lunedì 24 ottobre 2016

RECENSIONE: 9 Novembre di Colleen Hoover


Buongiorno! Il 20 Ottobre è stato pubblicato dalla Leggereditore un altro piccolo grande capolavoro della nostra amatissima Colleen Hoover. Questa autrice non necessita certo di presentazioni, si è fatta conoscere e amare per le sue storie sempre, fin troppo, coinvolgenti ed emozionanti... e 9 Novembre non è certo stato da meno. Un new adult autoconclusivo che ci racconta la storia di Ben e Fallon che, conosciutisi a 18 anni il 9 Novembre, si danno appuntamento sempre per la stessa data, ogni anno.

Trama
È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.

La mia storia con questo libro inizia parecchi mesi fa dopo aver letto Forse un giorno (altro capolavoro della Hoover) e aver scoperto quel genio che è Griffin Peterson, autore delle canzoni che si trovano nel romanzo e che ci hanno permesso di amarlo ancora di più, dandoci la possibilità non solo di leggerle, ma anche di ascoltarle, rendendo tutto più reale. Per fortuna questa collaborazione non si è limitata a questo, Peterson ci ha regalato altre due stupende canzoni collegate ad altrettanti romanzi: Ugly Love (dai noi L'incastro (im)perfetto) e, appunto, November 9. Questo autore ha la fantastica capacità di mettere in musica tutte le emozioni che le storie regalano, riassumendo in poche, perfette, parole un romanzo intero. Le mie aspettative per 9 Novembre erano quindi altissime, avendo amato la canzone ed essendomi fatta già parecchi film grazie al testo. Non che dubitassi delle capacità della Hoover, ma temevo di aver fantasticato un po' troppo. Ovviamente queste paure erano completamente infondate, il romanzo, se possibile, è stato ancora più bello di quanto mi aspettassi. Anzi, è sorto anche un piccolo problema: avevo già in programma di fare un tatuaggio con una frase della canzone (tanto per farvi capire quanto poco mi abbia colpita), ora vorrei tatuarmi praticamente tutto il romanzo... non si può, vero?
"Perché è facile innamorarsi, Ben. La parte più difficile arriva quando vuoi uscirne."
Se devo essere sincera, mi trovo un po' in difficoltà a scrivere questa recensione. Pur avendolo terminato da qualche giorno, sono ancora, completamente, sotto "effetto Hoover" e temo che diventerà un lunghissimo elogio a questa bellissima storia e a questa grandissima autrice. Vi prometto di impegnarmi a scrivere qualcosa che abbia senso, ma considerate che nella mia testa è tutto un superlativo assoluto. Il problema di questo romanzo è che non puoi staccarti fino all'ultima pagina, non importa che tu abbia cose come dormire o mangiare da fare, ma allo stesso tempo vorresti andare piano per non finirlo troppo presto. C'è poi il problema che, una volta terminato, la voglia di rileggere subito sia questo che tutti i suoi romanzi precedenti è molto molto forte. Colleen ha questa incredibile capacità di farti entrare del tutto nella storia, non importa quali argomenti siano trattati, sono convinta che sarebbe in grado di emozionarmi anche se dovesse scrivere un manuale di diritto commerciale.
"Non voglio essere il tuo primo, Fallon. Voglio essere il tuo ultimo."
Fallon, nonostante sia molto giovane, è già un'attrice televisiva conosciuta, ma, dopo un'incidente, ha visto la sua carriera bloccarsi per via delle cicatrici che hanno deturpato il suo corpo. Per questo è decisa a trasferirsi a New York per tentare la strada di Broadway, pur avendo il padre completamente contro. Ben è un aspirante scrittore, che non dubita nemmeno un secondo prima di correre in difesa della povera ragazza. Sono bastate le prime due parole di Ben per farmelo amare. L'autrice ha creato un altro gran bel personaggio maschile, intelligente, divertente, romantico, ironico, dolce e sexy. E' molto carina tutta la scena del finto-fidanzato, ma mi piace soprattutto quando convince Fallon, con le parole e con i gesti, che non si deve vergognare, non deve nascondere il suo corpo, ma deve invece vedere le sue cicatrici come la dimostrazione del fatto che è sopravvissuta, un ricordo della sua forza.
"Quando trovi l'amore, lo afferri al volo. Ti ci aggrappi con entrambe le mani e fai tutto ciò che puoi per non lasciarlo andare."
Pur essendosi appena conosciuti, l'attrazione e la sintonia tra i due sono molto alte. Il fatto che si siano incontrati proprio il giorno prima della partenza sembra un brutto scherzo del destino, ma l'unica cosa che possono fare è trascorrere tutto il tempo possibile insieme. Per questo decidono che il 9 Novembre diventerà il loro giorno e si danno appuntamento, per i successivi 5 anni. Questa idea è allo stesso tempo romantica e straziante, vivranno le loro vite nell'attesa di quel giorno, con il timore che qualcosa possa essere cambiato o che uno dei due non si presenti, senza avere mai nessun tipo di contatto, ma vivendo intensamente quell'unico giorno all'anno, quel tempo limitato che hanno a disposizione. In tutto il romanzo viene quindi raccontata solo questa giornata nei diversi anni, facendo ogni volta salti temporali di un anno intero, ma senza far sentire la mancanza di qualcosa. Ha perfettamente senso conoscere cosa accade nelle loro vite solo il 9 Novembre, e ci ritroviamo anche noi tristi all'idea di salutarli alla fine del capitolo ed eccitati all'idea di ritrovarli all'inizio di quello successivo.
Già mi terrorizza pensare al momento in cui andrà via, ed è appena arrivata.
L'unica costante nelle loro vite è questa giornata, vivono 364 giorni in attesa del 365°, ma, pur desiderando mandare a monte questo piano e viversi completamente, sanno che è l'unico modo per capire cosa vogliono fare nella vita e, in qualche modo, realizzarsi. Probabilmente è anche questo che rende tanto intenso, puro e invidiabile il loro amore, ma, ragazzi, quanto ci avete fatto soffrire. 
"Non mi importa del libro. Non voglio nemmeno finirlo. M'importa solo di te. Di stare con te ogni singolo giorno. Vederti ogni singolo giorno. Non ho ancora finito di innamorarmi di te."
Vivere questo amore però non è semplice, ci sono difficoltà da affrontare che mettono in crisi la situazione, anche se mai il sentimento... ma, soprattutto, c'è qualcosa che Ben ha sempre tenuto nascosto a Fallon. Non che già così non fosse abbastanza struggente, ma il pensiero continuo che prima o poi dovesse venire fuori questo segreto, è stato il colpo di grazia. 

