Buonasera, care lettrici!
Sono sicura di aver attirato la vostra attenzione con queste belle copertine, quindi ora posso parlarvi dei contenuti che queste immagini rappresentano. Se siete state al Rare di Roma a fine giugno (beate voi), avete avuto la fortuna, tra le tantissime autrici presenti, di conoscere anche Kimberly Knight. Per chi non la conoscesse ancora, questa scrittrice di erotic romance si è fatta conoscere in Italia soprattutto autopubblicandosi, ma anche con il romanzo Il mio posto è con te, edito dalla Quixote Edizioni. Oggi, però, vi voglio parlare dei 3 romanzi, di cui uno recentissimo, pubblicati da self e tradotti per noi da Alice Arcoleo: Usami, Tattooed Dots e Solo su invito. Andiamo a scoprirli insieme, uno per uno.
La vita di Rhys Cole ha sempre ruotato attorno all’hockey. Era cresciuto sapendo che un giorno avrebbe giocato nella National Hockey League, ma quando il suo sogno non si realizza, sceglie la soluzione più ovvia: diventare un cronista di hockey per una rete sportiva locale. Quando scopre che la sua ragazza lo tradisce con uno sconosciuto nel suo letto, si dirige al bar in fondo alla strada per sfogarsi un po’. Dopo aver ottenuto un grande successo nel campo del giornalismo occupandosi di servizi in condizioni metereologiche estreme e aver lavorato duramente, Ashtyn Valor è diventata la conduttrice del notiziario notturno. Poiché ha raggiunto i suoi obiettivi professionali, Ashtyn è pronta a fare il passo successivo con il suo ragazzo, ma quando lui la lascia all’improvviso, Ashtyn decide di stordire il dolore andando a bere nel bar più vicino.
Rhys e Ashtyn si aspettavano una serata a base di alcolici per dimenticare quella dolorosa notte di ottobre. Quello che non si aspettavano era di incontrare qualcuno che potesse proteggerli dall’oscurità dei loro cuori infranti.
O che le loro storie potessero intrecciarsi pericolosamente…
Quando l’ossessione diventa troppo rischiosa, Ashtyn si rifugia tra le braccia di Rhys. Ma sono davvero al sicuro?
Il gioco dell’amore non smette mai di sconvolgere le vite delle persone.
«Vuoi conoscere il motivo per cui sono stata scaricata?»
«Onestamente, sono curioso di capire perché qualche idiota farebbe mai una cosa simile. Sei stupenda, cazzo.»
Arrossì mentre sfiorava il bordo del suo bicchiere. «Credo che il vino mi stia dando alla testa perché potrei giurare che tu ci stia provando con me.»
Continuai a bere. «E se così fosse?»
«È così?»
Mi strinsi nelle spalle. «Siamo entrambi single, Ashtyn.»
«Appena single,» chiarì. «Non sono alla ricerca di un altro vero ragazzo.»
Sorrisi. «E io non sono interessato ad avere un’altra vera ragazza.»
«Da quanto stavate insieme?»
Sospirai. Non avevo il cuore a pezzi, ma certe stronzate ti fanno male. «Due anni.»
«E vuoi buttarti in,» spostò il dita da me a lei, «qualsiasi cosa potrebbe esserci tra di noi.»
«Siamo onesti. Per le ragazze è diverso. Non pensiamo con la stessa testa.»
«Ma io sono una ragazza, e non posso semplicemente mettere un cerotto sul mio cuore.»
Presi un altro sorso di whisky. «Perché no? Per lasciarti alle spalle un uomo devi trovarti sotto un altro, o una cosa del genere.»
«Non sono abbastanza ubriaca per questa conversazione.» Rise.
Sogghignai. «Possiamo rimediare.» Feci un cenno a Tommy. «Due shottini di Fireball.»
Ashtyn sbuffò. «Wow.»
«Ascolta, Ashtyn. Ti sto solo stuzzicando, ma se ti andasse di andare da te, io ci starei.»
Mi fissò negli occhi. «Non posso.»
«Non puoi o non lo farai?»
Ashtyn sospirò «Entrambi.»
«Okay, bene,» le passai uno shottino di whisky alla cannella, «alle nuove amicizie.» Avvicinammo i bicchieri e li mandammo giù.
Seguì un momento di silenzio e poi lei parlò. «Stavamo insieme da quasi un anno.»
Annuii. «Uno schifo, vero?»
Sospirò. «Già, ma posso chiederti una cosa?»
«Certo.»
«Vuoi sposarti?»
«Con te?» Risi.
«No, in generale.»
