lunedì 27 agosto 2018

RECENSIONE: Il vero desiderio (True Gentlemen #2) di Grace Burrowes


Buongiorno e ben ritrovati, finalmente!
Ho bisogno di una piccola spinta per tornare a carburare di nuovo, ma piano piano eccomi qui a parlarvi soprattutto dei libri che mi hanno fatto compagnia in questo mese di vacanza. Grazie a tutte le storie lette, ho viaggiato moltissimo, ma Grace Burrowes è riuscita ancora una volta a farmi viaggiare anche nel tempo! A luglio la Leggereditore ha infatti pubblicato il secondo volume della serie True Gentlemen e il romanzo storico Il vero desiderio mi ha riportata dalla famiglia Haddonfield. Questo tuffo nel passato lo facciamo con un'altra delle sorelle, Kirsten, una lady molto pratica e sicura di sé, e con Daniel Banks, uomo di chiesa con troppi problemi terreni. Pronti ad un'altra storia d'amore senza tempo?

Per Daniel Banks, un uomo di chiesa dotato di genuina fede, la vocazione è l'ultimo conforto che gli è rimasto. Nel tentativo di voltare pagina e iniziare una nuova vita, accetta il posto di parroco nel villaggio di Haddondale, con il beneplacito del conte di Bellefonte. Lì Daniel incontra lady Kirsten Haddonfield, sorella del conte, una donna bella, sicura di sé e schietta, anche lei vittima di un passato che l'ha ferita nel profondo. L'interesse di Daniel è stuzzicato dall'atteggiamento sprezzante della nobildonna verso le disgrazie subite e dalla gentilezza che invece serba nei recessi più reconditi del suo cuore infranto. Dal canto suo, anche Kirsten subisce il fascino del signor Banks e se ne innamora perdutamente. Ma la relazione tra un parroco e un'aristocratica è quanto di più sconveniente si possa immaginare e, per tanto, sarebbe destinata a rimanere platonica se la Divina Provvidenza non offrisse loro una chance... La felicità completa sembra essere finalmente a un passo per Kirsten e Daniel, ma molto spesso anche il più idilliaco dei giardini ospita un serpente velenoso, furbo e determinato, pronto, proprio sul più bello, a creare scompiglio...

True Gentlemen
1. IL VERO GENTILUOMO (Nita & Tremaine) [recensione]
2. IL VERO DESIDERIO (Kirsten & Daniel)
3. IL VERO SOGNO (Susannah & Will) [26 settembre]

Già nella recensione del primo volume ammettevo di non essere una grande lettrice di romance storici, più per una questione di maggiore attrazione verso ciò che è contemporaneo. Nonostante questo, però, ho sempre avuto il desiderio di iniziare a dedicarmi anche a questo tipo di lettura e Il vero gentiluomo, probabilmente, era arrivato proprio al momento giusto. Continua a non essere il mio genere preferito, ma sto iniziando ad apprezzare sempre di più anche situazioni temporalmente ben più lontane. Probabilmente, però, il merito è anche e soprattutto della serie True Gentlemen che, anche se storica, porta in sé qualche elemento di modernità. Qualcosa che, pur portandoci indietro nel tempo, non ci fa sentire così distanti. Sono infatti molto moderne le protagoniste femminili, ma anche le tematiche trattate e i messaggi quasi di critica verso ciò che non funzionava in passato. E questi sono proprio gli elementi che continuo ad apprezzare di questa serie e che contribuiscono ad accrescere la curiosità di andare avanti anche con i volumi che verranno.


Kirsten, come la sorella Nita, è una ragazza determinata, pratica e poco incline ad adeguarsi alla vita che gli altri si aspettano da lei. Neanche in amore ha mai avuto grandi soddisfazioni, ma non possiamo neanche parlare di vere e proprie delusioni perché non ha mai conosciuto il vero amore. È una donna molto fine e ben educata, come il ruolo che ricopre richiede, ma non ha problemi a sporcarsi le mani o ad occuparsi di faccende più umili. Per questo, appena il nuovo parroco arriva ad Haddondale, non si limita ad accoglierlo, ma lo aiuta attivamente nella sistemazione della canonica e nel difficile compito di educatore e insegnante. Ma, come potrete facilmente immaginare, non è solo l'altruismo che la guida, bensì un'attrazione e un interesse mai provati prima.


Daniel Banks è il nuovo parroco, un uomo di chiesa giusto e devoto, una persona umile e realmente interessata ai problemi altrui. Ed è talmente giusto ed altruista che, nonostante i propri sentimenti, cerca di tenersi alla larga dalla bella Kirsten, anche se con molta fatica. Lei lo conquista con la sua forza e con la sua sicurezza, ma è anche l'unico a vedere ogni sua debolezza. Però una relazione tra i due non sarebbe ben vista, ma giudicata anzi sconveniente, non tanto per il ruolo del signor Banks che, in realtà, vuole la presenza di una donna come supporto e sostegno, ma più per la delicata situazione familiare di Daniel e per le questioni rimaste irrisolte del suo passato.


A differenza del primo capitolo, la famiglia Haddonfield ha un ruolo molto marginale e il personaggio di Kirsten è forse più aiutante che vera protagonista. Il vero desiderio è infatti incentrato molto di più sul personaggio di Daniel, sul suo ruolo all'interno del villaggio, sui suoi affetti e sui suoi sbagli passati, se così possiamo chiamarli. Ci troviamo quindi davanti ad una storia molto diversa dalla precedente. Nel primo libro avevo apprezzato moltissimo Nita e tutto il discorso sul ruolo della donna, che con Kirsten ha decisamente meno impatto; nel secondo, invece, mi è piaciuto moltissimo Daniel e il rapporto con i suoi giovani alunni. I sei bambini, infatti, per quanto secondari, hanno una certa importanza e sono rappresentati con semplicità, ma anche con grande cura e tenerezza. Vi basti sapere che le scene con loro presenti sono state, senza dubbio, le mie preferite. 

Lo stile della Burrowes continua ad essere curato, ma senza cadere nell'eccessivo, adatto ad un romanzo storico, ma allo stesso tempo quasi "attuale". Leggendo mi sono spesso dimenticata di essere in realtà nel 2018, ma, comunque, le scene più intime non le ho trovate poi così diverse da quelle di un qualsiasi romanzo contemporaneo. La storia è narrata in terza persona e il focus cambia più volte all'interno dello stesso capitolo, per permetterci di avere una visione completa della storia. È anche vero, però, che alcuni salti da una scena all'altra mi hanno lasciata un po' perplessa a chiedermi "e qui come ci siamo arrivati?". In conclusione non posso che confermare la mia idea precedente e consigliarvi anche questa lettura, se apprezzate il genere o se volete approcciarvi agli storici. Anche in questo caso si tratta di un romanzo autoconclusivo che potete tranquillamente leggere senza conoscere la storia precedente, tanto che, purtroppo, i primi protagonisti sono praticamente assenti da questo secondo capitolo. Per me non è stato quel tipo di lettura che mi cattura dalla prima all'ultima pagina e che non mi fa staccare gli occhi dal libro, alcune parti mi hanno coinvolta di più e altre parti le ho trovate più lente, ma è stata sicuramente una piacevole pausa dai soliti romanzi contemporanei, un tuffo nel passato con una consapevolezza più attuale, una storia romantica, a tratti passionale e a tratti più emozionante.

Al prossimo libro!
Veronica



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