sabato 21 ottobre 2017

RECENSIONE: Quello giusto per me di Natasha Madison


Buonasera!
Non so se lo sapete, ma io amo gli sport romance! Non che io sia una grande sportiva, ma mi è sempre piaciuto guardare lo sport, in tv o dal vivo, e da un po' ho scoperto che adoro anche leggerlo! Per questo motivo ho sentito il richiamo di Quello giusto per me (ok, lo ammetto, anche un po' per la cover), il romanzo di Natasha Madison, uscito il 22 settembre per Quixote Edizioni. L'hockey, poi, ultimamente mi ha dato molte soddisfazioni nei libri, quindi non potevo proprio lasciarmelo sfuggire. Ma credo che ciò che più mi ha convinto, e che più mi spinge a consigliarlo, è che sia uno sport romance più adulto di quello del college a cui siamo abituati e che, per questo motivo, tratti anche tematiche più mature e più "reali" della brava ragazza innocente che si innamora del popolare sportivo donnaiolo.
Il momento in cui tutto è cambiato non è stato un fuoco d’artificio, bensì un incubo. Ho beccato mio marito, il mio fidanzato del liceo, il padre dei miei figli, coinvolto in una sordida relazione. È stato in quel momento che ho deciso di rinunciare agli uomini e all’amore. 
Non ho però tenuto conto del ragazzo d’oro dell’NHL, il bellissimo e arrogante Cooper Stone, che ha sconvolto la mia vita e il mio lavoro da cima a fondo.
I miei figli sono l’unica ragione per la quale mi sveglio al mattino.
L’hockey è la ragione di vita di Cooper.
Arriviamo da mondi e luoghi diversi, ma quando i nostri cuori si sono scontrati, qualcosa di totalmente sbagliato si è trasformato nella cosa giusta. Lui è quello giusto per me.
Parker è una donna che si è costruita una famiglia con il suo amore del liceo, ha due figli che ama più della sua vita e crede di essere felice. Almeno fino al momento in cui tutto crolla, quando scopre il tradimento del marito. Lì si rende conto di quanto negli anni si sia sacrificata per lui, a quante cose abbia rinunciato. Non rinnega l'affetto sincero che c'è stato, anche perché quell'uomo le ha dato Matthew e Allison, ma con questa consapevolezza, e soprattutto per il bene dei bambini, trova la forza di reagire. Ha sofferto molto, e ancora soffre, è delusa dalla fine del matrimonio, ma, nonostante tutto, è una donna con gli attributi, che si è rimboccata le maniche e che ha ripreso in mano la sua vita. È una mamma di successo, ma anche una donna realizzata dal punto di vista professionale con tutte le soddisfazioni che la pista di pattinaggio che gestisce le regala. Le manca solo un uomo al suo fianco per realizzarsi anche a livello sentimentale, ma gli uomini sono tutti uguali e lei non si fida più, soprattutto non per qualcosa di serio. 

Io voglio conoscerti, sapere tutto di te, tutto su di te. Cosa ti fa sorridere, cosa ti rende triste, le tue parole, le tue speranze, i tuoi sogni. Io voglio tutto. E voglio che tu lo dia a me.
Ma Parker non aveva fatto i conti con Cooper Stone, con la sua determinazione, il suo fascino, il suo carisma e, ovviamente, la sua bellezza. Lui è un campione di hockey che deve tornare ad allenarsi dopo un infortunio... e sarà proprio Parker ad occuparsene. Strafottente e pieno di sé all'inizio, ma capace di mostrarsi anche molto dolce, comprensivo e paziente poi. Il loro rapporto inizia tra frecciatine, pretese e ripicche, ma la relazione cliente-allenatore diventa ben presto più "accesa" e calda, nonostante il freddo del ghiaccio che li circonda. Lui la vuole, non ne fa mistero e non cerca di nascondere quello che prova, che sia attrazione, desiderio o qualcosa di più. Lei, al contrario, non è così propensa a lasciarsi andare perché non può pensare solo per sé, le due persone più importanti della sua vita dipendono da lei e il loro bene e la loro sicurezza vengono sempre al primo posto. Far entrare un uomo nella sua vita significa farlo entrare anche nella loro e, in caso dovesse andare male, non sarebbe la sola a rimanere con il cuore spezzato. E poi lui è un uomo bello, giovane, famoso, potrebbe avere chiunque. Anche se Cooper è esattamente ciò che le serve per sentirsi ancora una donna bella e desiderabile, i suoi cinque anni in più pesano, così come le pesa il fatto di essere già una mamma, con tutte le insicurezze fisiche che ne derivano.
"Vuoi baciare la mia mamma?" "Be' sì, mi piace baciarla, però mi piace anche stringerla e abbracciarla. Più di tutto, però, mi piace farla sorridere. Voglio renderla felice come quando è con voi."
Mi è piaciuta Parker, con la sua forza e la sua fragilità, con le sue insicurezze e il suo coraggio. Dire che mi sia piaciuto Cooper non rende neanche minimamente l'idea, però. L'ho trovato adorabile e virile allo stesso tempo, un po' uomo di Neanderthal e un po' roccia a cui aggrapparsi. Non so se mi sia sembrato più sexy per le sue, indiscutibili, doti amatorie o per la dolcezza con la piccola Allison e la capacità di mostrarsi sia padre che amico con Matthew. Fatto sta che l'ho trovato sexy, e non poco. Ma soprattutto mi sono piaciuti insieme e come famiglia. Ho adorato tutte le scene con loro quattro insieme e ne avrei lette volentieri di più, magari a discapito di alcune delle scene di sesso. Di queste ultime, infatti, il romanzo è pieno, anche se sono sempre molto piacevoli da leggere, intense e spinte, ma mai volgari o eccessive. 
"Sei fuori di testa? Quell'uomo è un mio nuovo cliente. Sei arrivato e mi hai praticamente pisciato sulla gamba per fargli capire che non sono disponibile." "Ottimo, sono contento che si sia capito il mio intento." 
In tutto ciò ha funzionato benissimo il tema dello sport che, per una volta, non coinvolge solo uno dei protagonisti, ma è anzi il collante che li lega perfettamente entrambi. E questo è sicuramente uno degli aspetti che ho apprezzato di più. L'hockey è passione e vita per tutti e due, è il motivo che li ha fatti incontrare ed è, allo stesso tempo, fonte di gioie e di dolori, di unione e di distacco. Ho avuto, infine, la sensazione di aver accompagnato Cooper e Parker per tutta la vita, non solo per un breve periodo. Nonostante dall'inizio alla fine del libro, epilogo a parte, non passi poi così tanto tempo, l'autrice è stata brava a raccontarci e mostrarci praticamente ogni aspetto della loro storia d'amore, ma senza mai risultare frettolosa. Per quanto non sia facile lasciar andare Mr Stone, questo è uno dei pochi casi in cui si arriva alla conclusione senza l'amaro in bocca, senza quella brutta sensazione che ci siano ancora cose che non sono state dette. 
A questo punto non saprei che altro aggiungere, se non consigliarvi di leggere questo romanzo, se ancora non l'avete fatto. Quello giusto per me è divertente, sexy, romantico, passionale, coinvolgente, commovente... serve altro?

Al prossimo libro!
Veronica

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