Buongiorno!
Sarà anche un giorno di festa per noi, ma i banditi non sono mai in vacanza e di certo non lo è il Bandito per eccellenza, il nostro Angel Knight. Il 26 aprile la Always Publishing ha portato in Italia il primo volume della duologia dark Il duetto rubato di B.B. Reid e in Bandit abbiamo conosciuto lui e Mian, una vittima un po' particolare. Io ho avuto la fortuna di leggerlo in anteprima e oggi tocca a me parlarvene in questa recensione. Vi anticipo che è un romanzo che sicuramente non lascia indifferenti, un romanzo che piano piano vi darà delle risposte, ma che vi lascerà piene di domande. Per fortuna il seguito arriva presto, perché vi assicuro che non sarà facile aspettare!
Un’eredità scomparsa,
un figlio rapito,
un segreto pericoloso.
Lei era la sua ossessione.
Mian Ross farebbe di tutto per proteggere suo figlio, e quando capisce di non avere altra scelta, fa la cosa più pericolosa che esista: incrociare di nuovo il cammino di Angel Knight.
Stavolta per derubarlo.
Lui era il suo peggior incubo.
Un uomo tanto potente quanto vendicativo come Angel non può tollerare che una ladruncola affamata gli sottragga qualcosa di così prezioso. Neanche se a farlo è Mian.
Una ragazza che molto tempo prima aveva protetto e tenuto al sicuro, la ragazza che si era trasformata nella sua più grande ossessione.
Ma stavolta non la farà franca e il prezzo di questa lezione sarà altissimo.
Niente è ciò che sembra.
I primi capitoli ci introducono il personaggio di Mian che ci viene presentata come la "cocca di papà". Una ragazza molto legata al padre, soprattutto dopo la morte della madre, che a 16 anni non vuole doversi trovare sola, che non accetta che l'unico uomo della sua vita possa decidere così facilmente di arrendersi. Negli anni quest'uomo, Theo Ross, non è stato veramente presente nella vita della figlia, ma si è buttato negli "affari" per poterle garantire un futuro migliore, diverso dal suo. Ma è andato storto qualcosa e ora lui deve pagare. A pagare di più, però, è Mian, che a 19 anni si ritrova senza niente e senza nessuno, ma con una vita che dipende da lei, quella di suo figlio. Perché sì, la vita con lei non è stata per niente buona e deve fare i conti con l'ennesimo colpo basso del destino. Ma il piccolo Caylen è tutta la sua vita e per lui è pronta a incrociare di nuovo il cammino di Angel Knight, il ragazzo pericoloso, ormai l'uomo, per il quale ha avuto una cotta per anni e che da tempo non fa più parte della sua vita.
La famiglia Knight è una famiglia di criminali, di banditi, e Angel ha ormai preso il posto del padre. Non è né un angelo né un cavaliere, ma un uomo potente, vendicativo, cattivo e spietato, però ha sempre ha avuto una debolezza, un'ossessione, fin dal giorno in cui l'ha incontrata: Mian Ross. Ora però le cose sono cambiate, ora è lei il nemico e lui ha intenzione di distruggerla. Mian ha rubato l'oggetto più prezioso per la famiglia Knight, lui si vendica prendendole quello che la ragazza ha di più caro. Adesso, però, che ha Mian tra le mani, ora che non è più una ragazzina, riuscirà a resistere a quella dipendenza? Riuscirà davvero a distruggerla o sarà lui ad uscirne distrutto? Mian non ha più nulla da perdere e per salvare la vita di suo figlio è disposta a tutto, a giocare secondo le regole dell'uomo che, nonostante tutto, continua ad attrarla irrimediabilmente, ma anche a farlo secondo le proprie regole. Non ha perso il suo spirito combattivo e neanche il coraggio, ma ora ha un motivo in più per volerne uscire vincitrice. Entrambi hanno qualcosa da difendere, entrambi qualcuno da vendicare, entrambi ossessionati dall'altro... sarà una guerra senza esclusione di colpi.
Questa, però, non è soltanto la storia di Angel e Mian, ma è la storia di due famiglie, di tradimenti e di vendette. Angel e Mian combattono per loro, ma anche per i loro padri, per il nome di una famiglia che non li ha amati e protetti come avrebbe dovuto, ma che è comunque l'unica che hanno. Misteri e intrighi ci accompagnano per tutta la narrazione, conosciamo entrambi i punti di vista, ma niente ci viene veramente svelato. Tutto quello che pensiamo di aver capito non viene poi confermato, le risposte che otteniamo si trasformano in domande ancora più grandi. I due protagonisti hanno un passato in comune, un passato fondamentale per comprendere veramente il presente, e l'autrice decide di mostrarcelo un po' alla volta, per permetterci di entrare sempre più a fondo nella storia, ma mantenendo sempre molto alto il livello dell'attenzione e incuriosendoci ancora e ancora, pagina dopo pagina. Una lettura incalzante e sorprendente, che, tra suspense, passione e colpi di scena, non ci permette di staccarci mai e che ci porta dritti dritti ad un finale sconvolgente. Non solo aperto e che lascia con il fiato sospeso, a dir poco, ma che ci dimostra di essere ancora ben lontani dalla soluzione. Un finale che cambia, ancora una volta, tutte le carte in tavola.
