mercoledì 21 febbraio 2018

REVIEW TOUR: Honor (Breaking Point Series #1) di Jay Crownover + Precedentemente a The Point


Buongiorno!
Sappiamo che dire Jay Crownover significa dire serie di successo e che per lei, come per noi, è difficile lasciarle andare dopo averle concluse. Per questo, dopo i tre libri della Welcome Series, l'autrice ha sentito di avere ancora molto da dire sulla gente di The Point e di non potersi fermare alla sola serie madre. Così nasce la Breaking Point Series, una serie spin off strettamente collegata alla precedente, che ci racconta le storie di quei personaggi "secondari" che già avevano catturato la nostra attenzione e che ora ci permettono di restare ancora un po' tra le corrotte e violente vie di The Point. Sarà sempre la Newton Compton a continuare questo percorso e il primo libro, Honor, è in uscita domani 22 febbraio. Io ho avuto il piacere di leggerlo in anteprima e ve ne parlo già oggi con la mia recensione. Oltre alla nostra semplice opinione, però, abbiamo pensato di offrirvi un Review Tour con qualche approfondimento in più (alla fine del post trovate il calendario con gli argomenti e i nomi dei blog partecipanti). Io, per esempio, prima di parlarvi di Nassir e della sua Honor, vi riporto indietro ai protagonisti della Welcome Series perché è grazie a Bax, Race e Titus che abbiamo conosciuto e imparato ad amare un posto come The Point.


Precedentemente a The Point

Come dicevo, con Honor la Crownover dà il via ad una nuova serie di romanzi autoconclusivi che, volendo, si possono leggere anche senza conoscere la serie madre. Farlo, però, significherebbe gettarsi tra le strade di The Point e nella vita di Nassir e Honor senza conoscere completamente la loro storia e il loro percorso. Infatti abbiamo imparato ad apprezzare i due nuovi protagonisti già nei  primi tre libri e, soprattutto, partire da qui vorrebbe dire non capire a fondo l'essenza e la storia di questa città, protagonista indiscussa dal primo all'ultimo libro. E poi, insomma, davvero vorreste correre il rischio di non innamorarvi di veri bad boy? Eccomi quindi qui a presentarvi i 3 protagonisti maschili che, prima di Nassir, hanno conquistato il nostro cuore! Se invece conoscete e avete letto la Welcome Series, accompagnatemi in questo breve riassunto delle puntate precedenti e godetevi, ancora una volta, il viaggio.


Se alle parole bad boy avete pensato al classico ragazzo che per amore cambia completamente il suo modo di essere e si redime, dimenticate tutto... perché questa è un'altra storia (QUI la recensione di Bad Love). Bax è il primo personaggio che incontriamo, il bad boy che rivoluziona il significato di questo termine e che ci fa capire che a The Point non si scherza. Lui è uno dei cattivi, inutile girarci intorno, ma è uno dei cattivi che sta dalla parte giusta, se questa esiste in una città del genere. Lui è un uomo d'azione che non ha paura a sporcarsi le mani e che fa del pericolo il suo modo di vivere. Non sarà neanche Dovie, la ragazza dolce e tosta di cui si innamora, a cambiarlo, ma lo aiuterà a capire per cosa vale la pena di combattere.

Un'anima da duro, una mente geniale da criminale, ma un aspetto da country club (QUI la recensione di Big Love). Poi è arrivato Race, il ragazzo agiato che ha personalmente deciso di sporcarsi le mani e di diventare parte di un mondo che la vita gli aveva risparmiato. Lui è sempre stato la mente dietro le azioni di Bax, ma ora che l'amico si è "sistemato", il suo unico obiettivo è conquistare The Point per tenerla al sicuro, costi quel che costi. L'amore per Brysen per lui non è affatto una debolezza, ma un motivo per diventare ancora più pericoloso.

