giovedì 5 ottobre 2017

RECENSIONE: Cosa ho fatto per amore (Wynette, Texas #4) di Susan Elizabeth Phillips


Buon pomeriggio! Sono al mio secondo libro di Susan Elizabeth Phillips e, sì, c'è una ragione se la chiamano la Regina del romance! Anche Cosa ho fatto per amore, ultima uscita firmata Leggereditore, mi ha convinta, mi ha divertita e mi ha tenuto compagnia. Fa parte di una serie, Wynette, Texas, la cui pubblicazione in Italia sta avendo un ordine tutto particolare. Si tratta infatti del quarto capitolo, uscito però dopo il quinto e il sesto. Nonostante la confusione dettata da questa particolare scelta, vi posso assicurare che questo romanzo si può leggere, e apprezzare, senza conoscere la serie o anche avendo già letto i libri che, in teoria, dovrebbero essere il seguito. Stiamo parlando di un autoconclusivo in cui, al massimo, si possono incontrare di nuovo personaggi già conosciuti, ma che hanno storie completamente separate. Quindi, se non lo avete ancora fatto, godetevi in tranquillità questa lettura.

Wynette, Texas
0.5 Glitter Baby
   1. UN FIORE NELLA POLVERE
   2. Lady Be Good
   3. First Lady
3.5  My Secret Service Valentine
   4. COSA HO FATTO PER AMORE (acquisto)
   5. UNA SCELTA IMPOSSIBILE (acquisto)
   6. LA GRANDE FUGA (acquisto)
Per Georgie York, un tempo la protagonista di una delle sitcom preferite dagli americani, è proprio un periodo no. La sua carriera cinematografica è in stallo e dover badare a suo padre la sta facendo letteralmente impazzire. Per di più, suo marito l’ha appena lasciata... Un bel danno d’immagine per una delle attrici più amate dal grande pubblico. In un momento del genere, andare a Las Vegas e imbattersi nel suo ex collega, il detestabile ma fascinoso Bramwell Shepard, sarebbe stata per chiunque la peggiore delle soluzioni. Ma Georgie non è una donna come le altre, la sua vita è uno straordinario e inestricabile groviglio di guai. Quando ai suoi però si aggiungono quelli di Bramwell Shepard, la situazione diventa a dir poco esplosiva, perché i destini dei due ex rivali sono più legati di quanto loro stessi avessero mai sospettato. Dalla penna di una delle grandi maestre del romance internazionale, intrighi amorosi, vanità, ripicche e gelosie, per una commedia romantica indimenticabile, raccontata con la giusta dose di ironia e sensualità, sullo sfondo della città più pazza e trasgressiva d’America.
Siamo a Hollywood e Georgie è un'attrice, ma è soprattutto una moglie che è stata appena lasciata, una donna che vorrebbe solo poter soffrire in silenzio in un momento delicato come questo. Ma non può, perché lei è Georgie York, la ragazza d'America, famosa fin da ragazzina, e tutto ciò che la riguarda è sulla bocca di tutti. Soprattutto dopo che il marito, attore pure lui, l'ha lasciata perché si è scoperto innamorato perso di una sua collega, bellissima, bravissima e sempre in prima linea quando si tratta di missioni umanitarie. [Tutti i riferimenti al più famoso triangolo del mondo del cinema, almeno degli ultimi anni, NON sono puramente casuali.] I paparazzi bramano una sua foto in lacrime o una sua qualunque reazione alle ultime notizie di gossip, sono sempre in agguato e lei non può permettersi di non farsi vedere al meglio, sorridente, felice, serena, ma non è così semplice recitare così bene fuori dal set. E se la sua vita privata va di male in peggio, almeno quella pubblica deve essere sotto il suo controllo, purtroppo, però, ogni suo tentativo sembra fallire miseramente.


