lunedì 5 settembre 2016

RECENSIONE: I still love you di Cristina Chiperi


Buongiorno! La giovanissima Cristina Chiperi, dopo il grande successo ottenuto con la serie My dilemma is you, torna con un nuovo romanzo, questa volta autoconclusivo, pubblicato sempre da Leggereditore con il titolo I still love you (mentre su Wattpad, dove ha visto la luce, era conosciuto come The nicest thing).

Trama
Con tutti i ragazzi di cui si sarebbe potuta innamorare, Lucy Sanders ha perso la testa per Dylan, il suo migliore amico. E il sentimento che prova è così forte da toglierle il sonno, da mozzarle il respiro se lui la sfiora, da farle chiedere in continuazione: “Cosa succederebbe se lui sapesse la verità?” Sì, perché per paura di perderlo, Lucy non ha ancora trovato il coraggio di dichiararsi, e adesso che è all'ultimo anno dell’high school ha deciso che è arrivato il momento di scoprire se i suoi sentimenti sono corrisposti oppure no. Ma più Lucy cerca di capirci qualcosa, più tutto le sembra complicato. A volte ha l’impressione che Dylan contraccambi, salvo poi essere assalita dai dubbi quando vede che l’amico ha occhi solo per Caroline... E come potrebbe essere altrimenti, visto che Caroline è praticamente perfetta? A confondere le acque ci si mette anche Daniel: trasferitosi da poco in città, dapprima sembra voler aiutare Lucy nel suo intento, ma poi fa esattamente il contrario... Perché? Lucy non ha il tempo di porsi troppe domande, impegnata com'è a cercare risposte dentro lo sguardo di Dylan...

Parliamo sempre di uno young adult, i protagonisti infatti sono all'ultimo anno della high school. La storia, quindi, parla ed è rivolta agli adolescenti, ma anche a chi, come me, adolescente non lo è più, ma continua ad apprezzare le storie dei primi amori nati tra i banchi di scuola. I brevi capitoli e lo stile semplice e giovanile dell'autrice rendono il romanzo piacevole e scorrevole. 
A differenza di My dilemma is you, dove ne capitava una dopo l'altra e, appena si aveva una risposta, nascevano altre mille domande, questa storia è più semplice e lineare e, devo dire, mi è piaciuta di più.
Avete presente quando una mattina, all'improvviso, senza una ragione apparente, vi svegliate con un'incredibile voglia di alzarvi, uscire, andare a scuola, studiare, incontrare gli amici... di vivere, insomma, la vostra vita a pieno, godendo ogni attimo, anche il più insignificante? Ecco, io no.
Lo si può definire il romanzo della friendzone, che tanto va di moda in questo periodo. Lucy è innamorata da sempre del suo migliore amico Dylan (che prende il nome dall'attore Dylan O'Brien, la storia infatti nasce come fan fiction ispirata all'attore e ad altri membri del cast della serie tv Teen Wolf), ma ha paura di confessare il suo amore e perdere la sua amicizia. Se ne sono accorti anche i muri, tranne il diretto interessato, che, anzi, chiede aiuto all'amica per conquistare la ragazza per cui ha una cotta. Insomma, è impossibile non provare pena per la poveretta. A dare una scossa alla situazione, arriva Daniel, nuovo studente della scuola che fa subito amicizia con Lucy e l'aiuta a far ingelosire Dylan. Ma, si sa, fingendo fingendo, si finisce per fare sul serio. Chi scegliere dunque? Il ragazzo di cui è innamorata da anni che pare però notarla solo ora che ha un'altra persona accanto, o il ragazzo che per primo le ha dimostrato che può superare questo amore non corrisposto?
"Amo quel sorriso" "E' solo merito tuo"
Io ho una preferenza per Daniel (sì, per una volta tifo per "l'altro"), che ho trovato divertente, premuroso, dolce. Mentre Dylan, per quanto molto apprezzabile per certi aspetti, mi è sembrato il classico bambino che vuole il giochino solo quando lo prende qualcun altro. 
"Io continuo a non capirti. Mi spieghi cosa ti ha fatto? Lo odi senza motivo. E comunque..." Non riuscii a finire la frase perché lui parlò, e ciò che mi disse mi lasciò a bocca aperta. "Ti ha portato via da me."
Il finale per me è un "ni". Da una parte l'autrice mi ha piacevolmente sorpresa per come ha deciso di far terminare la storia. Ha fatto, secondo me, una scelta non banale, ma più corretta e credibile. Però, dall'altra parte, mi ha lasciata con l'amaro in bocca. Mi sembra sia nel suo stile fare finali così, un po' troppo sbrigativi e che, pur dando una conclusione, non soddisfano al 100% perché ci si aspetta qualcosa in più.

Non pretendete grandi temi e riflessioni, ma una storia leggera adatta a staccare un po' dalla vita di tutti i giorni. Considerando la giovanissima età di Cristina, e i traguardi che ha già raggiunto, sono certa avrà una lunga strada davanti.

Al prossimo libro!
Veronica

2 commenti:

  1. Bella recensione,la pensiamo esattamente allo stesso modo, soprattutto per il fatto di consigliare questo libro per staccare un pò dalla routine.
    Lettura molto piacevole, finale a "sorpresa" :)

    Eleonora C
    LA BIBLIOTECA DELLA ELE

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    1. Grazie <3
      Già, il finale mi era piaciuto molto e non era per niente scontato!

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