lunedì 2 settembre 2019

REVIEW PARTY: Più in alto del giorno di Valentina Orengo


Buongiorno!
Per la serie "ogni tanto ritornano", eccomi di nuovo qui tra voi. Iniziamo questa settimana e questo nuovo mese (non particolarmente amato, diciamolo) con lo spirito giusto... e cosa c'è di meglio di una chiacchierata su una delle novità presenti ora in libreria? Marianna, che come sempre ringrazio, ha voluto coinvolgermi nel Review Party del romanzo d'esordio di Valentina Orengo, edito da Garzanti (che ringrazio per la copia omaggio). Con Più in alto del giorno, romanzo di narrativa young adult, sono uscita dalla mia comfort zone... ma ne è valsa la pena!

Mimì ha tredici anni ed è convinta che la vacanza in quel piccolo paese di frontiera affacciato sul mare sia la più noiosa della sua vita. Trascorre le giornate leggendo, seduta sul tronco mozzato di un ulivo, e aspettando che qualcosa succeda. Un pomeriggio, all'improvviso, quasi dal nulla compare Alfred, un ciuffo di capelli a coprirgli gli occhi e i piedi nudi. Da quel momento tutto intorno a lei comincia a cambiare. È lui a farle scoprire che il paese profuma di bucato, di pomodori secchi e di gelsomino. È lui a farle conoscere Scatto, Nero e Scintilla. Insieme a loro trascorre giorni spensierati tra i viottoli che si arrampicano sulla collina, la piazza e la spiaggia. Per la prima volta assapora il gusto della libertà e, mentre il mondo degli adulti si fa sempre più lontano, tutto sembra essere quasi troppo perfetto per essere vero. Ma quel momento incantato è breve. Sulle colline, Mimì e Alfred scoprono un segreto troppo grande per due ragazzini. Un segreto che, nonostante tutto, decidono di non rivelare a nessuno. La realtà irrompe violenta nelle loro vite svelandone le sfumature più cupe. L'amicizia tra Alfred e Mimì diventa ancora più profonda, ma la paura, le cose non dette e il dolore nascosto nelle pieghe imprevedibili degli eventi, segnano la fine della loro infanzia.

Più in alto del giorno è un romanzo di formazione, un romanzo che parla di amicizia, di pre-adolescenza, ma anche di famiglia e di adulti. Se seguite il mio blog, sapete che gran parte delle mie letture, ma soprattutto di quelle di cui vi parlo, appartiene al genere rosa, al romance in tutte le sue sfumature. Questa storia è quindi ben lontana da quello a cui sono abituata, ma, oltre a ritenere che spaziare un po' nelle letture possa solo farmi bene, sono anche convinta che cambiare fosse quello che mi serviva in questo momento. Avrete sicuramente notato la mia lunga pausa... pausa dovuta alla mancanza di tempo libero tra lavoro e altri impegni, ma anche ad un periodo di "noia" e poco entusiasmo nella lettura. Quindi perché non provare cambiando genere? L'ho fatto e non so dirvi se ho risolto ogni problema, ma sicuramente posso dirvi che mi sono appassionata alla storia, mi sono immedesimata nei personaggi e ho divorato una pagina dietro l'altra.

Mimì è una ragazzina di tredici anni, quell'età difficile in cui ci si sente già grandi, ma si è ancora piccoli; quell'età in cui si viene trattati come bambini, ma si capisce molto di più di quanto gli adulti possano immaginare. Un'età ormai distante dalla mia e da quella di moltissimi lettori, ma rappresentata magistralmente da Valentina, senza cadere in caricature o esagerazioni, ma descritta con una delicatezza e una precisione non indifferenti. Insomma, sarà impossibile non tornare ai nostri tredici anni, alle nostre piccole grandi avventure, alle prime amicizie e alle prime difficoltà.
Perché in fondo lo sapevamo che aveva ragione, però, quando tutti insieme riuscivamo a far volare le nostre teste altrove, era come se quello che ci raccontavamo potesse diventare un po' vero. E allora ci arrivava forte quella vertigine meravigliosa che ti fa sentire in possesso di un privilegio e capace di grandi imprese.
Mimì è la nuova arrivata in un piccolo paesino, non conosce nessuno e ha paura che, dopo tutti questi cambiamenti, anche la sicurezza della propria famiglia possa risentirne. Tutto cambia il giorno in cui conosce Alfred, un ragazzino misterioso e affascinante che cattura subito la sua attenzione. Con lui e con i suoi nuovi amici vive le sue prime avventure, ha i suoi primi piccoli segreti e inizia a sentirsi davvero grande. Ma una scoperta rende tutto più spaventoso, più pericoloso. Ora non si tratta più di "marachelle", ora le cose si fanno serie e per Mimì e Alfred è tempo di dire addio all'infanzia e alla spensieratezza. Ora... basta, il resto dovete scoprirlo leggendo il romanzo e lasciandovi trasportare dalla scrittura fluida e dallo stile sempre più incalzante della Orengo.

Con la mia recensione voglio soprattutto rivolgermi a chi, come me, non è abituato a questo genere di lettura. Uscire dalla propria comfort zone è, a mio avviso, sempre molto utile e stimolante, sia che si parli di libri che di qualsiasi altro aspetto della vita. E, se volete fare questo esperimento, perché non farlo con un libro scritto molto bene, interessante e che vi terrà incollati fino all'ultima pagina? Un romanzo capace di farci rivivere i nostri 13 anni, ma anche di mostrarci il mondo degli adulti da angolazioni diverse. Insomma, Più in alto del giorno ha tutte le carte in regola per incuriosire lettori di ogni tipo, quindi io non posso fare altro che consigliarvi di dargli una possibilità!

Al prossimo libro!
Veronica

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