Buongiorno!
Penelope Douglas non è un autrice che mette d'accordo chiunque, anzi, e non lo è in particolar modo la Devil's Night Series. Ma quando ti prende, ti prende, non c'è niente da fare. Se avete amato il primo volume della serie, Il mio sbaglio più grande, sono sicura che stavate attendendo con ansia la storia di Kai. Per me è stato così! Quindi eccomi qui, in occasione del Review Party e grazie alla Newton Compton che mi ha permesso di leggerlo in anteprima in digitale, a parlarvi di Mille ragioni per odiarti. Vi ricordo che si tratta del secondo volume autoconclusivo, ma che fa parte di una serie che ha al centro la storia dei quattro Cavalieri e che, per questo, vi consiglio di leggere in ordine per intero.
Banks non è una ragazza come le altre. È seria, controllata e preferisce di gran lunga starsene da sola, vestita da maschiaccio, piuttosto che parlare con la gente. Vive tra le ombre della città che si allungano intorno al Pope, un hotel abbandonato e oscuro, circondato dal mistero. Un mistero che qualcuno proveniente dal suo passato vuole conoscere, anche a costo di minacciarla. Anche a costo di spingerla al limite. Kai è uscito di prigione e deve fare i conti con tutti i suoi demoni, con tutti i suoi fantasmi. E così si ritrova faccia a faccia con Banks. In tutti gli anni trascorsi in prigione, Kai deve ammettere di non avere mai smesso di pensare a lei. Il nuovo incontro tra i due non scatena delle scintille, ma un vero e proprio incendio. Entrambi hanno dei segreti. E nessuno di loro è disposto a condividerli tanto facilmente.
Sono passati sei anni dal loro ultimo incontro.
È davvero cambiato tutto?
Kai e Banks, due personalità apparentemente agli antipodi, ma molto più vicini di quanto si possa pensare, si incontrano per la prima volta il giorno della eccitante e folle Notte del Diavolo di 6 anni prima. Si incontrano in circostanze molto particolari, avvolte dal classico alone di mistero tipico di questa serie. Banks sembra conoscere Kai; lui, invece, non ha idea di chi sia quella ragazza, ma non ha nessuna intenzione di farsela scappare. Ora è passato molto tempo da quella notte, i Cavalieri non sono più uniti come prima, Michael ha la sua Rika, Will si divide tra donne e alcool... e Kai? Kai vuole vendetta, vuole mettere un punto a questa storia ed è pronto a tutto per farlo. E Banks? Lei è solo un ricordo di quella notte, un ricordo molto vivido, ma lontano. Almeno fino a quando le loro strade non si incontrano di nuovo. Ora, però, lei è dalla parte del "nemico", è ancora la ragazza che vuole, ma anche quella dalla quale guardarsi le spalle. E, adesso più che mai, i segreti sono una presenza ingombrante tra loro.
La struttura di questo secondo volume è molto simile a quella del primo, così come le dinamiche tra i due protagonisti. Passato e presente si intrecciano per tenerci con il fiato sospeso fino alla fine, svelandoci quello che è accaduto quella famosa notte poco alla volta e rendendoci ancora più curiosi grazie a quello che accade nel presente. I due personaggi, però, sono molto diversi da Michael e Rika e la Douglas è riuscita, ancora una volta, a renderli ricchi di sfaccettature e, per questo, affascinanti e interessanti. Il modo più immediato per descrivere Kai è "folle", ma la sua fragilità è ciò che mi ha conquistata. Ne avevamo già avuto un assaggio ne Il mio sbaglio più grande, ma ora impariamo a conoscerlo davvero, a capire il perché del suo comportamento. E io l'ho adorato.
I miei amici non avevano bisogno della Notte del Diavolo come scusa per scatenarsi. Ma io sì. Era l'unica notte in cui mi permettevo di prendere decisioni davvero sbagliate. Decisioni derivanti dal desiderio, dall'egoismo e dal bisogno di non pensare metodicamente a ogni dettaglio di ogni movimento che compivo ogni giorno. Non ero stato educato a essere perfetto, ma a fare tutto avendo la perfezione in mente.
Banks, però, non si fa certo rubare la scena dalla sua dolce metà. Lei è una contraddizione vivente, una donna sicura, forte e decisa, con l'aspetto di una ragazza innocente, semplice, quasi debole. La Douglas ci regala quindi una protagonista femminile che sa il fatto suo e che sa tenere testa ad uno dei temuti Cavalieri. Una donna che lo tiene in pugno e che lo ammalia esattamente come viene tenuta in pugno ed ammaliata. Insomma, sono tante le coppie di questa autrice che abbiamo amato e sono tante le sue protagoniste femminili che abbiamo apprezzato per la loro forza e il loro coraggio, ma con Kai e Banks ha sicuramente fatto un ottimo lavoro.
La serie conferma tutte le caratteristiche che mi avevano fatto apprezzare il primo volume, con in più, dalla sua, l'essere già appassionata ai personaggi, al gruppo e alla loro storia. Ancora una volta si parla di amore e di odio, di bene e di male, di romanticismo e di vendetta. Un'altra storia complessa, decisamente fuori dagli schemi, come solo la Douglas sa scriverne, ma che convince, conquista e ci fa desiderare di averne ancora. Il mistero che, ancora più di prima, avvolge la storia è solo un di più, un escamotage per rendere ancora più interessanti le vicende e per tenerci incollati alle pagine. Che dire, vi ho convinti? Se non ci sono riuscita io, ci riuscirà facilmente Kai in poche pagine!
Al prossimo libro!
Veronica
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