sabato 7 aprile 2018

RECENSIONE: Cookies di Teodora Kostova


Buonasera!
Sono al secondo libro di Teodora Kostova letto e sono anche al secondo che mi è piaciuto moltissimo! Cookies è un M/M che affronta, con estrema delicatezza, temi difficili come la guerra e le ferite, visibili e non, che chi vi ha preso parte si porta dietro per sempre. La storia di Amir e Jay è dolce, romantica e molto intensa e sono davvero contenta di aver avuto la fortuna di leggerla grazie alla Quixote Translations che l'ha portata a noi lettori italiani. 


Sono andato in guerra, fuggendo da me stesso. Sono tornato a pezzi per scoprire chi fossi davvero…
Mi ci sono voluti quasi dieci anni, due mandati in Afghanistan e la perdita di una gamba, per accettare chi sono veramente. Due anni dopo essere tornato dalla guerra, posso dire di sentirmi finalmente soddisfatto. Sono più in forma che mai, la mia protesi alla gamba mi permette di muovermi e fare esercizio come se non fosse cambiato nulla. Sono il proprietario di una piccola pasticceria nel centro di Cambridge e ho un gruppo di amici leali sui quali posso sempre contare.
Eppure…
Eppure, manca qualcosa. Una parte di me brama l’intimità, la profonda connessione con un altro essere umano. Ma un’altra parte, più grande, è terrorizzata dall’idea di aprirmi con qualcuno. Il mio conflitto interiore non aveva speranze di vincere quando ho incontrato Jay. Lui ha abbattuto le mie difese come un uragano, mi ha circondato con forza gentile, finché non ho avuto altra scelta che arrendermi. Arrendersi non è mai stato così piacevole. Ma Jay vorrà ancora rimanere, quando vedrà il vero me? Quando vedrà gli incubi e le insicurezze che mi straziano l’anima?
Il mio nome è Amir Gopal e questa è la mia storia.



Questa è la storia di Amir, un uomo di 28 anni, inglese, ma di origini indiane, che ora gestisce una pasticceria e sforna biscotti, ma che prima è stato in Afghanistan, in guerra, e che è tornato con molte ferite, alcune ben più profonde di altre, e senza una gamba. È lui a raccontarsi in prima persona, a raccontarci che ora può dire di stare bene, di aver riacquistato la capacità di camminare, correre e fare praticamente ogni cosa grazie alla  sua protesi. Nonostante quello che ha visto e che ha vissuto, può dire di avere ancora una bella vita, un lavoro appassionante e l'affetto degli amici del Centro per veterani, la sua vera casa. Eppure non può dire di essere veramente felice, di sentirsi completo. Gli manca avere qualcuno al suo fianco, gli manca l'intimità, l'amore. Però è, allo stesso tempo, terrorizzato dall'idea di avvicinarsi veramente a qualcuno. I brutti ricordi, gli incubi, la paura di mostrarsi sfigurato. Queste sono le cose che lo bloccano, almeno fino a Jay.

Jay è un ragazzo del college, un ragazzo semplice e appassionato, un ragazzo che, anche se non pienamente soddisfatto, ha sempre avuto una famiglia alle spalle e una vita felice, facile. I due si incontrano per caso, in pasticceria, e subito si notano, si sorridono, si piacciono. Amir trova con lui il coraggio che non pensava di avere, ma è comunque sempre frenato dalle proprie paure e insicurezze. Anche se Jay non lo guarda né con disgusto, né con pietà, ma con dolcezza e curiosità. Anzi, Jay è fin troppo perfetto e questo non fa che farlo sentire ancora più in difetto accanto ad uomo così bello e gentile. Anche il ragazzo, però, ha le sue fragilità ed è con Amir che scopre cosa sia il vero amore, cosa c'è oltre il semplice piacere fisico. 


Non è tanto la guerra in sé ad essere al centro dell'attenzione, quanto quello che lascia in chi l'ha vissuta in prima persona. Per una volta, inoltre, viene descritta anche la paura di dover tornare a combattere o a rischiare, viene mostrata la parte del dovere, del lavoro, non tanto della motivazione che spinge ad arruolarsi o, soprattutto, a portare a termine questo tipo di vita. I soldati vengono considerati come oggetti, non più come persone. Non importa quanto una missione li abbia già distrutti e compromessi, se ci deve essere un'altra missione, allora ci sarà. Ma solo chi ci è stato può capire, solo chi ha visto e l'ha vissuto può sapere che non potrebbe esserci niente di peggio. E non si può neanche dire di no, perché la vita da veterani è già difficile di suo, andare avanti, trovarsi un nuovo lavoro, tornare alla normalità.

Cookies è una storia in cui, tutto sommato, la coppia fila abbastanza liscia. Non ci sono continui tira e molla, non ci sono personaggi che negano i propri sentimenti, non ci sono grandi ostacoli al loro amore, non si mettono da soli i bastoni tra le ruote perché tra loro parlano, comunicano. Ed è una bellissima novità. Amir in particolare, ma in modo diverso anche Jay, ha bisogno di superare i propri demoni e di venire a patti con se stesso. Non è un percorso facile, in questo stanno le difficoltà, ma l'altro diventa un supporto, un valido motivo per affrontare le proprie paure, la spinta necessaria. Non si fanno mai la guerra, non si ostacolano a vicenda, semplicemente si amano e imparano insieme a farlo. Potranno anche risultare smielati per quanto sono innamorati e desiderosi di dimostrarlo, ma io li ho trovati di una tenerezza e di una dolcezza infinite. Magari un rapporto così perfetto è un'utopia, ma è comunque quello che sogniamo tutti e, almeno indirettamente, godiamocelo per una volta. Ma più di tutto è il messaggio che lancia questa coppia che mi è piaciuto e mi ha fatta emozionare: amatevi per quello che siete, imperfezioni comprese, perché al mondo c'è sicuramente qualcuno che di voi amerà soprattutto quelle!


Una pecca, però, questo romanzo ce l'ha: ci fa appassionare anche a due personaggi secondari, Shane e Greg, per poi lasciarci così, con l'amaro in bocca e fin troppa voglia di sapere come andrà a finire. Ho visto che sono in tanti a volere almeno una novella su questa coppia e io mi aggiungo a gran voce alla richiesta! C'è però una sorpresa per chi ha letto la serie West End della Kostova, ossia ritroverà i protagonisti di Ballando in un carinissimo cameo (che a me, che non l'ho letta, ha fatto venire voglia di recuperare tutto!). 

Al prossimo libro!
Veronica

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