giovedì 26 aprile 2018

REVIEW PARTY: Un romantico matrimonio a Parigi di Charlotte Nash


Buongiorno! 
Se non fate il ponte e non avete potuto approfittare di questo periodo per fare un bel viaggetto, non temete, ci penso io a farvi volare da un continente all'altro. Con Un romantico matrimonio a Parigi, uscito oggi per la Newton Compton, vi porto prima in Australia da Rachael, la nostra protagonista, per poi trascorrere una settimana con lei nell'incantevole capitale francese. Se poi un viaggio solo non vi basta, sono tanti i blog che oggi, in occasione del Review Party dedicato al libro di Charlotte Nash, sapranno farvi girare tra le pagine e i luoghi di questo contemporary romance.

Un viaggio alla scoperta dell'amore
Dieci anni fa Rachael non ha lottato per l’amore della sua vita, e adesso lui sta per sposare un’altra. Quando Rachael West riceve lo sfarzoso invito al matrimonio di Matthew e Bonnie, in cuor suo sa che non dovrebbe accettare. È ancora sconvolta per la morte di sua madre e, come se non bastasse, Matthew è l’uomo che le ha spezzato il cuore dieci anni prima, quando lei ha deciso di restare nella casa in campagna per prendersi cura della famiglia invece di seguirlo a Sydney e realizzare insieme i loro sogni. Assistere al suo matrimonio con un’altra significherebbe solo farsi altro male, eppure… L’invito è per una settimana a Parigi tutto compreso: hotel di lusso, visite guidate e biglietti aerei. Rachael non è mai uscita dall’Australia e Parigi è il suo sogno… Anche la famiglia e gli amici la spingono a cogliere l’occasione per cambiare aria e chiudere con il passato. E così Rachael parte per la città dell’amore, che con la sua magia è persino in grado di farle dimenticare il motivo per cui si trova lì… Fino a quando incontra gli occhi di Matthew dopo così tanto tempo. Ma è giusto infrangere la felicità di un’altra donna per seguire il proprio cuore? Di sicuro, dopo questa settimana, niente sarà più come prima.
Una storia toccante e romantica
È sempre giusto seguire il proprio cuore?

Immaginate di ricevere l'invito al matrimonio del vostro ex dopo dieci anni che vi siete lasciati e che non lo vedete. Ex che, però, non avete ancora dimenticato. Ex che è rimasto il vostro unico e grande amore. Ex con cui siete state insieme due anni, da ragazzi; ex con cui avevate sogni e progetti; ex che vi ha spezzato il cuore, lasciandovi. Vi chiedereste sicuramente il perché di questo invito, dal momento che voi vivete ancora nel paesino in cui siete nati e lui ha una vita di successo nella grande Sydney. Sarà semplice cortesia? Soltanto un nome in più nella lista per pareggiare il numero di invitati della sposa? Una cattiveria per dimostrare quanto sia soddisfatto della sua vita? Oppure c'è dell'altro, il desiderio di rivedervi, magari... E voi cosa fareste, se vi trovaste in questa situazione? Accettereste per educazione, per dimostrare che anche voi siete andate avanti, perché comunque questa persona è stata una parte importante della vostra vita e siete contente di vederla felice o perché, nel profondo, sperate che ritrovandovi faccia a faccia possa realizzare di aver sbagliato e cambiare idea? Oppure non accettereste proprio l'invito perché sarebbe come riaprire una ferita e buttarci sopra del sale?

Ecco, questa è esattamente la situazione in cui si trova Rachael dopo aver ricevuto l'invito alle nozze di Matthew, il suo Matthew. La sfortuna vuole che questo invito arrivi proprio nel momento peggiore della sua vita, quando ha appena perso la madre. Una madre alla quale era legatissima e che, in un certo senso, ha avuto un ruolo proprio nella vecchia rottura con Matthew. I due ragazzi, infatti, si amavano e progettavano di diventare medico lui e giornalista lei, solo che Rachael, per prendersi cura della madre malata e per portare avanti la fattoria di famiglia, ha messo da parte tutti i propri sogni. Per dieci lunghi anni è come se la sua vita si fosse fermata e ora, a 28 anni, si trova senza prospettive, senza progetti e senza qualcuno al proprio fianco. Forse, però, questo invito è arrivato in realtà al momento giusto, perché le fornisce un'occasione per prendersi una pausa da tutto, per ricominciare, per scoprire cosa il mondo ha da offrirle. Ah, non vi ho detto che l'invito al matrimonio consiste in una settimana a Parigi in un hotel di lusso, tutto pagato? Beh, chi non avrebbe accettato a questo punto?! Ed è così che Rachael, che non si è mai allontanata dal suo paesino, si ritrova a prendere un aereo per l'altra parte del mondo, senza sapere se sarà la decisione migliore o peggiore che abbia mai preso.

