Buongiorno!
Finalmente eccomi di nuovo qui con una nuova recensione. Finalmente torno a parlarvi di un'autrice scoperta questa estate grazie alla Quixote Edizioni e che è da poco tornata in Italia con il secondo volume della sua serie di autoconclusivi A Modern Fairytale. Sto parlando di Katy Regnery, l'autrice che ha pensato di riproporre le più belle fiabe in chiave moderna. Ha iniziato con un grande classico, da sempre riproposto nel mondo romance, ossia La Bella e la Bestia, con Il Veterano, ma ora ci propone qualcosa di molto più originale: la storia di Hansel e Gretel. Non lasciarmi mai andare ci racconta infatti di Holden e Griselda e di tutte le difficoltà che hanno dovuto affrontare e superare, con il solo sostegno l'uno dell'altra e con l'amore a dar loro forza, coraggio e speranza.
In questa rivisitazione moderna di Hansel e Gretel, Griselda e Holden, tredicenni in affido, scappano dal loro rapitore dopo tre anni di prigionia brutale, e provano ad attraversare il fiume Shenandoah a piedi. Purtroppo, lei riesce a mettersi in salvo, mentre lui viene lasciato indietro. Dieci anni dopo, il fidanzato di Griselda la trascina in un fight club e il suo mondo viene capovolto quando vede Holden salire sul ring. Sebbene la connessione tra di loro sia potente, i due sono separati da un amaro rimpianto, una rabbia sepolta e da un groviglio di ferite fisiche ed emotive, tanto pericolosi quanto le acque dello Shenandoah.
Non lasciarmi mai andare è una storia di paura e speranza, sconfitta e sopravvivenza, e su due persone distrutte nel profondo, che scoprono che l’amore è l’unico sentimento che li può rendere di nuovo completi.
Holden e Griselda sono due bambini di 10 anni che nella vita non hanno avuto molta fortuna. Entrambi in affido presso la stessa famiglia, hanno almeno un tetto sopra la testa e, se non affetto e amore, comunque qualcuno che si prenda cura di loro. Ma la cosa più importante, e che capiscono appena si incontrano, è che hanno l'altro nella propria vita. Ma un brutto giorno, colpa dell'ingenuità, si ritrovano in una situazione ben peggiore. Ma, ancora una volta, insieme. Per tre anni subiscono la cattiveria, la violenza e la follia del loro rapitore, e sono moltissime le volte in cui credono di non farcela. Ma basta uno sguardo, un tocco o una parola tra di loro per riaccendere quella forza, quel coraggio e quella speranza per farli andare avanti. Quando Holden è distrutto, il senso di protezione nei confronti di Griselda lo rende più forte. Quando Griselda ha paura, è la voglia di regalare un sorriso a Holden a renderla più coraggiosa.
Nonostante tutto, però, i due ragazzini non si arrendono mai, continuano a subire, ad obbedire, ma anche a stare insieme. Ed è insieme che tentano di scappare attraversando il fiume verso la libertà. E ci riescono, l'incubo finisce, ma ne inizia uno nuovo, per certi aspetti anche peggiore: dieci anni di separazione. Due anime come le loro, però, distrutte, ma che si completano solo insieme, non possono che ritrovarsi ad un certo punto del loro percorso, per caso. Ora di anni ne hanno 23, sono cambiati, ma sono anche gli stessi Holden e Griselda che, nonostante la vita, insieme erano felici e fortunati. Ora sono adulti, liberi, hanno di nuovo l'un l'altra, ma ancora pagano le conseguenze del passato, devono confrontarsi con i sensi di colpa, la paura, l'insensibilità e la mancanza di fiducia. Ma soprattutto c'è ancora la vita, quella che continua a metterli alla prova, ancora e ancora. Non è facile, ma hanno l'amore, l'unica cosa che non è mai mancata loro, e possono ancora contare l'uno sull'altra. Avranno finalmente il loro lieto fine come ogni fiaba che si rispetti?
Voleva amarla e stare con lei, ma anche che il suo cuore fosse forte a sufficienza da battere per conto proprio. Voleva essere forte abbastanza da amarla e vivere per lei anche quando non stava di fronte a lui.
Già con Il Veterano avevo avuto modo di scoprire la Regnery e questo suo stile che unisce antico e moderno, fiaba e romance. La narrazione in terza persona mi ha dato fin da subito l'impressione di essere immersa in un racconto senza tempo, in una fiaba, appunto, che sarebbe potuta essere stata scritta anche diversi secoli fa. Per poi scontrarmi con una narrazione decisamente più moderna, con scene esplicite o crude, temi delicati e un linguaggio senza troppi filtri. In questo secondo volume, forse, ho apprezzato ancora di più questo mix perfetto, queste atmosfere fiabesche che si intrecciano ad atmosfere più cupe, la dolcezza e il romanticismo della fiaba che si scontrano con la crudeltà e la sensualità della realtà.
"Mi sono innamorato di te quando avevo dieci anni, perché tu eri carina e non eri cattiva."
Visto il richiamo alla storia dei fratelli Grimm, di certo non ci si può aspettare Walt Disney, ma l'autrice non si è mai risparmiata, nel bene e nel male, ed è questo che ha reso questo romanzo ancora più intenso e coinvolgente. Già dalla trama e dagli argomenti menzionati, è facile capire che non si tratta di una storia facile, anzi. La semplicità con cui ci si fa prendere dai protagonisti e dal loro racconto, poi, rende il tutto ancora più difficile da sopportare e accettare, soprattutto se consideriamo la giovane età e tutto quello che due bambini non dovrebbero mai neanche immaginare.
"Sei completo o distrutto?" "Sono completo. Sono completo perché sono con te."
L'amore è, come sempre, il vero protagonista di questo romanzo. L'unica forza in grado di superare ogni ostacolo, di sconfiggere ogni mostro. L'amore tra Holden e Griselda è l'Amore con la A maiuscola, è un sentimento con un significato molto più ampio del semplice innamorarsi di qualcuno, è un bisogno, una necessità, è inevitabile ed è immenso. Quell'amore che rende complete due anime distrutte. Non lasciarmi mai andare è una storia triste, molto, emozionante e commovente. Ma riesce comunque a trasmettere un incredibile messaggio di speranza, perché non importa quante sono le volte in cui due persone vengono allontanate se, alla fine, riescono sempre a ritrovarsi. Ed è un libro che consiglio soprattutto perché l'amore descritto non è un amore che annulla il singolo, ma che lo rende più forte. Insomma, se ancora non vi è chiaro, lasciatevi guidare da H e G in questo percorso difficile, pieno di ostacoli, ma che sa tanto di riscatto e rinascita. Ma soprattutto lasciatevi conquistare dalla penna della Regnery e dal suo stile, tra flashback che sono un pugno allo stomaco e un presente che prima ti pugnala e poi lenisce la ferita.
E se alla fine ne vorrete ancora, la Quixote ci regala un estratto del prossimo retelling... siete pronte a Cappuccetto Rosso?
Al prossimo libro!
Veronica
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