Buongiorno! Iniziamo la giornata e la settimana con la recensione di un breve e delicato romanzo self. Cristiano Pedrini, tra gli altri, ha scritto La teoria del pettirosso, un M/M contemporaneo che ruota intorno alla teoria secondo la quale quando decidiamo di proteggere qualcuno o qualcosa diventa poi molto difficile lasciarlo andare, anche se ormai pronto a spiccare il volo. Vale per il pettirosso, ma vale anche per le persone. Se la persona è quella giusta, però, forse possiamo anche non lasciarla veramente andare via.
Trama
Nathan è un giovane senzatetto. Ross è il direttore di una grande biblioteca che ama con tutto se stesso.Quando le loro strade s'incroceranno, Nathan sarà accusato di furto e Ross immediatamente attratto dalla vulnerabilità del ragazzo lo prenderà sotto la sua ala protettrice. Sentimenti nuovi e dolcissimi li sconvolgeranno entrambi come se fossero fatti di musica, una melodia simile a quella del violino che Nathan ama suonare, un ricordo, un prezioso cimelio del suo oscuro passato.Perché questo ragazzo nasconde qualcosa, un terribile segreto che rischierà di allontanare i loro cuori che ormai si stanno avvicinando sempre di più. Potrà l'amore redimere ogni errore? E potrà il destino ricongiungere quello che ha separato sanando antiche ferite?
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Recensione
Nathan non ha un posto dove stare e la biblioteca gli sembra il luogo perfetto in cui rimanere un po' al caldo, sfogliare libri e confrontare CD. Perché non ha più niente, ma dal suo violino e dalla sua musica non si separa mai. Si sa però che, in certe situazioni, i pregiudizi hanno sempre la meglio sul buonsenso e quindi il ragazzo viene preso per un ladro, visto come si presenta. Solo Ross, il direttore della biblioteca, vede il ragazzo oltre i vestiti rovinati e la strafottenza che usa come difesa e gli offre tutto ciò di cui ha bisogno.
Ross non capisce perché senta la necessità di aiutare questo sconosciuto, ma non si pone troppe domande, lo fa e basta. Nathan, invece, non è abituato alla generosità delle persone e, tantomeno, a stare così a cuore a qualcuno, quindi non riesce proprio a non pensare a cosa l'uomo potrebbe volere in cambio. E, quando tra loro nasce qualcosa più di una semplice amicizia o dell'affetto tra padre e figlio, considerata la differenza di età, non sarà facile lasciarsi andare e non pensare a tutti i se e tutti i ma.
Al prossimo libro!
Veronica
Ross non capisce perché senta la necessità di aiutare questo sconosciuto, ma non si pone troppe domande, lo fa e basta. Nathan, invece, non è abituato alla generosità delle persone e, tantomeno, a stare così a cuore a qualcuno, quindi non riesce proprio a non pensare a cosa l'uomo potrebbe volere in cambio. E, quando tra loro nasce qualcosa più di una semplice amicizia o dell'affetto tra padre e figlio, considerata la differenza di età, non sarà facile lasciarsi andare e non pensare a tutti i se e tutti i ma.
"Una persona non può pensare di salvare il mondo da solo. Può però cercare di renderlo migliore, scegliendo di aiutare chi trova sulla sua strada."Ross è un uomo che ha tanto amore da dare. Lo dimostra nel suo lavoro, con i suoi dipendenti e, in particolare, con il giovane uomo. Nathan è un ragazzo che ha un disperato bisogno di trovare il suo posto, letteralmente e non, e di essere amato. Ma prima deve convincersi di meritare questo amore. Prima di poter anche solo pensare al futuro deve liberarsi degli scheletri del passato.
Quella notte la biblioteca possedeva un tesoro in più, un piccolo testardo dal pessimo carattere, che non voleva più abbandonare i pensieri di Ross.Per ora ho letto solo questo romanzo di Cristiano, ma in La teoria del pettirosso dimostra molta dolcezza e delicatezza, pur presentando una situazione molto difficile. La storia è scritta bene, in un modo che contribuisce a trasmettere queste sensazioni. Nonostante sia un romanzo breve, non ho notato né troppa velocità né la mancanza di qualche passaggio, quindi è una storia che potete godervi in poco tempo, ma senza rimanere con l'amaro in bocca. Penso anche sia la lettura perfetta per questo periodo, quella da fare con una copertina sulle gambe e una bella tazza di cioccolata calda in mano.
Al prossimo libro!
Veronica
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