martedì 5 giugno 2018

REVIEW PARTY: Come un fulmine a ciel sereno (Bleeding Stars #3) di A.L. Jackson


Buongiorno così, con la recensione in anteprima di Come un fulmine a ciel sereno, terzo volume della serie Bleeding Stars di A.L. Jackson. Come i due precedenti libri, anche questo è stato autopubblicato in Italia dall'autrice, con la traduzione di Paola Ciccarelli. Questo terzo capitolo, che ci racconta dell'amore tormentato tra Lyrik e Tamar, esce domani, 6 giugno, ma inizio a parlarvene, senza fare spoiler, prendendo parte al Review Party. Pronte a tornare nella vita dei Sunder o a scoprire questo music romance?


Lei è un meraviglioso incubo e lui un perfido sogno...

Sai cosa si prova subito prima che un fulmine cada? Il modo in cui puoi sentire l'elettricità scorrerti nelle vene? I fremiti di avvertimento che crepitano nell'aria densa? Questa è un'emozione che Tamar King ha inseguito per tutta la vita finché non è diventata proprio la cosa da cui è dovuta fuggire.

Negli ultimi quattro anni, Tamar si è nascosta in un mondo isolato creato da lei stessa. Era al sicuro. Nessuno poteva toccarla. Finché Lyrik West non è piombato nella sua vita.
Lui è il primo chitarrista dei Sunder e tutto ciò che lei non potrà mai avere. Tuttavia, l'oscuro e bellissimo rockettaro diventa l'unica cosa che Tamar desidera ardentemente.
Lyrik ha dedicato la sua vita alla band e il successo che ha raggiunto gli è costato caro. Amareggiato, duro e pieno di rimpianti, si rifiuta di lasciarsi andare di nuovo, ma dall'istante in cui vede Tamar King, non desidera altro che passare una notte di passione con lei.
La splendida barista si rivela essere molto più di quanto si aspettasse. La loro attrazione è irrefrenabile, il loro desiderio travolgente. Basta un solo tocco ed entrambi prendono fuoco.
Ma vale la pena essere bruciati?


Momento confessione: non ho mai letto nulla di A.L. Jackson, quindi neanche i precedenti romanzi della serie Bleeding Stars. La conoscevo di nome e ne ho sentito parlare bene, quindi non potevo lasciarmi sfuggire la possibilità di leggere in anteprima questo terzo romanzo, autoconclusivo e con protagonista una nuova coppia. E poi stiamo parlando della storia di un chitarrista tatuato... cioè, vi pare che potevo resistere? No, ovvio che no. E infatti non ho avuto dubbi, perché ormai lo sapete che ho un debole per protagonisti maschili così, ma soprattutto per quei romanzi che hanno al centro la musica... e questo sembrava proprio perfetto. Il passaggio ad una nuova coppia permette di leggere Come un fulmine a ciel sereno indipendentemente dagli altri, ma ci troviamo già nel bel mezzo della storia. Tamar e Lyrik si conoscono già, lei è l'amica ed ex collega di Shea e lui amico e compagno di band di Sebastian, i protagonisti dei due libri precedenti. Sono già attratti l'uno dall'altra, ma lei vuole stargli alla larga tanto quanto lui vuole farla cedere. Ritrovarsi già catapultati in questa situazione è sicuramente un po' destabilizzante, ma ha contribuito anche ad incuriosirmi ancora di più, a farmi desiderare di saperne di più.