E poi c'è Bramwell Shepard, il suo più grande nemico, nonché collega nella sitcom che li ha resi famosi quando erano due ragazzini. Bram era la sua cotta, ma è diventato ben presto il ragazzo, e poi l'uomo, da evitare. E questo è proprio il periodo peggiore in cui riapparire nella vita della povera Georgie. Ma, quando entrambi si ritrovano a Las Vegas, quella che poteva essere una tragedia si trasforma nell'occasione che la donna aspettava. Bram non è certo la persona che avrebbe scelto, ma, com'è che si dice? "Se la vita ti dà dei limoni, fatti una limonata." Ed è proprio ciò che Georgie fa, ovviamente sostituendo i limoni e la limonata con Bram. Letteralmente. Del resto sono due attori, quanto sarà difficile fingere e recitare anche nella vita vera? Ma, lo sappiamo tutti bene, il passo dall'odio, e dalla finzione, all'amore è molto breve. 
"C'è un confine molto sottile tra odiare qualcuno e trovare la passione più travolgente della tua vita."
Grazie al personaggio di Georgie la SEP ci mostra quanto la vita di una star, di una persona famosa, sia sì bella, fatta di vestiti costosi, lusso, riconoscimenti, come possiamo facilmente immaginare e invidiare. Ma sottolinea anche l'aspetto negativo, il risvolto della medaglia. Essere un personaggio pubblico significa anche non poter avere una vita che sia realmente privata, mai. Non c'è dolore che può essere tenuto nascosto, è necessario pensare più a come si appare che a quello che si è o che si sente, anche il minimo gesto deve essere studiato prima, senza la possibilità di agire d'impulso una volta tanto. Ma soprattutto c'è la persona che scompare dietro il personaggio. Georgie resterà sempre la giovane Scoot agli occhi di tutti e, se da un lato deve molto a quel ruolo, dall'altro vorrebbe anche avere la possibilità di dimostrare di non essere solo quello.
"Dovrai aiutarmi, Georgie. Non ho mai amato nessuno in vita mia." "Neanche te stesso" disse lei con dolcezza. "Non c'è mai stato molto da amare. Finché tu non hai iniziato a farlo." 
Bram, invece, è il classico attore un po' "diva", di quelli che pensano che tutto gli sia dovuto, arrogante, sicuro di sé. Da ragazzo era quello che combinava guai, ora non riesce a scrollarsi di dosso quella fama. Nessuno, soprattutto Georgie, ha una bella opinione di lui, né come attore, né come persona, ma a Bram sembra andare bene così e non fa poi molto per dimostrare il contrario, anzi. Però, leggendo, si capisce ben presto che c'è dell'altro, che non è poi così pessimo come lo dipingono o come lascia credere. C'è della bontà in lui, della dolcezza, anche del romanticismo, ma principalmente tanta passione, nel letto e fuori. 
"Fa' almeno finta di essere una persona decente." "Non sono un attore così bravo."
Per quanto mi riguarda è stata una storia che ci ha messo qualche capitolo in più a prendermi del tutto, ma che alla fine mi ha lasciata con un enorme sorriso sulle labbra. La conclusione è stata il giusto lieto fine, un perfetto equilibrio tra ironia, sensualità e romanticismo. Mix che è tipico della Phillips e che, secondo me, è il suo punto di forza. L'epilogo, poi, è un momento perfetto, ci fa ridere ancora una volta, ci lascia con gli occhi a cuoricino e ci rassicura sulle coppie secondarie sulle quali abbiamo fantasticato e per le quali abbiamo tifato per tutta la lettura. La narrazione è in terza persona, ma così facendo l'autrice ci permette di essere a stretto contatto con tutti i personaggi e di non perderci nulla ed è una cosa che ho apprezzato molto, anche se generalmente sono un'amante della prima persona. Insomma, la SEP è sempre una garanzia e ogni volta mi viene voglia di recuperare tutto quello che di suo non ho ancora letto!

Al prossimo libro!
Veronica


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