sabato 25 novembre 2017

REVIEW TOUR: Buonanotte a chi non c'è (Angeli caduti #1) di Angela White


Buon pomeriggio e buon sabato! Sono davvero felice di prendere parte al Review Tour di un romanzo bello e delicato, intenso ed emozionante, esattamente come le note suonate da un violino. Vi suggerisco davvero di cuore di leggere Buonanotte a chi non c'è, il romanzo che apre la serie Angeli caduti di Angela White e pubblicato da Amazon Publishing. Lasciatevi conquistare dalla musica e dall'arte che si respira da queste pagine e da queste parole.

Trama
Due ali d’angelo tatuate sulla schiena e un inseparabile violino. Nicholas e le sue passioni contrastanti troveranno pace tra le braccia di Alice?
Nicholas Payne è uno dei più grandi violinisti di sempre quando, all’apice del successo, qualcosa nella sua vita va storto. Le sue grandi ali d’angelo, tatuate sulla schiena, sembrano non riuscire a sostenerlo nel suo volo. A ventisei anni, Nicholas decide quindi di cambiare vita, suonando Rumpelstiltskin, il suo Stradivari, per le strade di Londra.
Ed è nella capitale inglese che Alice lo ritrova, attratta da un’incantevole melodia alla fermata della metro. È proprio lui: il ragazzo che anni prima aveva conosciuto a New York, in occasione delle seconde nozze dei rispettivi genitori e del quale si era innamorata in maniera tanto maldestra quanto indimenticabile.
Alice, che ora è diventata una chineur, un’esperta collezionista di oggetti di valore, sa riconoscere le virtù nascoste nelle persone, soprattutto in quel giovane bellissimo e dannato per il quale il suo cuore batte ancora.
Chissà se la sua tenacia basterà a risollevare l’angelo caduto, affinché torni a volare in alto sulle note del suo Rumpelstiltskin...
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Recensione
Alice ha vissuto un'infanzia felice, circondata dall'amore della sua famiglia e dai luoghi che l'hanno vista crescere. Almeno fino a quando, come un fulmine a ciel sereno, i suoi genitori decidono di separarsi e lei è costretta a trasferirsi a New York. Non ha ancora 15 anni e, quella che è stata sempre un'incantevole e lontana metropoli, ora è la sua gabbia, un luogo che la spaventa e non la fa sentire all'altezza. Tutto è troppo grande per lei, la sua nuova casa, la sua nuova scuola, la sua nuova vita. E soprattutto è troppo lontana dal suo papà, dai suoi nonni e dalla sua amica Zoe. Però a New York c'è anche qualcosa di bello, qualcosa di tanto affascinante quanto misterioso: Nicholas, il suo fratellastro, con il suo inseparabile violino. Le note la conquistano da subito, ma comunicare con lui non è altrettanto semplice. Un giorno sembrano essere in grande sintonia, quello dopo due estranei. Lei ne è segretamente innamorata, ma la vita li porta ad allontanarsi. Lui continua nella sua magnifica carriera da violinista, lei, finiti gli studi, torna nella sua Verona a capire cosa ne sarà di lei e della sua arte. Si incontreranno solo dopo altri due anni, a Londra, quando Alice ha ormai trovato la sua strada da ricercatrice di oggetti di valore e Nicholas sembra aver perso la sua. Il suo Rumpelstiltskin è sempre al suo fianco, fedele compagno di vita, ma perché è passato dal solcare i più grandi palcoscenici a suonare davanti ad un via vai di persone in una stazione della metropolitana di Londra? Cosa è successo di tanto grave da interrompere il suo volo? E, soprattutto, cosa succederà ora che si sono ritrovati?


Mi spiace lasciarvi con tutte queste domande, ma il bello di questo romanzo sta proprio nel trovare le risposte. Risposte che, tra l'altro, ci accompagnano fino alla fine. Anche quando ci sembra di aver già scoperto tutto. Io mi trovo seriamente in difficoltà a scrivere questa recensione, perché mi è davvero piaciuto tutto, ogni aspetto. Ogni volta che pensavo di aver già visto tutta la bellezza nascosta tra queste pagine, venivo smentita e rimanevo colpita dalle parole giuste dette al momento giusto. Alice è un personaggio limato alla perfezione ed è praticamente impossibile non immedesimarsi in lei, nelle sue insicurezze. Ma Nicholas è perfetto nel suo essere misterioso ed enigmatico, duro e dolce, di poche parole, ma sempre d'effetto. Vi ho raccontato un po' quello che succederà per presentarvi la storia, ma sono convinta che la dobbiate scoprire da soli, pagina dopo pagina, parola dopo parola. È come cercare di spiegare cosa si prova ascoltando la musica. È difficile farlo a parole, ma l'autrice sembra sapere esattamente come fare, perché vi assicuro che, leggendo, sembrava veramente di sentire Nicholas suonare. Le sue stesse parole sono come musica, delicate, ma anche d'impatto, dolci e allo stesso tempo intense. 