Però non posso fare finta di niente. Ho elogiato il romanzo, come è giusto che sia, ma anche Colleen Hoover ha un grande difetto. Anzi, tutti i suo libri ce l'hanno: finiscono! No, davvero, come si fa a mettere un punto ad una storia del genere? Come si fa a chiudere con Ben e Fallon? Voi non volete sapere cosa succede il 9 Novembre successivo e tutti i giorni di tutti gli anni a venire? 

Mi pare abbastanza superfluo, a questo punto, dirvi che vi consiglio questo libro. Era, per quanto mi riguarda, il più atteso dell'anno e, ora posso dirlo con tranquillità, probabilmente anche il più bello. E' senza dubbio tra i più belli che abbia mai letto (è curioso il fatto che tutti i libri di questa autrice rientrino in questa categoria). La Hoover è riuscita a scrivere una storia originale (ne difendo anche io l'originalità, come Ben), ironica e divertente, ma con un messaggio e un significato profondo. Strappalacrime, a tratti devastante per quanto si è coinvolti, romantica, ma anche sexy e passionale. Ho amato tutti i riferimenti ai libri e le poesie. Le pagine del libro scritto da Ben sono state tra le più belle e toccanti. E non mancano neanche i colpi di scena che fanno penare, ma che rendono la storia più vera e più bella, facendo disperatamente sperare nel lieto fine. 

Nel suo buio, è in silenzio. 

Nel mio buio, sta gridando.

Io non so veramente come una persona possa rimanere impassibile davanti ad un libro del genere, come uno riesca a non farsi coinvolgere completamente. Sono stata, alternativamente, Fallon e Ben. Sono entrata nel loro mondo, con tutto ciò che ne consegue emotivamente parlando, e non credo di esserne ancora uscita. Non c'è niente da fare, Colleen non ne sbaglia una. Ha creato un'altra magica storia e due personaggi che sono diventati parti importanti per me. E, Ben, come maschio alfa a noi vai benissimo così!

P.S. Nel romanzo sono stati inseriti due personaggi a noi ben noti, chi li ha scovati? Io, sarò sincera, ero talmente presa dalla storia che non ho per niente collegato quei due nomi a quei due personaggi che ho tanto amato. 

Al prossimo libro!
Veronica

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