Titus è il ragazzo che ha deciso di stare davvero dalla parte della giustizia, della correttezza, perché ancora crede che il bene possa trionfare con il bene, senza macchiarsi di altro sangue (QUI la recensione di Love Forever). Titus, infine, è quello che chiude il cerchio e rappresenta la parte veramente buona di questa città. Anche lui ama e vuole proteggere la sua The Point, ma vuole farlo a modo suo, mettendo in campo la giustizia. Con lui si arriva davvero al bene che trionfa sul male, ma deve accettare il fatto che la sua è una città in cui, per sopravvivere, un po' cattivi bisogna esserlo e in cui modi di agire diversi possono convivere, se il fine è lo stesso. Il suo amore per Reeve ne è la dimostrazione.


Non farti ingannare. Non cercare giustificazioni per me. Non sono un uomo per bene. Ho visto cose che non avrei dovuto vedere, fatto cose di cui nessuno dovrebbe parlare. Nella mia vita non c’è posto per onore e coscienza. Ma ho combattuto e sono sopravvissuto. Ho dovuto farlo. Quando l’ho vista ballare in uno strip club, ho sentito il cuore battere per la prima volta. Keelyn Foster era troppo giovane, troppo piena di vita per quel posto, e mi sono reso conto in un istante che doveva essere mia. Ma prima di averla, sarei dovuto diventare l’uomo più temuto di The Point. Per avere qualcosa di decente da offrirle. Adesso è così. I soldi non sono più un problema e non c’è niente che io non possa ottenere. Eccetto lei. È scomparsa, introvabile. Ma non intendo arrendermi. La troverò e la reclamerò. Sarà mia. Perché, come ho detto, non devi farti ingannare. Non sono un diavolo sotto mentite spoglie... Sono un diavolo che padroneggia la scena.



Pensavamo di aver già visto tutto di The Point, ogni sfumatura di bene e male, il più cattivo, il più furbo e il più coraggioso degli uomini. Ma se Bax è cattivo, Nassir lo è di più, se Race è furbo, Nassir lo è di più, se Titus è coraggioso, Nassir lo è di più. Lo abbiamo inizialmente inserito tra quelli da sconfiggere, ma piano piano abbiamo capito che anche lui, nonostante tutto, poteva avere il suo posto tra i buoni. Lo abbiamo visto fare sempre più soldi e conquistare sempre più potere, tanto che ora è lui la persona da distruggere per i nemici, è lui che tiene le redini della città. Ma finalmente scopriamo chi è davvero, cosa lo ha portato ad essere il "diavolo". The Point non ci è mai apparsa un posto sicuro e tranquillo, anzi, eppure è così che Nassir la vede dopo tutto quello che ha subito, che ha visto e fatto fin da bambino. Per lui rappresenta l'occasione per diventare un uomo libero, diventa la sua redenzione. Incendi nei locali, pallottole, guerre di potere, per lui sono una passeggiata. Ma è la prima ragazza che vede che gli dà finalmente un motivo valido per combattere e per vivere. Non sono più i genitori o lo Stato, non sono più gli ideali di altre persone o la religione, adesso è l'amore a guidare le sue azioni e ad essere la causa della sua guerra personale. Ed è così che il romanzo più violento, crudo e cattivo sulla carta, si dimostra in realtà anche il più romantico.

Nell'ultimo libro abbiamo visto Honor, la tosta spogliarellista di The Point, arrendersi davanti all'ennesima violenza. La ragazza, dopo anni passati ad annullarsi e a rischiare la pelle, ha deciso di dire basta e di scappare, di rifugiarsi in un posto tranquillo e vivere una vita tranquilla. Smette di essere Honor, ma non è neanche più Keelyn, solo una sua pallida imitazione. L'indipendenza è tutto ciò che ha sempre cercato e non è solo dalla violenza che si è allontanata, ma anche e soprattutto dall'unico uomo che avrebbe potuto possederla davvero e non lasciarla più andare, Nassir. Ma lui non ci sta, rinunciare alla donna che ama non è una possibilità e il posto di Key è a The Point, accanto a lui. Le cose, però, non possono e non devono più essere come prima e la strada per raggiungere la felicità è ancora lunga e piena di insidie.