Il prologo è già molto d'impatto e ci poniamo subito la domanda che ci farà compagnia per un po': cosa è successo a Tamar? Ma non sarà l'unica domanda, perché anche Lyrik nasconde qualcosa e si porta dietro un bel bagaglio emotivo. Il POV alternato ci permette di vivere appieno entrambe le parti, ma allo stesso tempo ci tiene sulle spine ancora di più con tutte queste frasi a metà e cose non dette. Come un fulmine a ciel sereno è una storia di attrazione palpabile e passione sfrenata. La storia di un amore impossibile, visibile a tutti, ma ostacolato proprio dai due diretti interessati e da quello che credono di meritare o di non poter desiderare. I misteri sul passato dei due sono senza dubbio la cosa che più incuriosisce e ci tiene incollati alle pagine, soprattutto perché possiamo solo fare ipotesi per gran parte del romanzo. Tamar è la prima a confidarsi e a svelare il motivo del suo grande cambiamento, ma anche la sua storia è capace di riservarci ancora qualche sorpresa. Le loro non sono state vite facili e questo porta tutto il romanzo a mantenere un tono quasi cupo, a creare un velo di tristezza e malinconia che ci accompagna durante la lettura. E l'autrice riesce a creare questa atmosfera non solo con le parole, ma anche con uno stile particolare, fatto di frasi brevi, ripetizioni e molte riflessioni. Con questo, però, non voglio dire che il romanzo sia troppo pesante, ma solo più intenso. Intensità che si ritrova anche nelle scene d'amore, fisiche o sentimentali che siano. E che poi fa sì che le poche scene spensierate e leggere emergano ancora di più.

"Tu sei tutto ciò che non mi ero mai aspettato. Che non avevo previsto. Tutto quello che non avrei mai pensato di avere bisogno."
Una notte di quattro anni prima Tamar si è ripromessa di non innamorarsi mai più. Da quel momento ha smesso di essere la ragazza desiderosa di provare qualsiasi cosa, coraggiosa o forse incosciente, e si è nascosta dietro un aspetto da dura: capelli rossi, trucco pesante e tatuaggi. Lyrik West è l'ultima persona di cui ha bisogno, è il suo fulmine a ciel sereno, affascinante, incantevole, ma anche distruttivo, un pericolo eccitante, qualcosa da cui sa di dover star lontana, ma che l'attira a sé come una calamita. Lui la provoca, la spinge a lasciarsi andare, ma lei è decisa a non cedergli il comando, ad assicurarsi di avere sempre il controllo. Ma neanche lui è aperto all'amore, perché amore significa sofferenza e dolore. 

"Sai, a volte ti guardo e provo una strana sensazione... proprio qui..." disse, battendosi per due volte il pugno al centro del petto. "Come se ti conoscessi meglio di chiunque altro. E cazzo, Blue... mi piace un casino questa sensazione." La sua voce si abbassò fino a diventare un sussurro carico di sensi di colpa. "E voglio continuare a provarla. Conoscerti meglio." Con cautela, si voltò verso di me. "Ed è questa la cosa che mi spaventa di più."
Ora, però, Tamar è costretta ad averlo vicino per il matrimonio dei loro amici e per la pausa della band. Averlo sempre tra i piedi mette a dura prova la sua determinazione, farlo avvicinare significa far cadere piano piano la corazza che da tempo la protegge. Sono gli unici che riescono a mettere veramente a nudo l'altro, a capirsi e riconoscersi, pur non conoscendosi affatto. È l'attrazione fisica a spingerli uno tra le braccia dell'altra, ma è qualcosa di molto più intimo e profondo a legarli. Qualcosa di tanto bello quanto spaventoso. Con Lyrik, la Tamar di una volta spinge per tornare in superficie. Con Tamar, Lyrik si spoglia della rabbia e delle tenebre che lo circondano. Insieme sono lampi e tuoni, ma devono stare attenti a non farsi colpire dal fulmine.

Come molto spesso in questi casi, i personaggi secondari hanno la loro importanza, sia all'interno della storia, sia per iniziare a delineare quelle future. E questa serie non è da meno, perché Ash e Zee sanno come catturare l'attenzione, in modi molto diversi, ma comunque con successo. Ma non è da sottovalutare neanche il ruolo della musica. Musica che è, allo stesso tempo, salvezza e rovina, un sogno e la fine di tutti gli altri. Qualcosa che tutto dà e tutto toglie. Insomma, il mio primo approccio con A.L. Jackson è andato molto bene, ho scoperto una nuova autrice (e una brava traduttrice) e una serie con personaggi che voglio conoscere tutti. Non vi nego che, se avessi tempo, le mie prossime letture sarebbero i primi due romanzi della Bleeding Stars per colmare le mie lacune. Ma recupererò e non mi perderò le prossime uscite!


Al prossimo libro!
Veronica

Nessun commento:

Posta un commento