Una volta arrivata e superati le prime difficoltà e i primi ripensamenti, le cose sembrano andare per il meglio. Parigi è bellissima e ogni angolo nasconde qualcosa da scoprire. I vestiti che indossa, creati da lei, hanno un incredibile successo e Rachael, per la prima volta da tanto tempo, si sente bella. Ma non solo, incontra persone che le fanno credere ancora in quei sogni che aveva chiuso in un cassetto e che gliene fanno scoprire di nuovi. Le si aprono porte che non poteva neanche immaginare, possibilità per credere in un nuovo futuro e, perché no, anche in un nuovo amore. Poi, però, com'era inevitabile, si trova faccia a faccia con Matthew e tutto crolla. La sicurezza ritrovata, le nuove speranze, tutto. Forse, alla fine, dieci anni non sono stati sufficienti per dimenticarlo. Lui sta per sposarsi con un'altra donna e, anche se le lancia messaggi ambigui, Rachael non può fare questo a Bonnie, che l'ha accolta come se fosse una cara amica. Però rivederlo, averlo vicino, la riporta a dieci anni prima, a quando erano inseparabili, a quando erano loro due ad amarsi, come se non si fossero mai lasciati. Quindi, cosa farà? Sceglierà la propria felicità a dispetto di tutto e tutti? Sceglierà di tornare dal suo vecchio amore mai dimenticato o si tufferà in una nuova avventura, una nuova storia e, magari, un nuovo amore? Oppure sceglierà semplicemente se stessa?


Il viaggio a Parigi, che si prende quasi tutto il romanzo, rappresenta un po' il viaggio di Rachael alla riscoperta di se stessa. Non rimpiange di essere stata per tutto questo tempo accanto alla madre, affatto, ma sente comunque di aver messo in pausa la propria vita e ora deve riprendere da dove l'ha interrotta, ma con dieci anni di responsabilità e consapevolezze in più. Tra le strade di questa città impara a credere di nuovo in se stessa, si permette di sognare e capisce molte cose. Possiamo vederlo un po' come un romanzo di formazione, anche se concentrato in pochissimo tempo, più che un vero romanzo d'amore. Anche se l'amore, visto sotto molte forme diverse, ricopre un ruolo fondamentale. Un romantico matrimonio a Parigi affronta sicuramente il tema della perdita, ma anche della riscoperta, di sé e degli altri. Sviscera e ci mostra ogni tipo di relazione, da quella sentimentale a quella d'amicizia, da quella tra genitori e figli a quella tra sorelle.


Le descrizioni costituiscono senza dubbio una parte importante del romanzo, ma sono però, a mio avviso, un'arma a doppio taglio. Da un lato ci sono le descrizioni di Parigi che incantano e danno l'idea di essere proprio lì, insieme a Rachael alla scoperta di ogni scorcio della città. Dall'altro ce ne sono anche di superflue, su dettagli poco influenti, che rendono la lettura più lenta e pesante. Se desiderate un grande coinvolgimento emotivo o un'azione incalzante, non li troverete in questa storia. Secondo me è uno di quei libri che si godono di più se letti con calma, senza fretta, e che non vi fanno fare maratone di lettura per finirli al più presto. Ci sono parti che sicuramente incuriosiscono più di altre e si è abbastanza coinvolti da voler sapere chi o cosa sceglierà alla fine Rachael, ma non è quel tipo di romanzo che tiene incollati alla pagine dall'inizio alla fine, ecco. È tutto molto tranquillo, delicato, quasi distaccato, è una storia che ci viene raccontata (complice anche la terza persona) e che noi vediamo ma non viviamo, come se fossimo in disparte e non al centro della scena. È comunque scritto molto bene, in modo fine e pulito, semplice ma non banale. 

Leggendo mi sono chiesta più volte come sarebbe potuto finire e per alcune cose sono anche rimasta sorpresa. A mente fredda posso dire che c'è stata la giusta conclusione alla storia e al percorso di Rachael, anche se un po' mi è rimasto l'amaro in bocca per alcune scelte, soprattutto per lo sviluppo di certe situazioni. Non sono rimasta invece sorpresa per le dinamiche di alcuni personaggi secondari, perché avevo già previsto diversi "colpi di scena", ma, nonostante questo, l'autrice è riuscita a rendere interessanti anche le loro storie. Insomma, se volete staccare per un attimo dalle letture al cardiopalma o se volete una storia di crescita, con i dolori e le gioie del caso, allora potete provare con questa.

Al prossimo libro!
Veronica

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