sabato 16 giugno 2018

REVIEW PARTY: Per il mio amore, Whiskey di Kandi Steiner


Amore e odio. Due sentimenti tanto forti, tanto grandi, così diversi e così complementari. Non è tanto quello che provano i due protagonisti del libro di cui vi sto per parlare l'uno per l'altra, perché è qualcosa di molto più complesso e profondo, proprio come una dipendenza. Ma è quello che proverete voi lettori, verso l'autrice, verso la coppia e verso la loro storia. Finalmente, in questo lungo Review Party, è arrivato il mio momento per provare a raccontarvi quello che Per il mio amore, Whiskey, l'ultimo arrivo in casa Always Publishing, è stato per me. Ennesimo successo per questa casa editrice che ha portato all'esordio italiano un'altra meritevole autrice, Kandi Steiner. Autrice di cui spero di poter leggere presto qualcos'altro, anche se, lo ammetto, penso affronterei un altro suo libro con un po' di paura...


Dieci anni d’amore, di perdita, di amicizia, di cuori infranti e di emozioni da gustare fino all’ultima goccia. 
Dal primo momento in cui incontra Jamie, Brecks sa che la sua vita non sarà più la stessa. 
Quel ragazzo dagli occhi ambrati diventerà il suo Whiskey, una irrinunciabile dipendenza. Mese dopo mese, anno dopo anno, errore dopo errore, la loro amicizia si fa sempre più complicata, e la loro attrazione sempre più inarrestabile. 
Ma cosa fare quando il tempo e le circostanze sembrano essere sempre avverse? 
Quanto duramente e quanto a lungo una donna può lottare per riappropriarsi del cuore dell’uomo che da sempre le appartiene? 
Una storia cruda, appassionata e straziante, in cui il destino giocherà a tirare i fili del vero amore, in un turbinio di emozioni travolgenti. 
Ci vuole più coraggio ad ammettere di amare qualcuno e di voler lottare per lui, che a lasciarlo andare per soffrire di meno.

Questo è il classico caso in cui la fama precede il libro. La trama e i vari commenti che, inevitabilmente, troviamo o sentiamo in giro, ci preparano ad una lettura difficile, che prende cuore, testa e stomaco. Io ho volutamente evitato di leggere recensioni o di informarmi troppo prima di iniziare, per potermi godere al massimo quel tipo di lettura che amo concedermi, quella che è molto di più di una semplice lettura. Quindi non sapevo veramente cosa aspettarmi. Ed è stato ancora più bello per questo. Ma è stato anche complicato. Non esagero se dico che è stata una delle letture più difficili, se non la più difficile, che io abbia mai affrontato. Ho letto libri molto più tristi, situazioni molto più drammatiche e storie finite male, ma Per il mio amore, Whiskey mi ha tenuta con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina, mi ha fatta soffrire perennemente, a volte di più, a volte di meno. Mi ha fatto sperare, ogni volta, che fosse finalmente la volta buona, facendomi gioire, per poi ributtarmi giù, ogni volta, facendomi scoprire quanto la vita sia beffarda, e pure un po' crudele. Insomma, secondo me è uno di quei libri che non puoi fare a meno di vivere con ogni parte del tuo corpo, quella lettura che diventa un'esperienza a tutti gli effetti, qualcosa che non può lasciarti indifferente. E i libri così sono quelli che, per forza di cosa, un po' odi, ma che non puoi fare a meno di amare.

Brecks e Jamie si incontrano, o sarebbe meglio dire si scontrano, quando lui è al suo ultimo anno di superiori e lei al penultimo. Un incontro casuale, ma che non li lascia certo indifferenti. Uno dei due rimane probabilmente più colpito rispetto all'altro, ma, nonostante i diversi sentimenti in gioco, tra loro nasce una bellissima e fortissima amicizia, qualcosa di più profondo di quello che sarebbe potuto essere un amore vissuto ai tempi del liceo. L'amicizia rimane sempre salda, ma a questa si aggiunge dell'altro con il passare del tempo. Attrazione, sicuramente, ma anche amore, via via sempre più forte. Tra loro, però, c'è sempre qualcun altro, c'è la vita, la distanza. Rimangono, per anni, l'unico vero punto saldo nella vita dell'altro, l'unica persona da cui sanno di poter sempre ritornare, l'unica certezza, l'unica dipendenza. Non importa per quanto tempo stiano lontani, non importa come si siano lasciati l'ultima volta, tornano sempre l'uno dall'altra. E sono sempre lì, pronti ad accogliersi di nuovo. Ma anche a lasciarsi andare di nuovo.

