Buongiorno!
Questo giorno sembrava non arrivare più, questa era una delle uscite Newton Compton più attese, ma finalmente ci siamo. La trilogia di Mr 703 è giunta alla sua conclusione e io sono felicissima di passare questo giorno con voi, prendendo parte al Review Party di 703 volte tua. Ho aperto il blog più di un anno fa e l'inizio di questa serie è stata una delle mie prime recensioni (e anche una delle più visualizzate e, per questo, vi ringrazio ancora), quindi non potevo certo mancare a questo appuntamento. L.F. Koraline non ha bisogno di presentazioni, così come non ne ha bisogno neanche Damon Blake. Arriviamo quindi subito al dunque, ma lasciatemi fare prima una piccola premessa. Scrivere questa recensione a caldo non è affatto facile, vorrei dire mille cose, ma non voglio comunque che ci siano spoiler. Come potete facilmente immaginare, anche questo terzo capitolo è un susseguirsi di colpi di scena e, pur promettendovi di non anticipare nulla al di fuori della trama, non posso assicurarvi che dalle mie parole non possa emergere qualcosa che potrebbe rovinarvi la lettura. Per questo, personalmente, vi consiglio di godervi prima il terzo e conclusivo libro e poi di leggere anche il mio pensiero. A maggior ragione, chi ancora deve leggere anche i precedenti si tenga alla larga pure dalla trama, già di per sé rivelatrice, e segua l'ordine di uscita dei libri (trattandosi di una storia unica). Detto questo, buona lettura per chi ha deciso di proseguire!
1. 703 RAGIONI PER DIRE SÌ [recensione, acquisto]
2. SUITE 703 [recensione, acquisto]
3. 703 VOLTE TUA [acquisto]
Eden è disposta a dimenticare tutto e a seguire il suo Damon in Mississippi ma, davanti alle porte della Blake Finance Corporation, riceve una sconcertante notizia. Il suo mondo si ferma.
Un brutto incidente, ancora una volta, potrebbe distruggere tutta la sua vita.
L’abbraccio di Sean è il suo unico conforto, l’unico riparo.
Lui le chiede di dimenticare, di ricominciare, ma lei non è pronta ad arrendersi, perché qualcosa la spinge a credere che nulla è come sembra…
Tra rivelazioni inaspettate e scoperte sconcertanti, Eden dovrà scegliere: arrendersi al destino o lottare per la verità?
Da dove partire? Beh, il secondo libro ci ha lasciati nella disperazione ed è nella disperazione che ci ritroviamo. Le cose tra Eden e Damon hanno iniziato a mettersi veramente male. La ragazza ha accettato di tutto, ma scoprire alcuni aspetti del passato di Mr Blake e lo scopo dietro il loro incontro l'ha portata al limite della sopportazione, a voler dire veramente basta per la prima volta. Ed è così che Damon si è trovato costretto a parlarle con il cuore in mano, senza più corazze, senza più maschere. Finalmente è l'amore a parlare per lui, non più l'odio e la rabbia. Ma, quando sembra che le cose stiano andando per il verso giusto, ecco che Koraline ci mette lo zampino con un finale da arresto cardiaco. Questo terzo libro riprende proprio da quel momento, ma ci regala prima un flashforward che ci porta avanti di cinque mesi e ci lascia nella confusione più totale (nella disperazione ci eravamo già).
Io e lui. Yin e Yang. Giorno e notte. Pioggia e sole. Luce e tenebre. Ma, in fondo, cosa sarebbe lo Yin senza lo Yang? E il giorno senza la notte? E la pioggia senza il sereno? E come si potrebbe apprezzare la luce senza aver mai conosciuto le tenebre?
Eden si ritrova sola ancora una volta. E ancora una volta il suo unico conforto è Sean. Lo stesso Sean che, come e più di lei, ha appena perso la sua guida, l'uomo che amava come un fratello, il bambino che lo ha salvato. Tra i due uomini c'è sempre stato uno strano rapporto, un legame difficile da comprendere dall'esterno, ma ben saldo. Entrambi sono sempre stati disposti a qualunque cosa pur di proteggere l'altro e, in modi diversi, lo hanno dimostrato fino a quel momento. Ma Sean è anche il ragazzo che, seguendo gli ordini, è finito per innamorarsi di Eden, di una ragazza che, però, ha definitivamente donato il cuore ad un altro uomo. Per tutti noi che desideriamo il lieto fine per Eden e Damon, è difficile non vederlo come l'antagonista della situazione, ma in realtà è forse la vittima più grande. Sono contenta che in questa conclusione abbia avuto un ruolo ancora più importante rispetto al passato, sono felice di avere avuto l'occasione di conoscerlo meglio e devo ammettere che mi ha fatto molta tenerezza. Sean è un uomo fondamentalmente buono che si è ritrovato parte di un piano di vendetta, ha anche lui le sue cicatrici non visibili, ma profonde, e ha scoperto il suo modo per cancellare o alleviare il dolore. Ma non ha comunque mai perso la capacità di amare. Peccato il suo sia un amore non corrisposto, la sfortuna vuole che l'oggetto del suo desiderio sia una donna che non potrà mai amarlo completamente, che non sarà mai veramente sua.
