Buongiorno!
Nuovo giorno, nuovo Review Party! Anche oggi si tratta del terzo e conclusivo romanzo di una serie, ma con storie e personaggi diversi, di un'autrice italiana nata dal self-publishing ed approdata in libreria con la Newton Compton. Ovviamente sto parlando di Adelia Marino che pubblica oggi, per ora solo in ebook, E poi ho trovato te. Questo ultimo volume della The Lovers & Ink Series ci racconta com'è sbocciato l'amore tra Terry, la piercer che lavora insieme a Landon e Tom, ed Eric, il cantante e chitarrista degli Ink Humans e fratellone di Joey. Prima di perdervi tra le mie parole (ancora una volta innamorate), vi ricordo che qualche giorno fa ho intervistato l'autrice per la mia tappa del BlogTour e qui trovate tutte le sue risposte.
The Lovers & Ink Series
1. OGNI GIORNO PER SEMPRE (Haley & Landon) [recensione "Lo leggo perché...", acquisto]
3. E POI HO TROVATO TE (Terry & Eric) [acquisto]
Fervono i preparativi per il matrimonio tra Haley e Landon e presto nascerà la bambina di Joey e Tom. Quattro amici per la pelle legati indissolubilmente anche a Terry ed Eric: Terry Davis lavora al Tattoo, il negozio di tatuaggi e piercing di Tom e Landon a Santa Monica. Eric Harper è il fratello protettivo di Joey con cui è rimasto coinvolto in un brutto incidente d’auto.
Figlia di tossicodipendenti, Terry ha un torbido passato a Detroit che continua a perseguitarla. L’unico modo per evitare di soffrire ancora è seguire alla lettera tre semplici regole: non innamorarsi; non permettere a un ragazzo di addormentarsi nel suo letto; non avere mai bisogno di nessuno. Eric invece è un musicista. Tatuato, capelli ribelli, occhi scuri come il cioccolato. Ogni volta che i suoi occhi incontrano quelli color “mare in tempesta” di Terry lei sa bene che non ne verrà fuori niente di buono…
Riuscirà Terry a resistere all’attrazione che li unisce, che li porterà a fare pazzie e ad avventurarsi negli intricati sentieri dell’amore?
Terry ed Eric. Angelo e Bad Boy. O, meglio, Bad Girl e Angelo. Perché Eric, in realtà, del bad boy ha ben poco, solo l'aspetto: tatuaggi, tanti, anelli, giubbotto di pelle e capelli lunghi e scompigliati. Più che altro vive di rendita grazie al fascino del musicista, perché è il leader di una band. Ma il cuore è quello di un ragazzo buono e generoso, nonché un gran romanticone. Sì, ci piace anche perché è bello e sa di esserlo, perché è il classico ragazzo sicuro di sé che si prende quello che vuole, ma è il suo cuore che ci conquista, il suo essere un fratellone iperprotettivo e un ragazzo che non ha paura di vivere e ammettere i propri sentimenti. È invece Terry ad essere il bad boy la bad girl della situazione. Ha un passato difficile, che la tormenta ancora oggi, che l'ha resa la ragazza forte e tosta che è, ma anche incapace di amare. È circondata da coppie che si amano follemente, ma lei può solo invidiare quel tipo di rapporto, è un qualcosa che lei non avrà mai perché si è imposta delle regole. Niente amore. Niente aver bisogno di qualcuno. Quindi niente sofferenza. Per lei i ragazzi sono solo uno strumento con cui provare piacere fisico, non possono e non devono essere di più. Ma poi arriva Eric...
Non mi ero mai reputata una principessa, una di quelle graziose fanciulle con dei meravigliosi abiti addosso e la coroncina; non ero il tipo di persona che aspettava che il suo principe azzurro le salvasse la vita, mi ero salvata da sola, ma soltanto a metà. Cristo quanto avrei voluto che a salvare il resto di me fosse lui.
I libri di Adelia sono sempre incentrati sulla protagonista donna, anche per la scelta di usare quasi esclusivamente un punto di vista femminile nella narrazione. Le ragazze sono quelle che, in un certo senso, maturano e si sviluppano di più all'interno della storia, sono quelle che hanno un passato da raccontare e un presente da affrontare. Sono quelle che si ritrovano in pericolo e che ne escono più forti di prima. Però Landon e Tom avevano comunque la loro storia da raccontare, avevano anche loro ostacoli da superare, difficoltà da affrontare. In questo caso, però, mi sento di dire che E poi ho trovato te è a tutti gli effetti il libro di Terry. È Terry che deve superare il passato, che deve vincere le sue paure, che deve permettere ad altre persone di aiutarla ed è sempre Terry che, alla fine, trova la vera forza nell'amore. Eric è un bel personaggio, ma in questo libro è più aiutante che protagonista. Non subisce una vera e propria crescita e la sola difficoltà che deve superare è convincere Terry a farsi aiutare e amare. Che comunque non è cosa da poco. Tutto questo non perché non abbia niente da dire o da raccontare di sé, ma perché tutto quello che c'era da sapere lo abbiamo letto nel libro di Joey. Dall'allontanamento dalla famiglia per seguire il proprio sogno al rapporto con la sorella. Ha già praticamente risolto tutto quello che aveva in sospeso, e indirettamente lo abbiamo già letto, e si porta dietro solo qualche piccolo strascico. Per questo vi dico sempre che, pur essendo autoconclusivi, è meglio leggerli tutti e in ordine per non perdersi nulla e per avere una visione completa di tutti i personaggi.
