giovedì 7 giugno 2018

REVIEW PARTY: Paper Kingdom (The Royals #5) di Erin Watt


Buongiorno!
Finalmente è arrivato il mio momento di parlarvi della conclusione della serie che ci accompagna ormai dalla scorsa estate, di una serie che ha fatto molto parlare di sé e che ha conquistato tantissime lettrici con i suoi protagonisti, nonché il primo lavoro dell'ormai assodato duo conosciuto con il nome di Erin Watt. Ovviamente sto parlando della serie The Royals, arrivata al suo quinto volume a fine maggio grazie alla Sperling & Kupfer. Con Paper Kingdom salutiamo i fratelli Royal, ma soprattutto ci godiamo il resto della storia di Easton. Storia iniziata in Paper Heir e che ci aveva lasciati alquanto sulle spine. Preparatevi, con un po' di malinconia, ad ottenere tutte le risposte ed un lieto fine per la famiglia che, tra drammi e scandali, è diventata ormai un po' parte di noi. Nel banner in alto trovate anche il calendario del Review Party per non perdervi nessuna recensione.

The Royals [presentazione serie]
1.   PAPER PRINCESS (Reed & Ella) [recensione]
2.   PAPER PRINCE (Reed & Ella) [recensione]
3.   PAPER PALACE (Reed & Ella) [recensione]
3.5 PAPER CROWN (Gideon & Savannah) [recensione]
4.   PAPER HEIR (Easton & Hartley) [recensione]
5.   PAPER KINGDOM (Easton & Hartley)

Dopo la terribile tragedia che si è abbattuta sui Royal, niente è come prima.
L'atmosfera in famiglia è più tesa che mai, e Easton, devastato dal senso di colpa per quanto è accaduto, si sente messo in un angolo. Suo fratello Reed ed Ella, sorella adottiva nonché sua migliore amica, sono ogni giorno più complici e innamorati. Gideon è a chilometri di distanza da casa, e i gemelli sono inseparabili persino nella drammatica situazione attuale. La leggenda dei fratelli Royal, belli e invincibili, sembra ormai un lontano ricordo. La forza dei Royal, infatti, esiste soltanto quando restano uniti, divisi sono dannatamente vulnerabili. Come Easton in questo momento. Facile preda delle brutte vecchie abitudini, si trova ad affrontare da solo lo shock più grande della sua vita: rischia di perdere parte della sua famiglia, e persino Hartley. La prima vera amica, dopo Ella. Un'amica che Easton voleva fosse qualcosa di più. Perché lei l'ha fatto ridere. Gli ha fatto credere in un futuro al di là dell'alcol, delle feste e del sesso. Gli ha fatto desiderare di essere una persona migliore. Ora però la sua luce si è spenta, e lui non è disposto a perderla. Non può perderla. E non lo permetterà. Il più impertinente dei Royal dovrà quindi crescere in fretta e assumersi le proprie responsabilità: per la sua famiglia, per il suo futuro - e per l'amore della sua vita. Si conclude così, con un adrenalinico ed emozionante capitolo, la serie The Royals: un successo internazionale in corso di pubblicazione in 22 Paesi e ai vertici delle classifiche negli Stati Uniti, in Italia, Germania e Brasile.



Se avete letto Paper heir, sapete tutti in che punto della storia il libro si è interrotto. Se ancora non l'avete fatto, non sarò io a dirvelo (ma vi consiglio di recuperare, prima di leggere commenti e recensioni su questo ultimo libro). La situazione era a dir poco drammatica, un finale decisamente peggiore rispetto ai precedenti (che già si erano fatti notare) che coinvolgeva la famiglia Royal, ma anche quella di Hartley. Una situazione che ha visto la ragazza come protagonista e Easton come vittima indiretta, diviso tra l'unica ragazza, al di fuori di Ella, che abbia mai contato qualcosa per lui e la propria famiglia. Ma il Royal di mezzo è anche la causa, in un certo senso, di quello che è successo e, nonostante il suo perenne tentativo di sdrammatizzare e non pensare alle conseguenze, non può che convivere con questa certezza e con i sensi di colpa. Sensi di colpa che vanno ad ostacolare il percorso di crescita intrapreso nel volume precedente, che alimentano le sue debolezze e che lo fanno crollare di nuovo proprio quando stava imparando a rialzarsi. Ma ora Easton ha un motivo per lottare, per farcela, per diventare un ragazzo migliore... e questo motivo si chiama Hartley.

