martedì 11 settembre 2018

REVIEW PARTY: La teoria imperfetta dell'amore di Julie Buxbaum


Buongiorno!
Dimmi tre segreti è uno dei libri che più mi è piaciuto negli ultimi anni, una storia dolce, divertente, romantica, un libro originale. Così, quando ho saputo che DeA, nella collana Young Adult, avrebbe pubblicato un altro libro di Julie Buxbaum, non ho avuto dubbi: doveva essere mio! Eccomi quindi qui a parlarvi della nuova uscita La teoria imperfetta dell'amore, un'altra storia dolce e delicata, che parla di amore e di amicizia, ma che affronta anche tematiche importanti e dolorose come il lutto e il sentirsi diversi, non normali. Ringrazio quindi Paola per aver organizzato il Review Party e la casa editrice per la copia in anteprima.


A volte basta cambiare prospettiva per dare senso al mondo. Da quando suo padre è morto in un incidente d'auto, Kit non è più la stessa. Non ha più voglia di ridere, scherzare o confidarsi con le amiche di sempre. L'unica cosa che desidera è chiudere fuori il mondo intero e voltare pagina. Per questo decide di lasciare il tavolo affollato a cui si siede ogni giorno in mensa e prendere posto a quello di David. David, che gira per i corridoi della scuola con le cuffie nelle orecchie e non parla con nessuno. David, che è un genio della fisica ma quando si agita trema come una foglia. I due non potrebbero essere più diversi, ma lentamente quei pranzi in solitudine diventano un appuntamento fisso, atteso, e tra sguardi e parole sussurrate, Kit e David imparano a essere amici. Forse qualcosa di più. Fino a quando David decide di aiutare Kit a ricostruire che cosa è successo il giorno in cui suo padre è morto. Perché David non sopporta le questioni irrisolte, non sopporta le equazioni lasciate a metà. E farebbe di tutto per ricomporre i pezzi del cuore infranto di Kit. Ma il sentimento che li lega sarà abbastanza forte per resistere alla verità?

David è il classico ragazzo che in una scuola verrebbe isolato e considerato "strano", ma anche preso in giro e deriso per queste sue stranezze. Guardandolo si vede un adolescente goffo, con capacità relazionali pari a zero, sempre solo e silenzioso, separato dal mondo dalle sue grandi cuffie. Si vede un secchione, uno che si diverte a studiare le leggi della fisica e si calma ripetendo le cifre del pi greco. Ma nessuno si è mai soffermato a vederlo veramente, almeno fino all'arrivo di Kit al suo tavolo a mensa. Kit è invece una ragazza "normale", circondata da amici, felice. Questo fino a quando una disgrazia capovolge il suo mondo: il padre muore in un incedente stradale e lei perde quell'innocenza e quella solarità di cui era piena la sua vita. La sua reazione è quella di allontanarsi da tutti, dai problemi frivoli e dalle risate spensierate. E il tavolo di David sembra il posto migliore per restare in silenzio ed essere lasciata in pace.

David e Kit sono quindi due anime perse, in un contesto crudele come solo un liceo sa essere. Kit non aveva mai notato veramente David, non aveva mai notato quanto dietro quei vestiti strani si nascondesse un ragazzo molto carino e quanto potesse apprezzare un po' di cruda e sana onestà. David, invece, Kit l'aveva notata eccome. Il suo nome era tra i pochi della lista di persone di cui potersi fidare, una delle poche persone che, nel corso degli anni, era stata carina con lui. Per lui è semplicemente la ragazza più bella del mondo. Quelli che però dovevano essere pranzi silenziosi diventano presto i momenti più belli della giornata di entrambi, l'unico momento in cui Kit può smettere di fingere di stare bene e in cui David desidera togliersi le cuffie. Piano piano imparano ad essere amici, e forse anche qualcosa di più. Capiscono quanto possono aiutarsi a vicenda e quanto la sola presenza dell'altro li faccia stare bene. 


Sicuramente, come dicevo all'inizio, avevo aspettative altissime per questo libro. Avendo amato lo stile e le idee della Buxbaum, non vedevo l'ora di perdermi ancora una volta nella magia e nel mondo che l'autrice era riuscita a creare nel libro precedente. Ci sono riuscita? Sì e no. Forse proprio perché mi era piaciuto così tanto, La teoria imperfetta dell'amore non è riuscito, secondo me, ad essere all'altezza, pur restando un libro decisamente ben scritto e ben sviluppato. Ma è anche vero che parliamo di due storie, per alcuni aspetti, molto diverse, che non è poi così corretto paragonare. Anche perché, non voglio che passi il messaggio contrario, ho trovato anche questo nuovo libro molto bello, ma soprattutto significativo e con un messaggio importante. 

La Buxbaum si è confrontata con temi delicati e li ha affrontati con la delicatezza, la dolcezza e quel pizzico di spensieratezza che contraddistinguono il suo stile, ma allo stesso tempo senza indorare troppo la pillola. Kit è una giovane ragazza che deve affrontare, da un giorno all'altro, la perdita del padre e tutte quelle bugie e quei segreti che prima ignorava completamente. Deve fare i conti non solo con il dolore, ma anche con la paura di andare avanti, con l'incertezza riguardo al futuro, con la rabbia e la consapevolezza che niente è perfetto e che neanche la sua famiglia lo era. 


E poi c'è David, il vero protagonista. Con lui l'autrice è stata particolarmente brava e delicata, riuscendo a mostrare perfettamente qualcosa come l'autismo e, in particolare, l'Asperger, sia dalla parte di chi li vive in prima persona, direttamente e indirettamente, sia di chi li vede solo da lontano. Ma è soprattutto riuscita nell'intento di mandare il messaggio che non deve essere una diagnosi a definire una persona, che le "stranezze" non ti rendono "anormale" e che ogni difficoltà, con l'aiuto della persona giusta, può essere facilmente superata. La cosa che più mi è piaciuta, però, è che ha fatto tutto questo lasciandoci spesso con il sorriso sulle labbra, ma senza nascondere le parti difficili, la cattiveria e la crudeltà che questi ragazzi sono costretti a subire.

Che dire, quindi? Sicuramente La teoria imperfetta dell'amore è un libro che vi consiglio e che vi invito a leggere, anche per scoprire qualcosa in più su tematiche che sono spesso un tabù. Io, anzi, sono sempre molto curiosa di leggere cose al riguardo e difficilmente dimenticherò un personaggio ben descritto come David. Ma, a fare da contorno alle questioni più "serie", c'è anche una bellissima storia d'amicizia e una dolcissima storia d'amore. Tanto che arriverete al finale, un po' "brusco", devo ammetterlo, e non vorrete ancora separarvi da David e Kit. 

Al prossimo libro!
Veronica


3 commenti:

  1. "La Buxbaum si è confrontata con temi delicati e li ha affrontati con la delicatezza" concordo appieno!! :)

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  2. "A fare da contorno alle questioni più "serie", c'è anche una bellissima storia d'amicizia e una dolcissima storia d'amore" [...] Verissimo!

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