Avevo la risposta sulla punta della lingua, ma qualcosa dentro di me mi spinse a riflettere. Era una sensazione assurda. Non sapevo molto su Ashtyn a parte quale fosse il suo lavoro. Sapevo che avesse partecipato agli Emmy Awards negli ultimi anni, ma le nostre strade non si erano mai incrociate. E adesso stavamo entrambi curando i nostri cuori infranti con l’alcol mentre parlavamo di matrimonio.
«Sì,» risposi.
«Il mio ex non voleva. In realtà, è proprio quello che ha cominciato a dire quando ha rotto con me, ma poi mi ha anche informato che non ero l’unica donna che stava frequentando.» Il suo cellulare vibrò e lo fissammo. Lo schermo era rivolto al bancone, quindi non sapeva chi le avesse scritto.
«Gli stanno fischiando le orecchie,» dissi, immaginando fosse il suo ex.
Ashtyn mi fissò negli occhi. «Dovrei leggerlo?»
Ci riflettei per un momento. «Perché sei venuta in questo posto così elegante?» Indicai il bar con pareti di mattoni a malapena illuminato.
«Per dimenticare.»
«Anch’io,» risposi. «Quindi metti da parte il telefono e aiutami a dimenticare.»
Le sue labbra si allargarono in un sorriso. «Ho un’idea migliore.»
«Oh?»
Prese il cellulare, cliccò sulla fotocamera interna e disse: «Avvicinati.»
Lo feci senza esitazioni, sorridendo come un idiota. Poco prima che Ashtyn scattasse la foto, mi piegai e le diedi un bacio sulla spalla lasciata scoperta dal maglione. Proprio quando le mie labbra sfiorarono la sua pelle delicata, sentii lo scatto. Non disse nulla non appena si voltò lentamente verso di me.
«Scusa. Fanne un’altra.»
Non ero dispiaciuto. In effetti, lo avrei fatto ancora, ma mi limitai a mettermi in posa per la foto con un enorme sorriso stampato in faccia prima che lei scattasse. La osservai accedere all’app di Facebook per postare l’immagine. «Oh, ti invierò una richiesta d’amicizia.» Presi il cellulare, cercai il suo nome su Facebook, e le inviai la richiesta.
«Credo che quel coglione sia ancora tra i miei amici.»
«Anche quella stronza, quindi taggami.» Sogghignai.
«È questo il piano.»
Dopo che ebbe postato la foto, la salvai. Volevo chiederle di inviarmi anche l’altra, ma non lo feci, e poi le domandai: «Ti va di bere ancora?»
«Sarebbe meglio di no o comincerò a biascicare le parole.»
«Non hai dimenticato, ed era questo lo scopo,» le rammentai.
Mi fissò dritto negli occhi. «Allora aiutami a dimenticare.»
Primo libro della Halo Series
Le persone entrano nelle nostre vite per le ragioni più disparate. Con il tempo comprendiamo chi è destinato a rimanere una semplice conoscenza e chi resterà al nostro fianco per il resto della nostra vita.
Easton Crawford ha sempre messo al primo posto la sua carriera come modello finché il suo matrimonio non sfocia in un divorzio. Anni dopo, comincia finalmente a capire come essere il padre di cui sua figlia ha bisogno. Non è in cerca di qualcuno che occupi il ruolo di madre… è interessato solo a del sesso occasionale.
Quando il suo migliore amico lo convince che il modo migliore per conoscere una donna sia partecipare a una crociera per soli single, trova molto di più di una semplice avventura.
Con una madre incapace di rispettare il ruolo di genitore, Brooke Bradley è stata costretta a crescere in fretta e a occuparsi della sorellina già dall’età di tredici anni. Da quel momento, Brooke non ha mai smesso di prendersi cura dei suoi cari, incluso quel fannullone del suo ragazzo, Jared.
Per il trentesimo compleanno di Brooke, le sue amiche la sorprendono con una crociera, ma tralasciano un piccolo dettaglio… si tratta di una crociera per soli single. Quando Brooke incontra Easton, l’unico uomo disposto a essere una costante nella sua vita, troverà finalmente il coraggio di lasciare Jared?
Quando un problema minaccia di cambiare la situazione e Brooke ed Easton saranno costretti ad affrontare domande irrisolte e tacite paure, resteranno solo dei conoscenti oppure trascorreranno insieme il resto della loro vita?
Come se potesse percepire la mia presenza, Easton si voltò e incrociò i miei occhi proprio quando indietreggiai per andare via. Vidi la sua bocca muoversi, e poi la mano della rossa sul suo braccio. Era sufficiente.