Con lui era sempre così. Continuava a rubarmi sorrisi sinceri, ad alleviare i dolori, senza che me ne accorgessi. Era come se vicino a lui io non riuscissi a essere triste, come se tutto intorno fosse magnifico, come se niente e nessuno potesse ferirmi. Continuava a chiamarmi angelo, ma la verità era che l'angelo era lui.
Terry ed Eric si conoscono dall'incidente di Joey e fin dal primo momento tra loro scatta la scintilla. Sguardi, battutine, piccole provocazioni, ma niente di più. Almeno fino a quando a Las Vegas, dove si trovano per festeggiare il doppio addio al nubilato e celibato di Haley e Lan, succede il fattaccio. Quello che succede a Las Vegas, resta a Las Vegas, ma non possono proprio far finta di nulla. Terry si ritrova ad infrangere tutte le regole che si era imposta, ma con Eric le viene così naturale che, per una volta, pensa davvero di poter ragionare con il cuore. Ma è una donna testarda, che non chiede aiuto a nessuno e che i problemi, anche quelli più grandi di lei, se li risolve da sola. Quindi per Eric non sarà affatto facile farsi strada in quel cuore diventato di pietra.
"Potresti cantare per me?", gli chiesi mentre gli occhi mi si chiudevano, lo sentii ridacchiare. "Farei qualsiasi cosa per te", mormorò. "Mi domando quando lo capirai".
Terry è esattamente la protagonista femminile di cui mi piace leggere: tosta, forte, che non si lascia mettere i piedi in testa o le mani addosso da nessuno, ma che nasconde tanta fragilità e un gran bisogno di sentirsi amata. I flashback di lei bambina mi hanno commossa e l'autrice ha reso in pochissime righe l'intensità di quei momenti, si percepiva la paura e l'innocenza, la disperazione e la speranza. Il personaggio di Eric, invece, è quello che sulla carta avrebbe dovuto conquistarmi più di chiunque altro: tatuato come gli altri, ma anche cantante, chitarrista e leader di una band. E mi sono innamorata anche di lui, soprattutto del suo essere un finto bad boy, uno che non ha paura di esprimere i propri sentimenti, ma non è stato per me al livello di Lan e Tom. Probabilmente proprio per il fatto che ho vissuto più gli altri personaggi e che non sono riuscita a vedere in lui un vero protagonista. Ma con Eric ho comunque riso e ho avuto gli occhi a cuoricino, mi sono emozionata e divertita. Però, per mio gusto personale, avrei giocato un po' di più sulla musica. Sia nella vita del musicista, sia come espressione d'amore. Anche se alla fine è Terry quella che "la usa" sorprendendoci tutti.
È però il momento di trarre le conclusioni dell'intera serie e io non posso far altro che dire che mi è piaciuta molto. Che tutti i protagonisti mi sono entrati nel cuore e che non sono pronta a non rivederli più (ma la speranza è l'ultima a morire!). Adelia è un'autrice che dà moltissimo spazio alle emozioni, che, con la semplicità del linguaggio e dello stile, arriva al cuore del lettore. Tratta di argomenti come l'amore, l'amicizia e la famiglia, e lo fa con toni spensierati e poi più intensi, descrive situazioni positive e poi estremamente negative. Nei suoi personaggi c'è passione e c'è rabbia, c'è dolore e c'è forza. E tutto questo funziona alla grande. Questo libro, infine, è l'occasione per dare una conclusione alle storie precedenti, è come un cerchio che si chiude e sono contenta che ci sia stato abbastanza spazio anche per loro. Anche se, invece, per quanto riguarda la storia di Eric e Terry, ci sono alcune situazioni rimaste in sospeso e un finale, forse volutamente, lasciato almeno un po' aperto.
Ma, se è tempo di bilanci, è giusto che mi esprima anche sul fantastico trio di ragazzi di Adelia. Prima di questo libro, la situazione per me era molto confusa e quindi puntavo tutto sull'ultimo arrivato. Ma, si sa, il primo amore non si scorda mai. E il primo amore per me è stato Tom Owens. Lui è quel tipo di personaggio che riesce a calamitare l'attenzione anche quando non è lui il protagonista. Nel primo romanzo ha incuriosito tutti con il suo amore "segreto" per Joey, in questo è riuscito a regalarmi tanti sorrisi e anche qualche lacrimuccia. Ma ora ditemi voi: vi è piaciuta la serie? Avete anche voi un preferito?
Al prossimo libro!
Veronica
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