Se ci pensate, la loro è una storia d'amore bellissima, romantica, dolce, perché non smettono mai di amarsi. Ci provano, ma non ci riescono. Ogni volta è come se non fosse passato neanche un giorno, altro che mesi o, addirittura, anni. Un amore perfetto. Ma anche estremamente imperfetto. Sono B e Jamie, quando avevano 18 anni, così come quando ne hanno 30, ma non sono mai veramente B e Jamie, insieme. Sicuramente è bellissimo sapere di avere una persona tanto importante nella propria vita, ma è anche la cosa più triste, perché si appartengono, senza poterlo veramente dire. Brecks è di Jamie, Jamie è di Brecks, lo sanno loro, lo sanno tutte le persone che, negli anni, stanno loro accanto. Ma alla fine, nel momento decisivo, non lo sono mai. Nonostante tutti i tentativi falliti e le paure, possono lasciarsi nel modo più brusco e triste possibile o serenamente, ma il loro non è mai un addio, è sempre un arrivederci a quando sarà il momento giusto per loro... ma lo sarà mai?


Ho adorato l'idea di raccontare questa storia con i continui riferimenti al whiskey e alla dipendenza, perché Jamie è proprio come il Whiskey per B, è una dipendenza cresciuta sorso dopo sorso, assaggio dopo assaggio, qualcosa di piacevole e di pericoloso allo stesso tempo, qualcosa da cui cerca di allontanarsi, di disintossicarsi, ma che è sempre il suo ultimo desiderio, l'unica cosa di cui non può fare a meno. Si fanno bene a vicenda, ma anche tanto, troppo, male. Fanno male a chi hanno vicino, a persone innocenti la cui unica colpa è stata innamorarsi di qualcuno che ha già regalato il proprio cuore ad un'altra persona. Per noi che viviamo la storia da fuori sembra molto semplice risolvere la situazione. Quante volte, leggendo, avete pensato "mettetevi insieme e basta"? Io tantissime, praticamente ad ogni capitolo, e a volte ho veramente creduto che sarebbe stata finalmente la volta buona. Ma la vita è fatta di errori, di scelte sbagliate, di momenti sbagliati. Perché sì, la loro storia è fatta di momenti, di quei pochi momenti passati insieme in un tempo molto più lungo passato separati. Il tempismo è il terzo protagonista e svolge un ruolo determinante e snervante, il ruolo del vero antagonista. Quando uno dei due è pronto, non lo è l'altro. Quando finalmente lo è anche l'altro, non lo è più il primo. 


La storia è raccontata interamente dal punto di vista di B, ed è una scelta che solitamente non apprezzerei poi molto. Secondo me il POV alternato è sempre preferibile, sia perché amo leggere i punti di vista maschili, sia perché permette di avere una visione più completa. E non dico che non mi sarebbe piaciuto conoscere il pensiero di Jamie in determinati momenti, anzi, ma sono anche convinta che la scelta di dare voce solo a Brecks abbia contribuito a rendere ancora più coinvolgente, interessante e misteriosa la storia. Il non sapere è ciò che, probabilmente, vi farà sentire la necessità di un Maalox o di darvi al Whiskey, ma è anche il bello di questo romanzo. Soprattutto se, come me, in realtà amate soffrire quando vi immergete tra le pagine di un libro. Conoscere più a fondo i pensieri della protagonista femminile, comunque, non ci permetterà lo stesso di capirla veramente, anzi. Non dipende tutto da lei, ma sarà sicuramente più facile schierarsi dalla parte di Jamie, dispiacersi per lui e incolpare lei. Ma il messaggio di questa storia è che c'è un momento giusto per ogni cosa, che a volte, semplicemente, è quello sbagliato. È triste pensare alle occasioni sprecate, al tempo sprecato, al male provato e provocato, ma è bello credere che abbia tutto una ragione. 

Che dire infine di Kandi Steiner? Come anticipato, penso di amarla e odiarla allo stesso modo. Ho amato il suo modo di scrivere, come ha deciso di strutturare il romanzo e come ha fatto raccontare la storia alla sua protagonista. L'ho amata per tutto quello che mi ha fatto provare. L'ho odiata per tutto quello che mi ha fatto provare. E il finale, ragazze! Sono seria quando dico che riesce a tenere il lettore incollato alle pagine dalla primissima all'ultimissima. Scrivere un libro del genere non è semplice, è facile annoiare con una storia che fila liscia dall'inizio alla fine, ma anche con una che sembra invece non filare mai. La Steiner, però, è riuscita, secondo me, a sfruttare al massimo tutti gli alti e bassi di questo amore. Se quindi cercate un libro da vivere intensamente, una lettura coinvolgente e complicata, dura, struggente, con qualche momento di gioia e tanti di sofferenza, rabbia, impotenza, allora vi consiglio Per il mio amore, Whiskey senza alcun dubbio. Vi avverto, però: crea dipendenza e non vi fermerete ad un solo bicchiere.

Al prossimo libro!
Veronica



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