"Voglio conoscere ogni nota di te."
La musica è sicuramente al centro di questa storia. È ciò che salva Nicholas, il suo violino è lo strumento che utilizza per esprimersi, è la sua forza e il suo scudo, è semplicemente parte di lui. Allo stesso tempo, però, è tanto importante anche per Alice. Per lei è rassicurante, rappresenta il suo legame con lui, ma è anche quasi una rivale, qualcosa con cui lei non potrà mai competere. Gli ostacoli al loro amore sono tanti e sono diversi, sono principalmente loro stessi ad allontanarsi o ad allontanare l'altro, per proteggersi a vicenda, per non soffrire e non ferire, ma la musica è sempre stata tra loro, nel bene e nel male. Un po' complice e un po' antagonista. Alice dovrà illuminare le ombre che Nicholas si porta dietro e mostrargli tutto il valore e la ricchezza che nasconde. Nicholas dovrà insegnare ad Alice ad ascoltare la musica che anche lei, inconsapevolmente, produce. Insieme dovranno guarire e imparare ad amarsi, perché l'altro lo hanno sempre amato. E la musica sarà sempre la loro colonna sonora, il sottofondo della loro vita.

"Riusciresti a trascorrere tutto un giorno senza suonare?" "E tu ci riusciresti, senza respirare?"
Quello che però ho apprezzato tantissimo di questo romanzo, oltre alla bellezza della storia, al romanticismo e alle difficoltà che i personaggi devono affrontare da soli e insieme, è la cura con cui è stato scritto. Credo davvero che Angela abbia fatto un ottimo lavoro non lasciando assolutamente niente al caso. La storia ci viene raccontata in prima persona da Alice, al presente, ma con alcuni flashback, sparsi in maniera apparentemente casuale, che ci permettono di ricostruire anche il passato. Ma, ogni tanto, ci regala qualche capitolo dal punto di vista di Nicholas, per farcelo conoscere e comprendere meglio, narrato però in terza persona. Se poi tutta la parte musicale è estremamente viva e descritta alla perfezione, lo è anche quella artistica. Alice è una chineur e non si sente affatto un'artista di talento come Nicholas, eppure anche lei ha un dono, quello di vedere la bellezza dove gli altri non la vedono, che sia negli oggetti o nelle persone. Ma la cura nella stesura di questo libro la si nota soprattutto nelle piccole cose, nella scelta di ogni singola parola. Una cosa che mi ha fatto molto riflettere, fin dall'inizio, per esempio, è che la ragazza, quando si racconta a noi lettori, chiama la madre quasi sempre per nome. Cosa che invece non fa con il padre. Basta quindi solo questo, senza perdersi in spiegazioni, per farci capire come Alice, ancora oggi, incolpi solo la madre della separazione dei suoi genitori e come si sia sentita ferita per essere stata allontanata da una persona che amava e ama molto e che ritiene la vittima della situazione.

"Ti guardavo suonare e mi sono chiesta tante volte com'era." "E io mi sono chiesto tante volte come sarebbe stato fare l'amore con te." "E... com'è stato?" "Come suonare uno Stradivari."
Per concludere non posso non fare un accenno ai luoghi che, ancora una volta, non sono semplicemente lo sfondo delle vicende. Ci spostiamo da Verona a New York a Londra, per poi tornare ancora a Verona. Ogni città rappresenta qualcosa di più grande e un momento specifico nella storia dei personaggi. New York viene dipinta, per una volta, non come il sogno, il fascino, il successo, ma come la frenesia, la paura, la finzione. Mentre Verona è casa, e io mi sono sentita proprio come a casa, leggendo. Angela ha la grandissima capacità di portarci esattamente nel luogo che descrive, di farci sentire i suoni e di farci provare le emozioni sulla pelle. Non so che altro dirvi se non di permettere all'autrice e ai suoi personaggi di trasportarvi nel loro mondo per qualche ora, non ve ne pentirete.

Come dicevo all'inizio, questo romanzo è, per fortuna, solo il primo di una serie. Io non vedo l'ora di ritrovare lo stile e la scrittura di Angela e di perdermi ancora in questa atmosfera. Per fortuna possiamo già avere un piccolo assaggio di È subito l'alba, il secondo capitolo della serie che uscirà prossimamente (alla fine del libro trovate infatti una piccola anteprima). E io sono davvero contenta che Liam, il fratello di Nicholas, e Samantha, l'amica di Alice, saranno i nuovi protagonisti. In realtà non abbiamo modo di vederli insieme in questo primo libro e non sappiamo neanche così tanto su di loro, ma mi è bastato leggere i loro nomi vicini per sperare già in una loro storia.

Al prossimo libro!
Veronica

Vi invito a seguire anche le recensioni degli altri blog che partecipano a questo Review Tour!



2 commenti:

  1. Ma che bello, me lo stavo perdendo, invece mi interessa davvero tanto!❤️

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