Conosciamo già la brutta situazione familiare di Hartley, sappiamo quanto si sia data da fare per andare avanti comunque, con l'unico obiettivo di assicurare un futuro sereno alla propria sorellina. Ma è bastato un attimo, una serie di coincidenze e un pessimo tempismo per farle perdere tutto ciò che, con fatica, aveva conquistato. Adesso la vediamo ancora più debole, ancora più impotente, circondata da persone che, invece di aiutarla, la ostacolano. Il bullismo è un tema che è stato toccato più volte nei libri precedenti e lo ritroviamo ancora, anche se visto in modo più particolare. La condizione che vive Hartley serve alle autrici per mostrare un altro lato della cattiveria delle persone, adolescenti e adulte, lontane e vicine, e soprattutto a sottolineare quanto sia facile influenzare i pensieri di qualcuno, portare a modificare anche ciò che pensiamo di noi stessi. L'intento della serie non cambia, le autrici rimangono fedeli al tipo di storia raccontata, ma devo dire che ho apprezzato molto questo spunto di riflessione e sono contenta di questo "intoppo" nell'evoluzione del personaggio di Hartley. L'aggiunta anche del suo punto di vista, poi, ci permette di iniziare a conoscerla veramente e a vivere quello che prova in prima persona.

Hart ha un suono molto più simile a heart. E be', sì, lei è il mio cuore.
Come già dicevo nell'ultima recensione, la storia di questa coppia è molto diversa da quella di Ella e Reed, sotto moltissimi punti di vista. Molti l'hanno trovata meno coinvolgente e appassionante, forse, ma a me questo cambiamento non è dispiaciuto affatto. Sicuramente le aspettative sul personaggio di Easton sono sempre state molto alte, ma la complessità e le profonde insicurezze nascoste dalla maschera di spensieratezza che mostra di sé, avevano bisogno di un percorso più lento e più difficile. Con l'aiuto inconsapevole di Hartley, già in Paper Heir Easton ha iniziato a crescere, maturare e, in un certo senso, a guarire. Sono l'amicizia e l'affetto prima e l'amore poi a spingerlo ad andare avanti, a migliorarsi. Ma è soprattutto il bisogno di "salvare" Hartley che, indirettamente, lo porta a salvare anche se stesso. L'amore ha sempre avuto un ruolo chiave in tutta la serie e ha vinto contro qualsiasi cosa, scandali, drammi, bugie, inganni, sotterfugi, ma più che mai, ora, l'amore è salvezza.

Lui è il mio sole, il mio calore, la mia stella polare. Il mio oriente. Io sono la sua anima, la sua ragione di vita, il suo amore. Il suo cuore.
Se c'è una cosa che però rimpiango dei primi libri, è l'unione, il legame e la fratellanza che si respiravano ad ogni pagina. La situazione familiare in casa Royal, tra alti e bassi, è andata sempre più verso una sorta di equilibrio, ma questo ha portato anche ad un appiattimento di quella che era la forza di questa serie. La famiglia è stata spesso mostrata nei suoi aspetti negativi, ma potevamo contare almeno su un bell'esempio, quello rappresentato dai 5 fratelli uniti contro tutto e tutti. Purtroppo, secondo me, questo è venuto sempre meno e mi dispiace, perché mi ha dato l'idea che i fratelli maggiori, una volta sistemati, si siano dimenticati di chi ancora non ha raggiunto la stessa felicità. A questo proposito, però, devo anche dire che, al di là delle battute e della più totale condivisione, i gemelli hanno dimostrato quanto possa essere forte e viscerale un legame del genere. La tragedia li ha probabilmente uniti ancora di più e alcune scene sono state tanto strazianti quanto dolci. E con questo continuo a dire che avrebbero meritato più spazio, così come noi ci meritiamo almeno una novella sui loro personaggi (sono ancora un fiero membro del #TeamTwins!). 

Con Paper Kingdom, però, non siamo arrivati solo alla conclusione della storia di Easton e Hartley e al raggiungimento del lieto fine, ma anche alla fine dell'intera serie. Per fortuna mi sono goduta la lettura senza il pensiero costante dell'addio, presa com'ero dalla curiosità di sapere come sarebbero andate le cose, ma ad un certo punto diventa inevitabile farsi prendere dalla malinconia. Del resto, nel bene e nel male, The Royals resta una serie che ci ha tenuto compagnia per cinque libri e una novella, una serie che ci ha regalato personaggi che difficilmente dimenticheremo e storie che ci hanno fatto emozionare, divertire, arrabbiare, trattenere il fiato, sospirare e sì, anche alzare gli occhi al cielo. E, secondo me, Easton è stato il personaggio perfetto per chiudere il cerchio. Infine sono grata a questa serie soprattutto per avermi fatto conoscere Erin Watt, un duo che funziona benissimo e capace di tenere i lettori incollati alle pagine. Quante, come me, sono impazienti di leggere i loro prossimi lavori? Per fortuna stanno per arrivare Real Love e Rebel Love!

Al prossimo libro!
Veronica

     

1 commento:

  1. Davvero bella recensione Vero! L'ho appena concluso e non posso che essere d'accordo con te! Mi mancheranno i Royals! *__*

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