"Insegnami a dimenticare", chiedo con voce dimessa. "Insegnami a non amarti", replica malinconico.
Ma torniamo ad Eden. Lei è comprensibilmente disperata. Ha cercato in tutti i modi di allontanarsi dall'uomo che le ha causato molto dolore, di non amare chi l'ha riempita di bugie, di dar retta alla testa e non ad un cuore innamorato, ma non ci è mai riuscita. Damon era ormai tutto il suo mondo e il suo mondo in un attimo è crollato. Se possibile ora quell'amore è anche più grande, il dolore provato a causa della sua presenza non è neanche lontanamente paragonabile a quello causato dalla sua assenza, le bugie sono diventate insignificanti e cuore e ragione viaggiano insieme. Ma Eden è la stessa ragazza testarda e determinata che ha saputo, almeno all'inizio, tener testa a Mr Blake e, nonostante le terribili premesse, non ha nessuna intenzione di rinunciare così facilmente al suo uomo. La flebile speranza che non sia tutto come sembra è l'unica cosa che riesce a farla andare avanti, così come lo è Sean che, tenendola per mano, la accompagna nella disperata ricerca di risposte.
La malinconia fa più male del dolore, perché è in grado di consumarti lentamente. È infame la malinconia, perché non ti fa arrabbiare, non ti fa urlare, non ti fa piangere, ma si impossessa di tutti i sentimenti, coprendoli con un pesante velo di oscuri ricordi. Ti ritrovi a sorridere per un ricordo. Ti lasci andare e le labbra si tendono, gli occhi diventano lucidi. È un ricordo, un ricordo dolce, e allora sorridi, ma il sorriso si spegne bruscamente quando ti accordi che è solo malinconia.
E sono le risposte che finalmente abbiamo in questo romanzo. Niente più misteri, niente più bugie, niente più informazioni tenute nascoste. Tutto viene allo scoperto e, sì, qualcosa potrete averlo indovinato, immaginato, previsto, ma anche in questo caso l'autrice riesce a spiazzarci più e più volte. A mantenere il tutto ci sono fondamenta ben costruite e si vede. Questo ultimo capitolo è sicuramente sulla scia dei precedenti, ma allo stesso tempo molto diverso. La prima parte è quasi lenta, ma serve a porre le basi per una seconda che è praticamente tutta azione. Mistero, suspense, sentimenti. Ecco quali sono gli ingredienti principali della ricetta per questa perfetta conclusione. Grazie ai protagonisti leggiamo veramente tutta la gamma delle emozioni e dei sentimenti, li viviamo con loro e con loro lottiamo, scappiamo, speriamo.
Per quanto riguarda lo stile e la scrittura di Koraline mi sono sempre espressa in maniera più che positiva e non posso fare altro che confermare la mia opinione. Mi ha sorpresa ancora una volta grazie ad un piccolo escamotage che ci ha permesso, in un certo senso, di avere qualcosa di cui ho sempre sentito la mancanza: il punto di vista di Damon. Grazie a questo riviviamo alcuni momenti passati, leggiamo pensieri che potevamo solo immaginare e, sicuramente, capiamo di più il suo personaggio e la sua evoluzione. Il terzo è sicuramente il volume che serve a dare a quest'uomo un aspetto più umano. Ci è stato mostrato duro, vendicativo, possessivo, arrabbiato e cattivo, ma in lui c'è anche un uomo giusto e buono con chi merita il suo aiuto, una persona generosa, un bambino ferito che ha subito troppo. Ma soprattutto è un uomo che ama molto più di quanto possa mai pensare di essere capace. Non temete però, Damon Blake non smette mai di essere Damon Blake.
"Mio Dio, Damon Blake. Tu sei tutto ciò che una donna possa desiderare e tutto ciò che una donna non dovrebbe mai avere. Tu sei, e resterai sempre, la mia passione e la mia condanna".
Nel primo libro ho apprezzato il personaggio di Eden, nel secondo l'ho compresa molto meno, nel terzo l'ho amata e odiata allo stesso tempo. Chiaramente non vi dico quale (ma, se avete letto, penso capirete), ma non mi è per niente piaciuta una sua decisione. O, meglio, più che la decisione, in un certo senso motivata, ho disprezzato il suo comportamento. Ma è anche vero che è servito come pretesto per arrivare ad un finale che dire che ho amato è fin troppo poco. Quindi perdoniamole anche questo. La piccola chicca, comunque, è l'epilogo che viene affidato alle parole di un personaggio diverso e che ci lascia una piccola speranza. La conclusione c'è, tranquilli, ma forse la parola fine non è ancora stata scritta? Ma questa è un'altra storia...
Adesso, però, scatenatevi voi con i commenti!
Al prossimo libro!
Veronica
Condivido dalla prima all'ultima ogni parola della tua recensione. Anche io arrabbiatissima con Eden per la sua decisione, però il finale fa perdonare tutto.
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