mercoledì 20 giugno 2018

REVIEW PARTY: Rebel love di Erin Watt


Buongiorno!
Come sicuramente già sapete, le due autrici che scrivono con lo pseudonimo Erin Watt sono tornate ieri in Italia con ben due nuovi romanzi, standalone, sempre grazie alla Sperling & Kupfer. Vi parlerò sicuramente di entrambi, perché, dopo i Royal, non potevo certo perdermi il loro grande ritorno, ma iniziamo oggi con il Review Party di Rebel love. Si tratta di uno young adult che, partendo dall'idea dell'amore ribelle, va a toccare argomenti molto delicati, ma con estrema dolcezza. 

Beth ha diciassette anni ed è all'ultimo anno di liceo. Dovrebbe essere circondata da amici, uscire con ragazzi carini e godersi i momenti migliori della sua età. Invece, la sua vita è già stata scritta dai genitori, fino all'ultimo dettaglio. Da quando la sorella è morta in un incidente, tre anni orsono, l'hanno infatti obbligata a vivere in una prigione dorata, monitorando ogni sua mossa, nel tentativo di proteggerla da ogni cosa. Senza alcuna privacy né via di fuga, Beth è oppressa dalle loro paranoie e paure, come intrappolata nella sua stessa vita. Eppure lei è viva, e vuole vivere. E per assaporare anche solo un minuto di vita reale è pronta a tutto, anche a mentire per imbucarsi da sola a una festa con degli sconosciuti. Lì incontra un ragazzo. Si fa chiamare Chase, è appena arrivato in città, ha due incredibili occhi blu e una cicatrice sul sopracciglio. Sembra che tutti lo conoscano e quando cammina, intorno a lui, si crea il vuoto. Perché Chase, con i suoi molti fantasmi e colpe da espiare, porta guai, e belli grossi anche. Beth però non lo sa, e presto sarà costretta a fare una scelta: seguire le regole, o il suo cuore, rischiando di distruggere tutto... di nuovo.

Beth ha diciassette anni, è all'ultimo anno di liceo e si divide tra la scuola, le amiche e il volontariato in un canile. Dopo la morte della sorella in un incidente tre anni prima, è andata avanti con la propria vita, nonostante tutto, perché è ciò che Rachel avrebbe voluto e perché limitarsi a sopravvivere non la riporterebbe da lei. I suoi genitori, però, sono ancora profondamente scossi dalla perdita e tutta la loro apprensione, la loro preoccupazione, si riversa su di lei. La vogliono al sicuro, vogliono proteggerla da chiunque e da qualsiasi cosa, perché non possono affatto permettersi di perdere anche lei, ma non vedono che, facendo così, è proprio ciò che rischiano di ottenere. Beth si sente soffocare dalle imposizioni della propria famiglia, si sente in prigione nella propria casa e reagisce come farebbe una qualsiasi adolescente: infrangendo le regole. Ed è proprio ad una festa a cui è andata di nascosto che incontra Chase, il perfetto "cattivo ragazzo" per sfidare ancora una volta i propri genitori.

Ciò che Beth non sa, però, è che Chase non ha solo l'aspetto da bad boy, ma tutte le carte in regola per essere definito davvero "cattivo". Almeno così è come lo vedono gli altri. Tutti gli altri, tranne lei. Perché Beth vede il vero Chase, il ragazzo dolce, un ragazzo ferito, rassegnato, che si colpevolizza e che crede di meritare ogni occhiataccia, ogni appellativo, ogni cattiveria. A questo punto, però, ha già smesso di essere una semplice ribellione ed è diventato qualcosa a cui la ragazza non vuole rinunciare, anche se significa andare contro il volere della famiglia, degli amici e dello stesso Chase. Ma, se lottare per ottenere qualche libertà è facile, non è lo stesso farlo per seguire il proprio cuore. Può davvero mettersi contro tutto e tutti per farlo? E, soprattutto, c'è qualcosa di sbagliato nei suoi sentimenti?


Con Rebel love, il duo Erin Watt dimostra di essere convincente anche senza la continua ricerca di colpi di scena, anche con una storia più riflessiva che d'azione, ma senza perdere la grandissima capacità di coinvolgere e di saper tenere il lettore incollato alle pagine. Rebel love è sì una storia d'amore, un amore impossibile, ma è soprattutto una storia che parla di perdita e di perdono, di sentimenti che vanno oltre ciò che può essere considerato giusto o sbagliato. Il perdono è forse una delle cose che risulta più difficile concedere, ma questa storia dimostra, e lo fa stupendamente, quanto sia ancora più complicato perdonare se stessi. 

Chase è senza dubbio il personaggio chiave, nonostante la storia sia interamente raccontata dal punto di vista di Beth, ed è la sua evoluzione, la sua "accettazione", che vediamo pagina dopo pagina, anche se strettamente legata a quella della ragazza. Chase è un ragazzo che ha commesso un errore e che ha pagato per questo, come è giusto che sia, ma è comunque un ragazzo che, a detta di tutti, o quasi, non merita il diritto di ricominciare. Dovrà convivere per sempre con quello che è successo, ma per quanto ancora quell'unico errore condizionerà totalmente la sua vita? Il personaggio di Beth mi è piaciuto moltissimo, nella sua contraddizione tra adolescente "ribelle" e ragazza matura, nella sua determinazione e nella sua crescita. Ho adorato il suo "grande gesto" e i suoi messaggi mi hanno spinta molto a riflettere. Ma è Chase che mi ha totalmente conquistata, mi ha fatto tenerezza, a volte anche rabbia, mi ha fatta emozionare, mi ha spezzato il cuore e poi lo ha rimesso insieme. Un protagonista maschile originale, diverso in tutto e per tutto dai classici cliché e proprio per questo riuscitissimo.


Se devo trovare un difetto a Rebel love, penso alla mancanza del POV maschile. Proprio perché Chase mi è piaciuto così tanto, avrei voluto leggere i suoi pensieri, e non solo immaginarli. Mi spiace anche che la parte decisiva sia stata sviluppata un po' troppo velocemente e che il finale arrivi proprio quando ne vorremmo di più. Ma è un romanzo che vi consiglio di leggere, perché è una storia originale, appassionante, emozionante e che induce inevitabilmente a riflettere. Una storia che tratta temi molto delicati, che lo fa con dolcezza, tenerezza, ma senza nascondere gli atteggiamenti più duri. Una storia che non ha bisogno di esagerare per coinvolgere, ma che appassiona proprio con la propria tranquillità, quasi lentezza. La storia di un amore difficile, ma delicato, profondo, ma quasi platonico. Qualcuno potrebbe dire che sia privo di verve, di intensità, passionalità, ma secondo me è perfetto così, perché è giusto dare spazio ad altro, e dimostra anche che non serve essere espliciti per trasmettere sensualità. Insomma, le autrici hanno confermato il grande successo di questa collaborazione e non hanno affatto deluso le mie alte aspettative. Anzi, mi hanno piacevolmente stupita con qualcosa di molto diverso da ciò a cui ci avevano abituati. Per me è un grandissimo sì!

Se vi va, vi invito a passare anche dagli altri blog che partecipano al Review Party. Trovate tutti i nomi nel banner in alto.

Al prossimo libro!
Veronica

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