Buongiorno e buon inizio settimana!
Avrete notato che ormai sto andando avanti a suon di Review Party, ma giugno è stato ed è ricco di uscite interessantissime che non potevo lasciarmi sfuggire. Beautiful Mistake, altro nuovo romanzo standalone di Vi Keeland in uscita domani per la Sperling & Kupfer, è senza dubbio uno di questi. Soprattutto dopo The Player (che trovate recensito QUI), che mi ha fatto amare ancora di più questa autrice. Con il ricordo ancora molto vivo di questa precedente lettura, però, su questo contemporary romance incentrato, anche se in maniera differente, sulla musica incombevano aspettative ancora più alte. E sapete che vi dico? La Keeland è riuscita a sorprendermi un'altra volta e ancora di più!
Quando Rachel incontra per caso, nel pub dove la sera lavora come cameriera, l'uomo che ha ammaliato la sua migliore amica senza confessarle di essere sposato, lei proprio non riesce a nascondere il suo disappunto. E così, quando lui, sentendosi osservato, le si avvicina, Rachel gli riversa addosso chiaramente quello che pensa di tutti gli uomini del suo genere: bugiardi, imbroglioni ed egocentrici. Peccato che ci sia stato un errore, e l'affascinante uomo in questione non sia quello giusto. Rachel vorrebbe scomparire. Per fortuna, le probabilità di rivederlo sono pressoché nulle. In teoria. Perché, quando il mattino dopo Rachel arriva in università per affrontare la sua prima lezione come assistente del professor Caine West, beh, lui altri non è che la vittima della sua scenata. Il primo sguardo tra i due, nell'aula gremita di studenti, è come una scarica elettrica. E, nonostante tutto, il professor West si ritroverà presto a infrangere tutte le regole del campus per lei.
Beautiful mistake. Un bellissimo errore. Ed è proprio questo, un errore, che fa incontrare Rachel e Caine. Un errore non esattamente bellissimo per Caine che si ritrova, ingiustamente, ad essere accusato di tradimento e adulterio. Ma soprattutto per niente bello per Rachel che, non solo accusa e aggredisce verbalmente l'uomo sbagliato per colpa delle indicazioni poco precise dell'amica ubriaca, ma che scopre anche che l'uomo in questione altri non è che il professor West, il suo professore, quello al quale deve fare da assistente. Un errore a cui si aggiungono molte altre sfortune che fanno iniziare questa collaborazione nel peggiore dei modi. Ma, per quanto sia stato beffardo, il destino li ha portati a conoscersi quella sera, in quel bar, e a superare fin da subito i limiti del rapporto assistente-professore e sicuramente quelli tra studentessa e insegnante. Però, nonostante il buon senso e i vincoli professionali, non è solo questo che spinge Caine a cercare di resistere alla forte attrazione che li spinge uno tra le braccia dell'altro, ma la consapevolezza di rovinare ogni cosa bella, la sicurezza di non volere una relazione seria e la paura di provare finalmente qualcosa di vero.
Non so se amate il genere, ma quando l'amore è "vietato" è sempre un po' più intrigante. E l'amore tra una studentessa e un professore rientra sicuramente in questo mondo, anche se non è propriamente il caso di Beautiful Mistake. Siamo all'università, entrambi più che maggiorenni, lei 25 anni, lui 32, e, soprattutto, Rachel non è un'allieva di Caine, ma la sua assistente. Certo, il fatto che la ragazza debba ancora finire la specialistica e che l'uomo di cui si sta innamorando sia il suo relatore per la tesi rende il tutto poco professionale, ma non griderei certo allo scandalo, ecco. Ad ogni modo i veri problemi della coppia non dipendono dal loro rapporto professionale, che viene piuttosto usato come scusa per nascondere le vere motivazioni. Infatti è la stessa Keeland a non insistere sull'argomento, ma a ricordarcelo solo di tanto in tanto.
L'ostacolo più grande per il loro amore è costituito dal loro passato. Un passato che entrambi cercano di cancellare, di rimuovere, ma che è qualcosa con cui devono inevitabilmente fare i conti. Anche in questo caso l'autrice ricorre alla tecnica del flashback per raccontarci cosa è successo diversi anni prima, ma questa volta lo fa spiazzandoci e sorprendendoci, pezzo dopo pezzo, fino ad arrivare ad una conclusione che io, forse fin troppo catturata dalla storia, non avevo minimamente previsto. Il presente ci porta a scoprire parti del passato di Caine, drammi, momenti difficili persino da ricordare, ma il vero stupore deriva dal fatto che è un'altra la storia che viene ripercorsa, non quella che ci aspettavamo all'inizio. La Keeland, quindi, non solo gioca con il doppio punto di vista, ma anche con due linee temporali diverse, due storie parallele che, però, riesce poi ad intrecciare magistralmente. Ed è così che arriviamo a collegare tutti i punti, con una scena all'apparenza banale, ma capace di lasciare letteralmente a bocca aperta. Ed è per questo che, secondo me, dopo i precedenti romanzi, l'autrice continua a convincere, ma anche ad alzare l'asticella, ad osare di più, ottenendo un risultato ottimo, senza alcun dubbio.
Beautiful Mistake è quindi una storia che, tra le pagine, nasconde temi molto delicati, scene commoventi e momenti difficili. Molte cose non ci vengono mostrate direttamente, ma solo raccontate brevemente o fatte intuire. Questo contribuisce a non rendere il romanzo una storia strappalacrime o eccessivamente drammatica, nonostante gli argomenti, ma vi assicuro che bastano poche parole e pochi momenti condivisi a trasmettere comunque la paura, la rabbia, l'impotenza, il dolore, il senso di colpa. I momenti tristi e dolorosi, però, servono anche a mettere in luce qualcosa di bello, qualcosa alla portata di tutti e che spesso viene associato alla salvezza, ma che, mai come in questo caso, ha davvero questo potere: la musica. Ho amato tutto di questa storia, mi sono emozionata più di una volta, soprattutto pensando a quanto il destino possa incidere nelle nostre vite, ma è il ruolo della musica che più mi è piaciuto e mi ha toccata. "La musica ti salva" è spesso una frase fatta, la musica come cura è un'immagine bellissima, ma anche un po' romanzata, eppure può avere davvero questo potere e Caine e Rachel ce lo dimostrano in molti modi diversi.
Non temete però, io mi sono soffermata sugli aspetti più seri ed emozionanti perché sono quelli che più mi hanno sorpresa, ma non mancheranno neanche momenti più leggeri e spensierati o scene spinte e molto sexy. L'ironia e la passionalità sono marchi di fabbrica di Vi Keeland e il fatto che stia creando storie sempre più complete e ricche di sfumature non significa che abbia perso queste sue caratteristiche, anzi. In questo libro potete davvero trovare intrattenimento ed emozioni, divertimento e riflessioni, l'affetto più profondo e l'amore più carnale. L'unica cosa negativa? Non poter già fare il conto alla rovescia per il suo prossimo romanzo!
Al prossimo libro!
Veronica
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