Buongiorno care lettrici (e cari lettori), come state?
Con l'estate ormai alle porte, qualche libertà in più e tanta voglia di lasciarci questo difficile periodo alle spalle, cosa c'è di meglio di un buon libro che ci strappi una risata, che ci faccia rilassare e divertire senza pensare alle mille difficoltà di ogni giorno? Secondo me nulla! Ed è proprio per questo che sono felice, oggi, di parlarvi di un romanzo adatto a questo scopo: Quando l'amore chiama, io non rispondo di Anna Zarlenga, pubblicato da qualche giorno da Newton Compton (che ringrazio per la copia digitale in anteprima). Sicuramente alle amanti dei chick lit e dei contemporary romance leggeri ed ironici questo nome sarà già noto per Spiacente, non sei il mio tipo. Ma per chi non conoscesse ancora questa autrice italiana, beh, è arrivato il momento!
Aida è un’idealista nata e non ha paura di lottare per le cose in cui crede. Per questo ha deciso di difendere i diritti dei suoi colleghi accettando di diventare la rappresentante sindacale dell’azienda in cui lavora. Una mattina, mentre sta correndo per non arrivare tardi al lavoro, una distrazione la fa scivolare e cadere. E proprio mentre tenta di alzarsi un affascinante sconosciuto appare al suo fianco per soccorrerla. Anche se non è disposta ad ammetterlo, Aida sente che quell’incontro ha lasciato in lei un segno... Peccato che, proprio durante la riunione, le venga presentato il nuovo responsabile delle risorse umane, che Aida aveva promesso di contrastare con tutte le forze: si chiama Dennis Castelli ed è la persona che l’ha soccorsa solo pochi minuti prima. Decisa a non ascoltare il proprio cuore, Aida si impegna nella sua battaglia, anche se l’atteggiamento di Dennis non fa che confonderla: cerca di prendersi gioco di lei o è possibile che abbia davvero a cuore gli interessi dei dipendenti? Tra pregiudizi, battibecchi, equivoci e codici di condotta autoimposti, Aida e Dennis dovranno trovare un accordo. Non solo per il bene dell’azienda, ma anche per il proprio cuore.
Lei lavora in un call center e diffida sempre dei suoi superiori. Lui è il nuovo responsabile delle risorse umane. Lei, da brava rappresentante sindacale, ha il solo obiettivo di difendere i propri diritti e quelli di chi lavora con lei, e questo, ovviamente, significa contrastare chi comanda perché, si sa, chi ha il potere pensa solo ai propri interessi. Sta per arrivare in azienda un nuovo responsabile delle risorse umane? Bene, allora Aida è pronta a diventare una spina nel fianco anche per lui, a smascherarlo, a frenare ogni suo tentativo di cambiamento. Per il bene di tutti i dipendenti, è chiaro.
Peccato che l'uomo che si trova davanti sia lo stesso incontrato poco prima, quell'uomo così bello e così gentile che l'ha aiutata, che l'ha colpita e che, anche se difficile da ammettere, che ormai riempie i suoi pensieri. Ma, soprattutto, non aveva fatto i conti con il fatto che quest'uomo sembra realmente interessato ai dipendenti, ai loro bisogni e ai loro desideri. Aida, però, non è una che si lascia abbindolare da un bel faccino e da delle belle parole. Alla fine Dennis è come tutti gli altri, vero? Lei è una donna forte, sicura, determinata, una che va per la sua strada, anche quando forse la via migliore da percorrere potrebbe essere quella suggerita da qualcun altro. Dennis la confonde, la spiazza, ma Aida non può ricredersi. Quando si tratta di ascoltare la ragione, la ragazza non ha dubbi. Ma quando è il cuore a parlare? Quando l'amore inizierà a chiamare, Aida sarà pronta a rispondere?
“Aida, per favore, deponi le armi.” “Io te l’ho detto che non dobbiamo stare vicini, non ricordi? Siamo una…” “Bomba ad orologeria. Ho capito. Sei stata più che chiara. Ma non mentire a te stessa. Mi avresti baciato.” “Ma…” “Mi avresti baciato. Ancora.” “Non l’ho fatto, mi pare.” Sento i suoi passi sul pavimento. Sta andando via. Quando l’uscio si chiude, apro finalmente gli occhi. “Tu non l’avresti fatto, ma io sì. Mille volte e ancora mille”, dico al muro. E tanti saluti alle mie convinzioni.
Aida e Dennis non potrebbero essere più diversi di così e non solo per il ruolo che ricoprono all'interno della stessa azienda. Determinata, combattiva, vulcanica e testarda lei. Tranquillo, disponibile e aperto lui. Su una cosa, però, sono d'accordo: vita privata e vita lavorativa devono restare separate; intraprendere una relazione con un collega è la peggiore delle idee... è la vostra risata quella che sento da qui? Perché ovviamente non mancherà la chimica tra i due protagonisti, non mancheranno provocazioni, scene imbarazzanti, personaggi secondari e un fato abbastanza birbantello. Insomma, la carne messa al fuoco è tanta e le occasioni per farvi una bella risata saranno presenti in ogni capitolo... soprattutto per le disavventure, anche con l'aiuto dell'alcool, della povera Aida.
A questo punto io non posso che consigliarvi questa lettura, come avrete sicuramente già intuito. Ma lo faccio sì perché è una lettura leggera, divertente, spensierata che ogni tanto ci vuole, ma anche perché, nonostante questo, presenta due protagonisti ben caratterizzati nelle loro diversità e negli aspetti che invece li accomunano, anche se visti da prospettive diverse. Lo faccio perché Anna ha un modo di scrivere semplice, diretto, ironico che sa arrivare senza fatica al lettore, lo fa simpatizzare per i personaggi e vivere le scene come se fosse all'interno del libro. E, infine, lo faccio perché l'autrice racconta una storia in cui tutti possiamo immedesimarci, con personaggi comuni, che hanno una vita normale. E lo fa molto bene. Basti pensare, ad esempio, a come ci racconta ogni sfaccettatura del lavoro in un call center, trasmettendo in toto gli aspetti positivi e negativi, rendendoci parte, in particolare, della vita di Aida. Che dite, quindi, darete una possibilità a questo romanzo? Se lo farete, o lo avete già fatto, mi piacerebbe conoscere anche la vostra opinione.
Al prossimo libro,
Veronica
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