ed è impossibile non esserci già affezionati a loro. E poi ci sono Hunter, che abbiamo visto poco, ma che è comunque riuscito a farmi tenerezza, e Brooke, la ragazza più delicata e misteriosa del gruppo che, non ne dubito, ci ridurrà in un mare di lacrime. Insomma, abbiamo davanti un'altra serie che ci farà innamorare, ridere, soffrire e gioire, altri personaggi che si conquisteranno un posto nel nostro cuore e Mai come te è solo l'inizio.
Al prossimo libro!
Veronica
Nessun commento:
Posta un commento