Ci tengo a sottolineare che ci troviamo davanti ad un dark romance dalle tinte erotiche, un tipo di lettura, quindi, non adatto a tutti. La violenza fisica non la fa da padrona, quindi non è un testo eccessivamente forte, soprattutto per chi è abituato a questo genere, ma sicuramente non troverete una storia d'amore romantica, questo è certo. La violenza è decisamente più psicologica, l'umiliazione l'arma più utilizzata. L'amore c'è, questo è innegabile, ma è un amore distruttivo, possessivo, ossessivo. Angel e Mian sono due amanti che si scambiano piacere e dolore nella stessa quantità, desiderano l'altro tanto quanto desiderano distruggerlo. Le scene erotiche sono senza alcun tipo di censura, forti e a volte, magari, difficili da accettare. Ma non dobbiamo mai dimenticare che tipo di personaggi e di storia abbiamo davanti. Però questo romanzo ha qualcosa in più, può contare anche su momenti emotivamente molto intensi, e non solo in senso negativo. Tutta la parte del passato ha quel suo lato romantico e anche divertente, se vogliamo. Il gusto del proibito. Il desiderio di supremazia. Tutto serve a porre perfettamente le basi per quello che ritroviamo nel presente, per renderlo credibile e ancora più coinvolgente. Troviamo un vero rapporto di amore/odio, qualcosa di indissolubile, di incredibilmente profondo. E la Reid ha anche puntato molto sul tema della famiglia e dell'amicizia, ci ha mostrato ogni tipo di rapporto, di sangue o meno, distruttivo o di sostegno.
Per concludere voglio aggiungere che io non sono certo una divoratrice di dark romance. Non è il mio genere preferito e per piacermi davvero deve avere quel qualcosa in più, deve riuscire a farmi mettere da parte etica e morale e deve portarmi ad accettare quello che sto leggendo. Chiaramente senza mai giustificarlo, ci mancherebbe, sempre di finzione si parla. E devo dire che Bandit ci è riuscito e mi è piaciuto moltissimo! Ciò che più mi ha convinto è che Angel e Mian hanno un passato in comune e agiscono in nome di qualcosa di estremamente importante per loro. In più non è il classico rapporto rapitore-vittima, ma sono un po' uno e un po' l'altra a detenere il potere, possono entrambi uscirne vincitori o perdenti. Mian è vittima della vita e delle scelte sbagliate, sue e degli altri, più che di Angel. È una ragazza forte, una donna, ma non dimentichiamo che ha soltanto 19 anni e, ricordandoci questo, molti suoi gesti risultano più comprensibili. Ci vengono mostrati la sua determinazione, il suo coraggio, ma anche la sua fragilità, le sue paure. E i momenti in cui la vediamo indifesa sono quelli più toccanti. E poi c'è Angel. Un uomo spietato, subdolo, cattivo, ma che nasconde dolcezza e vulnerabilità. Li nasconde molto bene, ma ci sono.
Insomma, se non si fosse capito, Bandit per me è promosso a pieni voti. Un dark romance non eccessivamente forte, in cui la parte dark è data più dal pretesto e dall'attività svolta dai personaggi che dalla storia in sé. Un dark romance in cui, finalmente, la parte romance ha un senso, uno sviluppo e molta importanza. Una storia intensa, coinvolgente, intrigante e misteriosa. Una protagonista femminile tosta e un protagonista maschile sexy e autoritario. Due protagonisti che sono contemporaneamente vittime e carnefici. Personaggi secondari interessanti, che sanno fare da sfondo, ma anche catturare la scena. Con romanzi del genere, infine, la cosa più difficile è entrare veramente in sintonia con i protagonisti e, secondo me, per chi li scrive è dieci volte più difficile riuscire a convincere e coinvolgere i lettori. B.B. Reid ci è riuscita, almeno con me. Mi ha fatto dimenticare chi fossero davvero questi personaggi, mi ha fatta dispiacere per loro, sperare per loro, gioire e soffrire per loro. E non vedo veramente l'ora di ritrovarmi ancora una volta con loro per scoprire come andrà a finire.
Al prossimo libro!
Veronica
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