venerdì 21 aprile 2017

SEGNALAZIONE: Qualcuno come te di Angela G. Di Maio


Buongiorno! Anche oggi ho qualche segnalazione per voi, quindi non dite che vi lascio senza libri da leggere! Scherzi a parte, vi presento Qualcuno come te, il romanzo breve che Angela G. Di Maio ha pubblicato come self. Si tratta di un contemporary romance che ci racconta la storia di Leah e Nathan, delle loro insicurezze e del loro amore. Ma vi lascio alla sinossi e ad un estratto che sapranno incuriosirvi ancora di più. Questo è il link per acquistare l'ebook su Amazon.

Trama
Leah è sola, vive relegata nel suo appartamento, lavora in un grande centro commerciale e svolge un compito particolare: utilizzare la sua profonda sensibilità e le sue capacità intuitive per osservare le persone e raccogliere informazioni sui gusti e le tendenze dei visitatori.
Nathan ha una donna, frequenta molta gente e viaggia, ama immergersi nella natura, lavora con le mani e il legno.
Entrambi, in modi opposti, fuggono da se stessi, entrambi hanno paura dei sentimenti. Il caso o il destino li farà incontrare e innamorare al di là di ogni insicurezza e di ogni autodifesa ma prima di arrendersi l’uno all’altra, dovranno decidere, raccontando le proprie emozioni e turbamenti in una narrazione a due voci, se rimanere legati alle proprie ossessioni o semplicemente seguire l’amore.

Nessun rumore oltre le imposte chiuse, una luce sbiadita suggeriva a malapena che fosse giorno. Incuriosito da quel silenzio Nathan si alzò per sbirciare fuori, non si rivestì ma usò il plaid sul letto per avvolgersi, diretto verso la grande finestra. Fece capolino all'esterno, si girò verso di me e sorrise, splendido e gioioso come chi abbia appena visto qualcosa di spettacolare. Pigramente immersa nel calore lasciato dal suo corpo fino a un attimo prima mi misi a sedere con le ginocchia raccolte a sfiorare il mento e lo guardai: adesso ero curiosa anch'io. Spalancò cautamente le imposte, dal letto intravedevo un paesaggio diverso da quello del giorno prima, balzai dalle lenzuola e corsi nella sua direzione, Nathan aprì lo scialle improvvisato e mi ospitò tra le sue braccia, richiuse il plaid e guardammo fuori.
Prove d'inverno. Una neve sottile come pulviscolo era caduta per gran parte della notte su tutto il bosco, le cime degli alberi più alti ne erano totalmente ricoperte, in basso il verde e il bianco creavano zone discontinue, sembrava che qualcuno da quel foro nel cielo oltre i fusti secolari avesse lanciato miliardi di coriandoli bianchi. Respirammo piano l'aria ferma e rigida inghiottendo il freddo dalle narici, tutto contrastava con il nostro calore custodito sotto la lana soffice e la morbidezza dei nostri corpi nudi.
«Questa vista lascia senza respiro», commentai a bassa voce per non spezzare la quiete che avevo dinanzi.
«Tu, mi lasci davvero senza respiro».
Teneva aderente la mia schiena contro il suo torace a voler fare di noi due un solounico essere. E forse già lo eravamo.

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