venerdì 24 novembre 2017

RECENSIONE: La ragazza del mare di Sara Zarr


Buon pomeriggio!
Sono finalmente libera da ogni impegno universitario e non ancora travolta da quelli lavorativi, quindi ho tutto il tempo per riposarmi e dedicarmi alla lettura e al blog. Sarà la volta buona in cui vedrò diminuire la lunghissima lista di arretrati? Ci proverò! Per il momento vi parlo di quella che è stata la mia ultima lettura, ossia La ragazza del mare di Sara Zarr. La Leggereditore ha riportato in libreria proprio ieri (in ebook è uscito a inizio mese) questo young adult in una nuova versione e con una copertina che, dal vivo, rende ancora di più. Dal libro è stato tratto il film Story of a girl di cui vi lascio il trailer originale qui

Trama
Dopo che il padre l’ha sorpresa sul sedile posteriore di una macchina insieme a Tommy Webber, la vita della giovane Deanna è diventata un incubo. A distanza di due anni suo padre, che non riesce a perdonarle quell’errore, a stento riesce a guardarla in faccia. Anche se Tommy è l’unico ragazzo con cui sia mai stata, l’intera scuola la etichetta come una “ragazza facile”. Non potendo contare sull’aiuto della sua famiglia, Deanna cerca di trovare conforto in Tommy, ma lui, proprio come tutti gli altri, non fa che deriderla e tormentarla. In più, le sue due migliori amiche hanno cominciato a uscire con alcuni ragazzi, e lei si sente una specie di intrusa tra loro. Cerca allora di mantenere saldo almeno il rapporto con Darren, il fratello maggiore, ma ora che lui e la sua fidanzata sono assorbiti dai loro problemi di genitori adolescenti, deve imparare a difendersi da sola. Lo fa diventando ogni giorno più dura e insensibile, per quanto l’isolamento in cui si ritrova la faccia soffrire terribilmente. Il suo unico sollievo è un giornale su cui descrive la vita di una ragazza anonima… la sua stessa vita. Un romanzo emozionante sul difficile tema del bullismo e su come sia complicato perdonare se non si è disposti a fidarsi ciecamente l’uno dell’altro.
[Link d'acquisto]


Recensione
Deanna aveva 13 anni quando Tommy, il migliore amico di suo fratello e di 17 anni, ha iniziato a mostrare interesse per lei. Lei era solo una ragazzina, affascinata da questo ragazzo più grande che, tra tutte, aveva notato e scelto proprio lei. Era coinvolta tanto quanto lui, consenziente, ma pur sempre spinta dal desiderio di non sembrare una bambina, di non fare brutta figura. Dopo diversi mesi di frequentazione, però, il padre di Deanna li scopre, appartati e con pochi vestiti addosso, nella macchina del ragazzo e la trascina via. Da quel momento, come in quasi tutti questi casi, Tommy ne esce "pulito" e da eroe, Deanna viene invece etichettata come la "ragazza facile". La scuola diventa un incubo e non ha più nessuno su cui contare, né le sue amiche, che non possono certo rischiare di perdere la popolarità schierandosi dalla sua parte, né Tommy, che ha subito sminuito il loro rapporto facendolo passare per un gioco, uno scherzo. Ma, alla fine della giornata, non può neanche rifugiarsi nella sicurezza della sua casa che, anzi, è diventato il luogo in cui si sente meno protetta. Il padre ha infatti smesso di considerarla, di parlarle, di farle da genitore, troppo deluso da quella che è diventata la sua bambina.

Era caldo, un tipo di calore che non avevo mai sentito. E mi stava dicendo che io avevo qualcosa, io, e che di fatto avevo un effetto su un'altra persona.