Mi voltai e uscii sotto la pioggia scrociante. Non avevo un posto in cui andare, ma non potevo restare nel locale. Pensavo la nostra fosse una relazione esclusiva, credevo di essere stata chiara, ma gli uomini sono bravi a manipolarti. Avevo beccato Jared che mi tradiva dopo quattro anni. Non potevo vivere di nuovo un’esperienza simile. Easton mi aveva raccontato del suo passato…
Ero stata una sciocca a credere che fosse cambiato.
Mi guardai attorno. Era trascorso parecchio tempo dalla mia ultima visita nella grande mela, quando Jared mi aveva lasciato da sola a vagare. Era successo di nuovo. Pensai di tornare da Nicole, ma avevo bisogno di tempo per riflettere. Vidi una tavola calda aperta ventiquattro ore su ventiquattro e cominciai a camminare quando sentii la porta del locale aprirsi alle mie spalle.
«Brooke!» urlò Easton.
Continuai a camminare sotto la pioggia per allontanarmi da lui.
«Cazzo, Brooke, ti prego aspetta!» gridò.
Sentii gli schizzi delle pozzanghere quando si avvicinò. Mi afferrò il braccio destro, costringendomi a voltarmi.
«Piccola, ti prego fermati. Non è come credi.»
«So quello che ho visto.»
«Sì, mi hai visto flirtare, ma è il mio lavoro.»
«Dici sul serio?» domandai, incrociando le braccia al petto e abbassando lo sguardo per non fissare il suo magnifico viso. «Perché flirtare fa parte del tuo lavoro?»
«Devo farlo per le mance.»
«Davvero? E ti aspetti che me la beva?»
Eravamo entrambi completamente zuppi per via del temporale. Eravamo in mezzo al marciapiede mentre la gente ci superava tenendo in mano gli ombrelli.
Non mi importava.
Non mi spostai.
«Chiedi ad Avery. Chiedi a uno dei barman. Flirtiamo per ottenere delle mance più alte.»
«Io…»
Easton fece un passo avanti e mi prese il viso tra le mani per baciarmi. Non appena la sua lingua penetrò la mia bocca, mi rilassai. Ricordai il modo in cui mi aveva sorpreso la scorsa settimana, le ore trascorse a fare l’amore, il suo continuo sostegno in ospedale. Ricordai anche la crociera e le occasioni che aveva avuto per scoparsi una ragazza qualsiasi, ma non lo aveva fatto. Era rimasto al mio fianco… con una donna che non aveva aperto le gambe per lui, anche se lo avevo desiderato con tutta me stessa.
Mentre ci baciavamo, sentii la pioggia bagnarmi il viso e, quando si spostò per guardarmi negli occhi, ripensai a Cheyenne. Mi aveva detto di volermela presentare. Era solo un modo per fare colpo?
«Mi ascolterai adesso?» chiese, allontanando le labbra dalle mie.
«Sì» sussurrai.
Continuò a tenere il mio viso tra le mani quando parlò. «Flirto per ottenere più soldi. Nessuna di queste donne ha importanza per me. Ho occhi solo per te da quanto di ho conosciuto… a parte le tipe che ci hanno provato con me sulla nave, ma sai che non ho fatto niente con loro.» Scoppiò a ridere, cercando di alleggerire la tensione. «Le altre non hanno importanza perché non faccio altro che pensare a te. Dal momento in cui apro gli occhi la mattina fino a quando vado a dormire, penso solo a te e non è tutto. Sei anche nei miei sogni. Mio padre una volta mi ha detto che avrei capito chi fosse la mia anima gemella quando non sarei riuscito a togliermela dalla testa. E sai cosa? Aveva ragione. Ti amo, Brooke. Ti amo, cazzo.»
Sensation.
Un luogo sacro libero da ogni giudizio o inibizione.
Unica regola da rispettare: Chiedere prima di toccare.
Sensation è un club esclusivo cui partecipano almeno centocinquanta membri di un mondo privilegiato, ed è organizzato una volta al mese in una villa segreta di Beverly Hills.
Puoi guardare.
Puoi interagire.
Puoi partecipare con un accompagnatore o presentarti da solo.
La scelta è tua.
Ti piace violento?
Preferisci carezze e adorazione?
O vuoi solamente restare a guardare? Che cosa desideri?
Direi che gli estratti hanno contribuito a rendere molto più focoso questo articolo, ma sono anche sicura che abbiano stuzzicato la vostra curiosità. Quindi, ditemi, quale dei tre romanzi vi incuriosisce di più? E, se invece avete già letto qualcosa, cosa ne pensate di questa autrice?
Al prossimo libro!
Veronica
"Tatooed dots" m'ispira davvero tanto
RispondiEliminaSì, è quello che mi incuriosisce di più!
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