Questa è sicuramente la coppia che più ho desiderato vedere insieme. Due persone forti, molto simili per certi aspetti e le uniche veramente in grado di sfidarsi l'un l'altra. Nassir è sopravvissuto a qualsiasi cosa, non ha paura di niente e di nessuno, si è costruito un nome e un impero e sa farsi rispettare, eppure Keelyn lo ha completamente in pugno. Ha anche lui un lato buono, anche se ben nascosto, ma non ci pensa due volte a distruggere chi gli mette i bastoni tra le ruote. Eppure il suo amore non è mai stato messo in discussione e Key è il centro del suo mondo. Lei, a sua volta, è resa debole da quello che prova per lui, perché è l'unico uomo che non ha avuto Honor, ma anche l'unico che potrebbe avere Keelyn. Stare insieme potrebbe renderli invincibili o vulnerabili e a The Point non c'è margine di errore. Si sfidano e si provocano, ma non si lasciano andare fino a quando non sono sicuri che sia per sempre. E cosa c'è di più romantico di uomo che ti vuole più di ogni altra cosa, ma che non cede e sa aspettare di conquistare il tuo cuore perché il tuo corpo non gli basta? E Nassir è questo, una contraddizione vivente, un assassino e un salvatore, vittima e carnefice, mente e azione, un diavolo e un uomo innamorato. Un altro grande personaggio nato dalla penna di Jay Crownover, forse il più complesso e allo stesso tempo il più semplice. Sicuramente un altro cattivo capace di amare e farsi amare.



Parallelamente alla storia d'amore, continua anche il nostro viaggio attraverso The Point, una città che ormai abbiamo visto e vissuto da ogni punto di vista. In questo caso per Nassir è la città che si sceglie e che lo salva, mentre per Keelyn è la città che la mette in pericolo, ma che non può abbandonare. Se con Titus è stato chiuso un primo cerchio e i 6 protagonisti possono tirare un respiro di sollievo, anche se, in particolare Race e Reeve, continuano ad essere presenti, la storia di The Point continua esattamente da dove si era fermata. I nemici cambiano, ma la città fa sempre da sfondo a minacce, guerre, uccisioni. Ancora una volta vediamo come nessuno sia mai al sicuro e, soprattutto, come chiunque e per qualsiasi ragione possa diventare un pericolo per i nostri protagonisti. L'autrice ci ha ormai abituati all'azione e a guardarci le spalle, ma, al quarto libro, riesce ancora a sorprenderci, a sviluppare coerentemente la storia e a tenerci sulle spine anche quando immaginiamo come andrà a finire.

Se conoscete la Crownover, sapete cosa troverete in questo romanzo: un linguaggio nudo e crudo, così come la realtà che ci viene raccontata, introspezione e azione, ma soprattutto passionalità, sensualità e intensità. Ma è anche estremamente attuale e pronta a mostrarci verità scomode e tristemente reali. Questa volta lo fa raccontandoci il passato di Nassir, il suo luogo di origine e una vita che, purtroppo, non è solo frutto della sua fantasia. Finalmente, poi, conosciamo quella che sarà, insieme al nerd tatuato, la protagonista del prossimo libro ed è inutile dirvi che basterà una frase per incuriosirci e un avvenimento sul finale per farci desiderare di avere subito tra le mani Dignity, il secondo volume della serie. Concludo con una notizia che, sono sicura, farà piacere ai fan dell'autrice: uno dei personaggi della The Tattoo Series farà la sua comparsa in questo libro, creando un collegamento con un altro mondo creato da Jay, ma lascio che siate voi a scoprire chi. Volete provare ad indovinare?

Come vi anticipavo, vi consiglio di passare anche dagli altri blog per saperne ancora di più su questa serie che ci ha fatto scoprire chi sono i veri bad boy, ma che non ha smesso di farceli amare. Di seguito trovate il calendario e gli argomenti trattati.


Al prossimo libro!
Veronica



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