Ora sono passati due anni, Deanna è alle superiori, ha nuovi amici, ma non è cambiato nulla. Nel paese in cui vive la conoscono tutti e nessuno ha dimenticato quello che ha fatto o, meglio, quello che vogliono credere abbia fatto. Le battute, le prese in giro, i gesti irrispettosi la accompagnano ovunque vada e a casa deve ancora fare i conti con la freddezza e l'indifferenza di suo padre. Darren, suo fratello, è l'unico che capisce cosa significhi vivere in quella famiglia, ma ha i suoi problemi e le sue questioni da risolvere. Jason e Lee sono i suoi veri amici, sono il suo sostegno, la sua distrazione e la sua scusa per allontanarsi dal clima pesante che respira in casa, ma sono anche una coppia e Deanna si sente un po' come il terzo incomodo, oltre a invidiare quello che hanno. L'unico modo per non pensare a tutto quello che, per un errore, deve ancora subire, è, oltre a pianificare un futuro sereno, scrivere di se stessa, di quello che prova, di quello che le manca e di quello che spera, ma affidando tutti i suoi pensieri ad un'altra persona, per potersene liberare. Ecco come nasce "la ragazza del mare."

Dimenticare non è sufficiente. Puoi vogare lontano dai ricordi e pensare che se ne siano andati. Ma loro continuano a galleggiare indietro, di nuovo, di nuovo, di nuovo. Ti accerchiano, come squali. E tu stai sanguinando tutta la tua paura nel mare. Finché, a meno che... Qualcosa... Qualcuno? Possa fare qualcosa di più che coprire semplicemente la ferita. 

Ammetto che mi aspettavo di imbattermi in una storia più intensa, con un impatto emotivo più forte, più commovente, invece non lo è stata poi così tanto. Ma questa non è necessariamente una brutta cosa, anzi. Secondo me la storia funziona anche così, con un velo di leggerezza, nonostante i temi trattati, quasi con un lieve distacco da parte dell'autrice. Lo stesso distacco che Deanna vorrebbe provare con la sua stessa storia affidandola alla ragazza del mare. 

Deanna non è l'eroina del romanzo e, secondo me, non è neanche una vera e propria vittima, se non dei pettegolezzi e di se stessa. Si ritrova a dover affrontare atti di vero e proprio bullismo che, naturalmente, non merita e che sono ingiusti. Ma lei stessa ha commesso e commette degli errori, e da questi impara e cresce. Il suo è un vero e proprio percorso di crescita che la porta ad un finale ancora tutto da scrivere, come è giusto che sia per una ragazza della sua età. Quelli che all'inizio sono i suoi "nemici" si trasformano in un certo senso in aiutanti lungo il suo cammino, perché perdonare e chiedere perdono non è facile, ma è necessario per andare avanti. Così come le persone sulle quali pensa di poter contare sempre e comunque sono quelle che le mettono davanti la realtà così com'è, perché le difficoltà vanno affrontate e superate, non è possibile nascondersi nei propri sogni.

A volte arrivano gli aiuti. Si presentano, e tu non fai nulla. Forse li meriti, forse no. Ma devi essere pronta, quando arrivano, a decidere se afferrare la mano tesa e farti trascinare a riva. 
Al di là della sua storia, credo che Deanna possa rappresentare chiunque di noi e tutti possiamo ritrovarci in lei, almeno in parte. Tutti commettiamo errori, anche inconsapevolmente o peccando di ingenuità; tutti ci siamo ritrovati nella condizione di dover chiedere scusa o di dover perdonare qualcuno. E sappiamo tutti bene quanto sia difficile, in entrambi i casi. Il finale che, contemporaneamente, porta alla chiusura del cerchio ma resta aperto è, secondo me, perfetto in questo caso. Sicuramente, alla fine, ne vorrete sapere di più o resterete con tante domande su questo o quel personaggio, vi chiederete quale sarà il passo successivo di Deanna o come si risolverà una certa situazione, ed è stato così anche per me. Però, se ci pensate, questo è un po' un romanzo di formazione, di crescita, ma di crescere non smettiamo mai. Non sarebbe stato giusto avere una conclusione per tutto, perché nella vita non è mai così. E la storia di Deanna, esattamente come quella della ragazza del mare e come quella di ciascuno di noi, non è ancora terminata e continuerà a portarsi dietro gli strascichi del suo passato e a nasconderci il futuro

Al prossimo libro!
Veronica


2 commenti:

  1. Libro presente nella mia WL, sinceramente non vedo l'ora di poterlo leggere!!^^

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    1. Io ora sono molto curiosa di vedere il film! Il libro mi ha sorpresa, non me l'aspettavo così, ma è stata una lettura molto interessante!

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